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Posts written by V3LL

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    buh
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    Contest Chiuso.
    Le votazioni a sondaggio sono aperte QUI
    A presto i giudizi dei giudici.
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    Votazioni Gimme Five Fear


    knW9kYT

    La paura ci fa restare attaccati al passato o ci fa preoccupare per il futuro. Se riusciamo a riconoscerla possiamo renderci conto che in questo preciso momento stiamo bene. Adesso, oggi, siamo ancora vivi e il nostro corpo funziona perfettamente. I nostri occhi possono vedere la bellezza del cielo. Le nostre orecchie possono ancora sentire le voci delle persone che amiamo.
    Paura, Thich Nhat Hanh



    Topic Opere



    Passiamo alle votazioni a sondaggio!
    Di seguito verranno postate le opere partecipanti, in ordine di postaggio.
    Vi ricordiamo che per votare dovrete anche confermare il voto del sondaggio con un post, altrimenti il voto non sarà valido.
    Avete tempo per votare fino al 30 ottobre.

    Parole:

    1. Ombra
    2. Passi
    3. Tremante
    4. Perdere *(il verbo può essere coniugato al tempo, al modo o alla persona che preferite)
    5. Irrazionale


    Light66 - Sousuke x Rin (Free! Eternal Summer)
    1.I miei occhi sono puntati sull'ombra davanti a me.
    3. Posso vederla, è così nitida ma mi spaventa, la osservo e mi sento scosso.
    5. Incombe su di me, non posso allontanarmene, è come qualcosa di irrazionale da cui non puoi rifuggire anche se sai che non è reale.
    2. I miei piedi si muovono, uno davanti all'altro, per raggiungerla, per afferrarla con tutta la forza che ho.
    4. Non importa quanto sia spaventoso, non importa quanto dolore io debba sopportare: non posso perderti, Rin.


    Mikki_chan - Makoto Tachibana x Haruka Nanase (Free! - Iwatobi Swim Club)
    (4) Osservava dal bagnasciuga quella distesa nera che avanzava a perdita d’occhio: sembrava perdersi oltre l’orizzonte, come se non avesse mai una fine.
    (2) Erano i passi a scandire il ritmo del suo cuore palpitante, in attesa di qualcosa che sembrava desiderare e temere più di ogni altra cosa.
    (3) Un brivido preannunciò il suo arrivo, freddo, gelido, come il respiro contro la sua pelle tiepida, viva.
    (1) Ed era buio, buio come non era stato mai, come ogni notte, come sempre, ma le ombre tremanti non gli facevano paura, non più di quanto lo terrorizzasse il mare fino a poco prima.
    (5) Il timore presupponeva una coscienza di ciò che stava per succedere e lui, in realtà, non lo sapeva – o forse si illudeva di non saperlo, mentre sentiva le dita fredde che lo guidavano verso l’oceano che gli stava di fronte, pronto a renderlo parte di sé, per sempre.


    Guinea Pig - Kieren Walker X Simon Monroe (In the Flesh)
    3. Respiri affannato, tremante, trovandoti con sorpresa ad accarezzare quella scritta incisa sulla parete rocciosa quando ancora ci credevate, tu e lui, per sempre.
    1.Nello specchio del bagno, un riflesso che non ti appartiene ma, solo l'ombra di ciò che eri, calma...le medicine faranno effetto a breve e poi ci sarà il niente.
    2. Un rumore di passi, li senti appena dal letargo in cui sei piombato ma ti fanno paura lo stesso, non vuoi essere salvato e riportato in quello spaventoso buco nero che tutti chiamano vita.
    5. E questo irrazionale bisogno di farti del male, questa paura ossessiva che non ti abbandona neanche nel momento della morte, vuoi solamente far smettere tutto.
    4. Perchè ritornare alla vita quando siete entrambi perduti?


