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~ "Non ridere di me ma grida perchè
la mia furia si rivestirà di gloria"
[The Nightmare Before Christmas]
Edited by Light66 - 24/2/2013, 05:15
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Una sera come tante un'auto si ferma in una piazza conosciuta con il nome di Chrystal Square. Il proprietario di quell'auto è Raphael, un chirurgo di fama internazionale, alto, capelli biondi che gli arrivano sulle spalle come fili dorati trasportati dal vento e due occhi azzurri come il cielo che si specchia nell'oceano. Il suo animo e il suo corpo, però, non sono così limpidi.
Lo scoprirà presto Michael, un ragazzo di soli 19 anni, che quella stessa sera, in quella stessa piazza, decide di giocare con Raphael. Lui, che in quel corpo piccolo e minuto conserva una forza spropositata che traspare dai suoi occhi dorati come le fiamme dell'inferno, o forse sono i suoi capelli a ricordare l'inferno.
Ma il vero inferno è celato nel suo animo.
Un gioco, il loro, che si trasformerà presto in tragedia.
Una corsa all'ultimo minuto in clinica, Raphael sarà in grado di salvare il suo sfidante solo grazie alle sue doti di chirurgo.
Ed è proprio quel suo essere chirurgo ad averlo spinto a salvare un ragazzino arrogante che ha ferito prima lui poi se stesso.
Giuramento di Ippocatre lo chiamano.
Poi, la tragedia, porterà tormento nell'amina di entrambi, confusione nella loro testa, odio per quel sentirsi strani.
Tutto quello, si trasformerà in amore, nel modo più strano ma banale che possa esistere.
Ma spesso, per due come loro, l'amore non basta...
Edited by Light66 - 1/11/2011, 20:14. -
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Quando sei uno scrittore di successo, quando i tuoi libri vendono milioni di copie e sei acclamato da tutti. Quando il target dei tuoi lettori è il più svariato. Quando hai amanti che non si lasciano pregare. Quando hai tutto questo, a cosa serve andare a comprare del sesso?
Nemmeno Yuki sapeva darsi una risposta eppure continuava a guidare la sua auto diretto verso il Red Light District in cerca di qualcuno che potesse soddisfare il suo bisogno di sesso.
Si, proprio quello, sesso senza complicazioni, senza doversi preoccupare di dare spiegazioni, poi, del perchè non sarebbe rimasto con chi aveva appena scopato.
Solo quello, solo sesso.
Era quello ciò che cercava quella notte.
Ma non aveva fatto i conti con Mukuro, un ragazzino di diciassette anni, sfrontato con quel suo delizioso leccalecca tra le labbra che gli era salito in macchina con una nonchalance assurda.
E poi tutta quella sfrontatezza, quella sicurezza, si era mostrata essere solo spontaneità, qualcosa che Yuki riscontrava solo nei suoi personaggi, stampati su carta.
Sincerità, un ragazzino che per vivere si dava a tutti ma che era solo, quasi quanto Yuki stesso.
Solo, insicuro, troppo ingenuo per essere vero. Ma lo era, vero. Così vero e così fragile che Yuki non desiderò altro che averlo, tutto per sè.
Ma poteva? Poteva davvero desiderare tanto?
Edited by Light66 - 1/11/2011, 22:38. -
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Gli sarebbe bastato anche solo guardarlo da lontano, gli sarebbe bastato ascoltare la sua voce e vedere il suo viso tutte le sere.
Non aspirava ad altro.
Uno come lui, timido e ingenuo, non poteva pretendere nulla dall'host numero uno del locale dove lavorava.
Eppure una sera quel ragazzo gli si avvicinò e con un sorriso gli chiese aiuto.
Il suo sorriso, lo amava, amava Takuto, quel ragazzo bello da toglierti il fiato, così solare, così sensuale da sembrare irraggiungibile.
In qualche modo lui, un semplice ragazzo come tanti, ce l'aveva fatta, lo aveva raggiunto.
Ed era felice, così felice, lo erano entrambi insieme.
Non gli importava delle avversità, non gli importava del fatto che Takuto non gli avesse mai detto che lo amava, non gli importava di dover combattere contro Kou.
A Ryouta importava solo di Takuto.
Ma poi, la notte di Natale, tutto cambiò.
Cambiarono loro, cambiò il modo in cui si guardavano, il ti voglio bene di Takuto si trasformò in un ti amo, un anello brillava sul dito di Ryouta.
Finì.
Nel giro di poche ore che sembrarono solo futili secondi, tutto finì.
Qualcuno, qualcosa, gli portò via Takuto e tutta la sua felicità...
Edited by Light66 - 24/2/2013, 05:17. -
+1 .
Essere un Seed non è affatto facile.