    __Luthien - Naruto x Sasuke (Naruto)
    4) I suoi occhi fissavano il cielo ricoperto di stelle mentre dentro di se la paura di perdere per sempre il suo compagno, il suo Sasuke, lo rendeva vulnerabile e privo di difese, ma infondo se si fermava un attimo a pensare, il dolore che lacerava il suo cuore era più grande di qualsiasi tortura che avrebbe potuto ricevere durante la sua estenuante ricerca.
    2) Il villaggio della foglia era silenzioso quella notte, nemmeno il fischiettio del vento era presente tra le mura, eppure Naruto sentiva chiaramente dei passi che lenti oltrepassavano il confine, abbandonandolo così per sempre.
    5)La sua tempia era ricoperta di sudore, e nonostante il suo corpo fosse martoriato dal combattimento, il suo cuore continuava ad essere irrazionale, a gridare con tutte le sue forze che l'amico con cui stava combattendo non poteva essere ferito, perché era come fare del male a se stessi.
    1) Di lui non era rimasto più niente, la vendetta lo aveva logorato dentro rendendolo una semplice ombra scura che agli occhi di molti, appariva come una piaga da dover sopprimere, una piaga da dover uccidere e far scomparire entro le prime luci dell'alba.
    3) E in quel momento, mentre la pioggia bagnava i loro corpi rendendoli freddi e tremanti, i due ragazzi si guardarono negli occhi e finalmente, dopo tanto (troppo) tempo, si scambiarono quell'agognato bacio.
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    Contest chiuso, a presto i giudizi
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    eliminati adottini fin qui
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    Sistemato
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    Tema Unico di Ottobre 2014 Fear


    knW9kYT


    La paura ci fa restare attaccati al passato o ci fa preoccupare per il futuro. Se riusciamo a riconoscerla possiamo renderci conto che in questo preciso momento stiamo bene. Adesso, oggi, siamo ancora vivi e il nostro corpo funziona perfettamente. I nostri occhi possono vedere la bellezza del cielo. Le nostre orecchie possono ancora sentire le voci delle persone che amiamo.

    Paura, Thich Nhat Hanh




    La paura è un'emozione che interessa in misura variabile ogni essere umano, lasciando molto spesso tracce indelebili nella sua mente, che possono riemergere in forma più o meno drammatica sia a livello cosciente che incosciente, come nei sogni.
    Ciò che la scatena è spesso un insieme di fattori, esterni o immaginari, che fanno scattare nell'individuo un forte senso di angoscia, preoccupazione ed insicurezza.
    Quando si parla di paura, si pensa generalmente a qualcosa che ci spaventa, associando questa emozione a qualcosa di negativo, anche se in realtà è ciò che ci aiuta ad affrontare in un certo modo una data situazione di pericolo, o una minaccia, spingendoci ad attaccare o a fuggire - queste le tipiche reazioni - o, ancora, causare un effetto freezing quando la paura è troppo elevata.
    Ovviamente le sfaccettature della paura sono molteplici - basti pensare alle fobie esistenti - come lo sono anche i tipi di reazione e il livello con il quale viene percepita.

    Cosa succede quando quest'emozione si impossessa dei vostri personaggi?
    In che modo riescono ad affrontarla? Si lasceranno schiacciare, la padroneggeranno o si sottrarranno ad essa?
    Ma soprattutto, cos'è che li spaventa? Un oggetto? Una persona? Un animale? Un evento terrificante? Qualcosa di più profondo? O magari la mamma?

    Ottobre è il mese della paura -in realtà lo è solo il 31 -, ma le paure più grandi non si presentano a noi soltanto ad Halloween, ma quando meno ce lo aspettiamo... *risata malvagia*

    Raiting: Tutti
    Generi: Yaoi - yuri - hentai
    Non sono ammessi: tematiche shota, tematiche lolicon, zoofilia e furry
    Fandom: qualsiasi, purché tratto dalle vostre role.

    Termine di scadenza: 24 ottobre
    Le fan fiction postate oltre questa data non saranno accettate e quindi, automaticamente escluse dal contest.

    Inoltre, ricordiamo agli utenti di dare o meno l'autorizzazione per postare le fan fiction sul profilo EFP del forum.


    Si ricorda agli utenti di leggere il regolamento contest e di seguirlo e di leggere anche il nuovo Sistema Contest.
    Inoltre, si ricorda di inserire il link alle schede dei pg protagonisti della fanfiction di modo da facilitare la lettura degli scritti ai giudici e il lavoro dei grafici nella realizzazione dei premi.

    Giudici
    Lina Lee
    Akuma Kyüketsu
    Mizu_H.
  8. .

    Tema Unico di Ottobre 2014 Fear


    knW9kYT


    La paura ci fa restare attaccati al passato o ci fa preoccupare per il futuro. Se riusciamo a riconoscerla possiamo renderci conto che in questo preciso momento stiamo bene. Adesso, oggi, siamo ancora vivi e il nostro corpo funziona perfettamente. I nostri occhi possono vedere la bellezza del cielo. Le nostre orecchie possono ancora sentire le voci delle persone che amiamo.

    Paura, Thich Nhat Hanh




    La paura è un'emozione che interessa in misura variabile ogni essere umano, lasciando molto spesso tracce indelebili nella sua mente, che possono riemergere in forma più o meno drammatica sia a livello cosciente che incosciente, come nei sogni.
    Ciò che la scatena è spesso un insieme di fattori, esterni o immaginari, che fanno scattare nell'individuo un forte senso di angoscia, preoccupazione ed insicurezza.
    Quando si parla di paura, si pensa generalmente a qualcosa che ci spaventa, associando questa emozione a qualcosa di negativo, anche se in realtà è ciò che ci aiuta ad affrontare in un certo modo una data situazione di pericolo, o una minaccia, spingendoci ad attaccare o a fuggire - queste le tipiche reazioni - o, ancora, causare un effetto freezing quando la paura è troppo elevata.
    Ovviamente le sfaccettature della paura sono molteplici - basti pensare alle fobie esistenti - come lo sono anche i tipi di reazione e il livello con il quale viene percepita.

    Cosa succede quando quest'emozione si impossessa dei vostri personaggi?
    In che modo riescono ad affrontarla? Si lasceranno schiacciare, la padroneggeranno o si sottrarranno ad essa?
    Ma soprattutto, cos'è che li spaventa? Un oggetto? Una persona? Un animale? Un evento terrificante? Qualcosa di più profondo? O magari la mamma?

    Ottobre è il mese della paura -in realtà lo è solo il 31 -, ma le paure più grandi non si presentano a noi soltanto ad Halloween, ma quando meno ce lo aspettiamo... *risata malvagia*


    Apertura contest:

    01/24 Ottobre - Fanfiction
    01/20 Ottobre - Recensisci un Pg
    01/15 Ottobre - Gimme Five
    01/20 Ottobre - I nostri nomi

    In ogni topic specifico per contest, troverete indicazioni più precise da seguire nel vostro operato.


    Peccato che la vita non sia solo piena di Mollicci e non basti un "Riddikulus!".
    Secret Whispers Staff



    Edited by +Kira+ - 1/10/2014, 19:24
  9. .

    Responsi




    KOEMUSHI

    V3LL

    - Trama e originalità – 5,5
    - Narrativa e stile - 6
    - Caratterizzazione dei personaggi - 7
    - Grammatica - 6,5

    Totale punteggio massimo: 25

    Raiting: **

    La trama è un po' “vuota” e rischia fortemente di andare fuori tema.
    Infatti il destino non è trattato realmente, se non come argomento di conversazione. Ci sono solo delle supposizioni al riguardo, prive di fondamenta.
    Non è detto, quindi, che il fatto di essere finite insieme in quella cella fosse realmente destinato ad accadere. Sembra più una casualità, non avendo effettivamente portato a nessun evento di elevata importanza.
    All'inizio c'è il primo intoppo narrativo, la frase è incompleta e costringe il lettore a rileggerla più volte nel dubbio di essersi perso qualcosa.
    L'unica nota positiva, è la caratterizzazione (l'unica cosa trattata effettivamente, a mio parere), anche se non approfondita, fa intendere il carattere delle due ragazze, decisamente agli antipodi.
    Lo stile l'ho trovato un po' confuso, ci si perde più volte nel leggere e gli scambi di battute tra i personaggi sono un po' immaturi e superficiali.


    Alichino

    - Trama e originalità 5
    - Narrativa e stile 6
    - Caratterizzazione dei personaggi 5
    - Grammatica 6.5
    Totale punteggio massimo: 22.5

    Rating: * ½

    Insipida la “costruzione” – o sarebbe meglio definirla improvvisazione – di un canovaccio dalla profondità psicologica sottile e incrinata. Lo stile manca del tutto di personalità, oscillando tra il faceto e l’artificio poco convincente; si tenta di plasmare dei personaggi che risultano affettati ed esacerbati – caricaturali macchiette e non fittizia rappresentazione di un essere complesso e contraddittorio. Non c’è tridimensionalità; solo un’unica dimensione, dal fraseggio elementare e d’intrattenimento piatto.
    Il ritmo ne risente, poiché non ci sono picchi né punti che diano l’input per dare un benché minimo dinamismo. Tutto è lineare, detto e ripetuto senza cognizione di causa.
    Pur riprendendo le fila della role, l’approccio psicologico e la caratterizzazione sono insufficienti e incoerenti alla linea marcata nelle schede e in game. Il tema non è rispettato o sviscerato, ma preso come mero pretesto per accennare una storia che non va a parare da nessuna parte, se non nel gratuito fun fact.
    L’antefatto è in effetti debole e fine a se stesso; non solo non scandaglia nel vissuto dei personaggi, ma ha la pretesa di raffigurare qualcosa di cui non tratta affatto. La preponderanza del destino e delle fila da esso tirate, si riduce a un insignificante zapping dei canali, a un dialogo che non ha importanti epifanie da fornire al lettore.
    Più che appurare come e in che modo si vadano a influenzare le vite in base alle coincidenze e all’operato dei consecutivi azione - reazione, delle responsabilità dei gesti e delle scelte di vita, l’autrice incappa nel relegare all’oroscopo (passatempo di una delle protagoniste) la voce sovrana del motore di ogni ingranaggio del destino. I presupposti sono frivoli e presto accantonati, senza una spiegazione plausibile; un back-up di comodo fornisce una meccanica risposta all’attuale presente, creando un ordine che non copre la confusione espositiva né il tratto acerbo degli intenti.


    ~Rozen

    - Trama e originalità: 7
    - Narrativa e stile: 6
    - Caratterizzazione dei personaggi: 7
    - Grammatica: 6,5

    Totale punteggio massimo: 26,5

    Rating: ***

    Abbastanza scorrevole come storia nonostante in un paio di punti mi sia un pò inceppata nella lettura, un racconto un pò scarno di dettagli, non ti sei persa in inutili giri per descrivere il contesto riuscendo però a comunicarlo perfettamente al lettore in un modo schietto che, secondo una l'opinione che mi sono fatta del personaggio ad un primo impatto visto che non ho potuto leggere la scheda, si sposa perfettamente con il carattere di Jessica.

    _-HOPE-_

    V3LL

    - Trama e originalità - 7
    - Narrativa e stile – 6,5
    - Caratterizzazione dei personaggi - 6
    - Grammatica – 7

    Totale punteggio massimo: 26,5

    Raiting: ***

    Inizio facendo la “pignola” su due cosette legate tra loro: le ripetizioni e la caratterizzazione. Come ripetizione vado in particolare a parlare di quella del “dio degli inganni”, che però poi non trova riscontro nel personaggio, infatti il soprannome sparisce andando avanti.
    Capisco benissimo che essendo un evento particolare, Loki, non abbia forse modo di mostrare questo suo lato. Dal punto di vista del lettore, però, un'insistenza nel definirlo in questo modo, all'inizio, lascia intendere che sia importante al fine della storia; invece viene fuori un lato di Loki totalmente diverso (che ci può anche stare date le circostanze). Se invece era stato fatto proprio per mettere in risalto il cambiamento di Loki, secondo me, lo si poteva lasciar intendere semplicemente attraverso gli occhi di Thor, evitando di caricare troppo l'aura del personaggio e “deludere” il lettore.
    Il resto degli errori è principalmente di distrazione e si nota che la fic non è stata riletta prima del postaggio. Loki, infatti, nella scena dello specchio, si alza addirittura due volte dal letto per raggiungere il fratello. (Vorrei aggiungere che mi sembrava un po' esagerata l'apprensione di Loki in quel momento, data la natura di Thor).
    Comunque nulla di estremamente grave o che non si possa migliorare.
    Thor, rispetto a Loki, l'ho visto di più; mi è piaciuta particolarmente come veniva descritta la sua disperazione in alcuni punti.
    Per quanto riguarda la trama, mi è rimasto il dubbio sul perché Loki dovesse morire per forza. Sembra che manchi decisamente qualcosa.
    Sarebbe stato più efficace dare un senso logico al perché la profezia non potesse essere aggirata, a quel punto si sarebbe rafforzato il concetto del destino immutabile, che mi è sembrato il punto a cui l'autrice voleva giungere.
    In conclusione: la storia è piacevole, nonostante il lato drammatico, che però non pesa eccessivamente, salvo per il “perché?” riguardante la morte di Loki, che lascia un senso di frustrazione nel lettore.

    Alichino

    - Trama e originalità 6.5
    - Narrativa e stile 6.5
    - Caratterizzazione dei personaggi 6
    - Grammatica 7
    Totale punteggio massimo: 26

    Rating: ** ½

    La fanfiction presenta diversi punti narrativi fallaci e piuttosto ingenui nella costruzione degli eventi; l’appiglio alla mitologia è accennato e accuratamente evitato nel dettaglio, quindi non c’è un vero e proprio vincolo tra l’intreccio e l’elemento della leggenda, se non l’escamotage scrittorio.
    Anzitutto al lettore è sottratto il fattore sorpresa in diversi punti: nell’esposizione dell’mpreg – e nell’arrivo tardivo della profezia, che ha una funzione più didascalica che di suspance o di condanna; nella lettera vergata da Loki (un surplus che – per quanto piacevole all’occhio del fan, come coronamento del pairing – snatura la caratterizzazione del personaggio e lo conduce a spiegare, a dare informazioni e soddisfazioni non necessarie al lettore, anziché porgergli il compito di leggere fra le righe e di catturare gli indizi forniti) e, non ultimo, nell’esitazione sul sesso del nascituro (figlio andava benissimo per entrambi i sessi, così come uomo include in sé anche la donna).
    Il pacing è nella norma; probabilmente avrebbe fruttato di più con un diverso ordine della scaletta. Quanto al tema, esso è rispettato con un approccio superficiale; la grande maledizione, oltre al colloquio privato, non mostra con credibilità la difficoltà del distacco, della scelta. L’imposizione del dio è, infatti, un deus sx machina calibrato malamente, che giunge prevedibile sin dall’inizio. Non ci sono dubbi sul finale o sull’andamento dei fatti narrati; questi arrivano puntuali, senza forza insita. Lo sproloquio di amore eterno, in duetto, non riesce ad attecchire e a superare il ‘candore’ delle circostanze. Thor appare dall’inizio privo di voce in capitolo e tale rimane sino alla fine. Il suo imporsi per brevi minuti, nella disperazione, evidenzia l’impotenza assegnatagli dall’autrice e lo obbliga in quel ruolo, privando il lettore del beneficio del dubbio.
    Per quanto la lettura sia scorrevole, gli eccessi di enfasi (perché usare il caps per trasmettere un grido di dolore o di rabbia, anziché descrivere o plasmare diversamente il testo?) penalizzano la riuscita della sfaccettatura psicologica.
    Errori ortografici ripetuti e altri più leggeri, di battitura, rallentano la scorrevolezza del testo.
    Un punto a favore va alla chiusura del racconto – eccezion fatta per la missiva – che nel suo non essere originale, ha comunque il pregio di manifestare l’importanza del sentimento senza nobilitarlo con artifici e senza cadere nell’errore dì sminuirlo nel saccarosio. L’estratto migliore è da ricercarsi nel primo tentativo di confronto della coppia; a dispetto di dubbi sull’effettiva resa dei personaggi, l’autrice riesce a formare un quadro convincente del rapporto sentimentale a unirli.


    ~Rozen

    - Trama e originalità: 6.5
    - Narrativa e stile: 7
    - Caratterizzazione dei personaggi: 9
    - Grammatica: 7

    Totale punteggio massimo: 29,5

    Rating: ****

    Mi è piaciuto molto come Loki ha reagito e come, nonostante il suo caratteraccio e le sue lotte interiori, sia riuscito ad affrontare il proprio destino con tutte le proprie forze e a cambiare quello della bambina. Thor mi ha fatto molta tenerezza per la sua genuina bietolaggine. Confesso che mi sarei aspettata un lieto fine per tutti ma leggendo la lettera finale sono rimasta sorpresa, piacevolmente nonostante tutto, dal finale.
    Ho pianto, ok.

    »NILL

    V3LL

    - Trama e originalità – 7,5
    - Narrativa e stile - 8
    - Caratterizzazione dei personaggi - 8
    - Grammatica - 8,3

    Totale punteggio massimo: 31,8

    Raiting: ****

    Sin dalla prima riga si viene catturati dalla lettura. L'introspezione e l'uso della prima persona mettono subito il lettore in contatto con il personaggio.
    Il destino, qui, ha già fatto la sua mossa e l'autrice lo lascia trapelare solo in un secondo momento, creando un po' di sorpresa attraverso il luogo in cui si trovano i protagonisti.
    Tuttavia non c'è la rassegnazione di entrambi i personaggi e la promessa di Ares movimenta un po' le cose.
    La caratterizzazione dei personaggi è buona, Ares poteva essere approfondito meglio, ma il suo temperamento viene fuori comunque.
    Buono anche lo stile, solo qualche intoppo su un paio di frasi in cui ci sono troppe ripetizioni oppure sono poco scorrevoli.
    Gli errori grammaticali sono per lo più di distrazione (il “Fato” diventato “Faro” è stato il più divertente), a parte un paio di verbi messi male ed un apostrofo mancante.

    Alichino


    - Trama e originalità 7
    - Narrativa e stile 7.5
    - Caratterizzazione dei personaggi 8.5
    - Grammatica (da 1 a 10 punti) - 8,3

    Totale punteggio massimo: 31,3

    Rating: *** ½

    Taglio intimista e concentrato sul racconto in prima persona, dallo sguardo fragile e incerto (non in quanto a sentimenti, però) di Aristeo. È dalla sua voce, accorata e talvolta pedante – come coloro che credono, ciechi, nella forza sovrastante dell’amore e sanno specchiarsi in essa (e per contro annaspano nel dolore scatenato dalla tempesta delle conseguenze amorose) – che il lettore apprende un racconto amaro e ‘antico’. Nill si basa su un’idea che di per sé non grida alla novità (quella degli amanti separati, in lotta titanica contro le ingerenze del destino); tuttavia, sa mostrarla sotto una nuova luce, sfruttando lo spazio a sua disposizione con una pistola di Cechov, capace di arrivare dritta al cuore.
    Lo stile risente delle ripetizioni, di formule fisse, di un ritmo dilatato sino alla stasi. Quest’ultimo svia l’attenzione e mostra il groppo in gola del protagonista, creatura nuda e precaria che ha avuto l’ardire di amare il dio della guerra. Il paradosso rimanda alla letteratura greca, a quella contraddizione insita, come rovescio della medaglia, nella vita; la morte. La consapevolezza della fine giunge tristemente, con un’ineluttabilità che appesantisce le parole cariche di rammarico e di amore (anche egoista) di Aristeo. Pur percependo e temendo il dolore dell’altro non sa venire meno alla passione e al legame intessuto.
    L’approccio è carico di descrizioni, che tendono a colmare il racconto con una disposizione barocca di termini, figure e rimandi, sebbene lo stile rimanga semplice e pulito. Si avverte quindi una sensazione di pienezza, che corrisponde metaforicamente all’angoscia e poi all’equilibrio interiore finale di Aristeo, nel compromesso a cui arriva, non senza gustare un sapore acre.
    La separazione, l’impotenza e la volontà di prevaricare entrambe sono nitide e definite. Tendono e ledono persino il dialogo della coppia, stabilendo la lontananza e il disperato bisogno di appartenersi; la paura è dunque un fantoccio da scacciare e distruggere. La caratterizzazione esplora e abbozza le ambiguità di entrambi; se Ares è volitivo, spesso rude e infuocato, tali sfumature riflettono pure i limiti – che persino un dio ha nei confronti delle Parche. Dal tono aggressivo nasce e sgorga la sua insicurezza di non potere nulla; e l’addio è il preludio di un nuovo, predatorio, tentativo di ricongiungimento. Aristeo, che è ponte di mediazione e ristoro per la divinità, sa a sua volta infrangere l’immobilità, l’eterea essenza della sua figura e rendersi, involontariamente, motivo di dissidio interiore per se stesso e il partner.
    La parte finale si appiattisce in un cliché; nonostante conservi una propria personalità, grazie alla scelta del lessico per ritrarre l’efebo, appare meno incisiva e sensibile del resto.


    ~Rozen

    - Trama e originalità: 8.5
    - Narrativa e stile: 9
    - Caratterizzazione dei personaggi: 8
    - Grammatica: 8,3

    Totale punteggio massimo: 33,8

    Rating: *****

    Devo ammettere che ci ho messo un pò per metabolizzare il finale di questa storia e devo ammettere, anche, che mi ha lasciato con un senso di agrodolce malinconia nel cuore nel momento in cui Aristeo ha versato la prima lacrima, che si è trasformata infine in un pianto silenzioso, dopo che Ares è partito in groppa al suo cavallo. In un certo senso posso dire di aver sentito mia l'attesa che il ragazzo ha dovuto sopportare prima di lasciarsi andare, il modo in cui l'hai scritta è stato capace di farmi sentire un pò come lui.
    Davvero un bel lavoro, spero di poter leggerne altri!


    MIKKI_CHAN

    V3LL
    - Trama e originalità - 7
    - Narrativa e stile - 9
    - Caratterizzazione dei personaggi - 6
    - Grammatica – 7,8

    Totale punteggio massimo: 29,8

    Raiting: ***

    La trama è semplice, ma comunque gestita bene nel breve lasso temporale che l'autrice si è imposta.
    L'espediente delle vite precedenti e future, personalmente, mi ha sempre affascinata; ho trovato interessante lo scorcio sul passato, che prevedeva il destino che poi si sarebbe compiuto nella role.
    Questo particolare lancia il lettore verso una sorta di fantasia e curiosità sia sul passato che sul futuro. Un intermezzo a doppio senso, insomma.
    Purtroppo la caratterizzazione dei personaggi non ha avuto abbastanza spazio e viene a mancare, nonostante Erwin sia mosso in linea con quanto presente nella scheda.
    Lo stile è scorrevole, piacevole da leggere e non ci sono rilevanti errori grammaticali.
    In sostanza i punti deboli della fan fiction vengono compensati dal modo di scrivere dell'autrice e quindi dalla buona resa del testo.


    Alichino

    - Trama e originalità: 6.5
    - Narrativa e stile: 7
    - Caratterizzazione dei personaggi: 6.5
    - Grammatica: 7,8
    Totale punteggio massimo: 27,8

    Rating: ***

    La traccia è esile e semplice; il deus ex machina - inserito come easter egg nel corso della fic - è di difficile individuazione per i profani e quindi appare marginale e scontato, più di quanto non sia nella realtà. Lo stile asciutto ne minimizza la figura, assottigliando l'importanza dell'estranea in un incontro casuale (il fortuito si veste di significato e la gentilezza è ricompensata con la promessa di un evento futuro); per quanto ella passi in sordina, sono le sue parole a rendersi eco che riverbera nel presente e che traccia il domani. L'idea di partire da un giovane Erwin - inserito nell'AU della role - ripaga il lettore con il denudamento di un individuo nel tempo attuale tanto riservato, ma fedele amante anche in una gioventù più immatura e poco consapevole dei compromessi alla base dei rapporti sentimentali. Erwin ne esce svelato, parco di parole, ma deciso nelle scelte e nelle prese di posizione; sa essere scomodo e cocciuto nel percorso di formazione, affinandosi al filo conduttore dell'opera originaria, in una mente complessa dietro la maschera di pacatezza e di apparente impassibilità. Nessuna reticenza o sbavatura; solo l'uomo - chiuso nella gabbia toracica - e il suo sentire - nel limite della comprensione di sê e degli altri. Tale fattore però assurge a un'arma a doppio taglio; punto di partenza pieno di potenziale e quadro d'insieme dato per noto in unico colpo. L'aspetto psicologico è redatto con un fraseggio pulito, puntuale nel suo essere lapidario e un lessico ordinario. Tante, troppe le ridondanze cadenzate con uno stampo di ripetizioni; un eccesso evitabile in un intreccio corto e veloce, che si focalizza consapevolmente nell'indagine parallela di un paio di minuti rapportati al contemporaneo. L'inconsistenza dei contenuti acquisisce spessore nel significato nascosto e nell'esposizione; non sorpresa, ma previsione attesa di una realtà sperata (quella dell'unica persona destinata; l'unità ad affiancarsi, non più metà di incompletezze). La poca originalità ne guadagna in esposizione, lasciando prevalere lungo un intreccio simmetrico sensazioni e turbinio interiore, con una chiusa brusca, lineare e tendente a un rosa marcato.


    ~Rozen

    - Trama e originalità: 7
    - Narrativa e stile: 7.5
    - Caratterizzazione dei personaggi: 7
    - Grammatica: 7,8

    Totale punteggio massimo: 29,3

    Rating ***

    Ben scritta e anche molto scorrevole da leggere. Leggendo la premessa mi sarei aspettata di trovare un piccolo flashback sulle loro vite passate o magari qualche riga in più a riguardo perchè l'idea mi era piaciuta particolarmente. Ovviamente parlo da eretica che di Shingeki no Kyojin conosce solo l'Opening quindi, molto probabilmente, non sono riuscita ad apprezzare questo tuo lavoro nel modo in cui meritava.




    Medie

    KOEMUSHI 24,6 **
    _-HOPE-_ 27,3 ***
    »NILL 32,3 ****
    MIKKI_CHAN 28,9 ***

    COMPLIMENTI A TUTTI
  10. .
    Contest chiuso.
  11. .
    Tipologia role: yaoi
    Link di inizio role: Café Laurent
    Scheda del proprio pg: Cupido
    Scheda del partner: Joshua Smith
    Archivio: V3LL
    Archivio Partner: Alichino
  12. .
    eliminazione adottini dalla lista effettuata
  13. .
    Tipologia role: (yaoi,
    Link di inizio role: Liceo Kujiki
    Scheda del proprio pg: Yoichi Sakura
    Scheda del partner: Aki Risugawa
    Archivio: #entry364806282
    Archivio Partner: https://secret-whispers-gdr.forumcommunity.net/?t=56627461

    Ho riaperto la role, invece di ripristinarla perché la mia partner ha eliminato l'account vecchio.
  14. .
    La dobbiamo smettere con questa storia dell'uke >w> cioè. Il mio Braciolino è un concentrato di semità e puccipuccità distribuiti non troppo equamente in 2,03m x 110kg. XDDD
  15. .
    CITAZIONE (I am†Cannibal @ 25/7/2014, 10:57) 
    Rana QwQ *corre per abbracciarla* weeee, bentornata anche a teeee, buhuuuu <3
    Perché sei passata da rana alla sua alimentazione? ywy

    E' stata degradata.


    Anyway, bentornata!
1214 replies since 9/6/2008
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