Bisogna avere la giusta dose di calma e pazienza per poter eseguire gli ordini, qualunque essi siano, senza protestare.
Bisogna avere la giusta dose di freddezza per poter andare in battaglia e rischiare di perdere un amico.
Leon ha perso più di un amico.
Ha perso l'uomo che per lui era suo amico, suo confidente, suo rivale, l'uomo che amava.
Quest'uomo, però, non era morto, se lo fosse stato sarebbe stato meglio.
No, quest'uomo si era schierato con il nemico, aveva tradito la sua città, il suo paese, i suoi amici, aveva tradito lui.
E con lui Leon ha perso la fiducia nel prossimo, nell'amore, in tutto ciò che non fossero i suoi valori, fino a quando non è stato travolto da un uragano biondo di nome Tidus che è stato capace di sconvolgergli la vita, di scuoterlo tanto da farlo riprendere da quella sorta di torpore in cui si era rinchiuso.
Tidus era il ragazzo più stupido, insistente e rumoroso che aveva mai conosciuto, ma era anche l'unica persona che avesse visto ciò che lui nascondeva da anni: il suo cuore.
E alla fine non era più riuscito a dirgli di no, a fare a meno di tutta quella stupida vitalità che nascondeva anche un lato tenero e pieno di paure ed insicurezza.
Un giorno, però, arriva un comunicato dal quartier generale, Seifer, l'uomo che lo ha tradito, è tornato...
Edited by Light66 - 2/11/2011, 02:04. -
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C'era il basket nella sua vita, solo quello.
Il basket e la voglia di giocare, di dimostrare che aveva passione e voglia di migliorare sempre di più. Di dimostrare che poteva farcela ad emergere dalla massa, ad essere un campione, ad essere il migliore.
E non importa quanti sacrifici debba fare, quanti allenamenti, quante le cose che perde, che si perde per dedicarsi anima e corpo a ciò che ama, a Rey importa solo del tempo, il tempo che non ha, il poco tempo che gli resta per emergere, tutto il resto non conto.
E poi c'è la boxe, c'è un boxer, che rischia di stravolgere la sua vita, le sue priorità, che gli fa nascere dentro odio e frustrazione, ma anche voglia di fare e di dimostrare, di dimostrargli che lui è il meglio che si possa trovare. La voglia di farlo sul serio, ma l'orgoglio di non darlo a vedere, di non rendere Zeph più spocchioso e arrogante di quanto non già sia, più stronzo e bastardo di quanto non sia già.
E la paura di non sapere tutto questo dove lo porterà, dove li porterà.
Edited by Light66 - 24/2/2013, 05:19. -
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Se sei un demone hai vita facile, tra divertimenti, peccati, frenesie, ma se sei l'ultimo figlio del re degli Inferi, allora la tua vita è tutt'altro che facile, soprattutto se non hai nessuna intenzione di sottostare alle regole e Aeshma non ne aveva per niente.
Costretto a fuggire dal suo stesso mondo, inseguito dai suoi stessi fratelli per ritrovarsi preda di quella che sarà la sua benedizione e il suo peccato più grande: una passione sfrenata, per un uomo, Vincent, che uomo non è perchè figlio della regina del Piccolo mondo, un demone a sua volta che lo guiderà verso i piaceri della carne.
Un desiderio incontrollato di volere quel demone, di renderlo il suo schiavo ed essere a sua volta, inconsciamente, schiavo di quel demone.
Un' unione peccaminosa che non dovrebbe esistere, non dovrebbe nemmeno nascere come pensiero ma c'è, più viva e vera che mai.
Un'unione che li guiderà verso i loro destini, verso una guerra, LA guerra. E si troveranno a combattere contro la loro stessa natura cercando di riuscire ad avere il sopravvento su di essa.
Edited by Light66 - 24/2/2013, 05:18. -
+1 .
Un ragazzo casinista, che vive di notte, che vive alla giornata e che non vuole pensare al futuro e un ragazzo responsabile, calmo e pacato che ama la tranquillità.
Possono due persone tanto diverse stare insieme?
Può l'amore di Minami riuscire a superare le paure di Cloder?
Una relazione finita nel peggiore dei modi, con un'ossessione, Cloder ha vissuto questo, con un uomo più grande, con qualcuno che gli ha tolto persino l'aria e ci ha messo tempo, molto tempo per riuscire a liberarsene ed ha giurato a se stesso che non si sarebbe mai più ficcato in un guaio del genere, ma poi è arrivato Minami che lo ha travolto con quella calma così spiazzante e con i suoi sentimenti così sinceri. Ma Cloder ha troppa paura e al contempo è uno spirito troppo libero per legarsi eppure non può fare a meno di Minami e giustifica la cosa con il sesso.
Si, il sesso, perchè Minami sembra sapere ciò che Cloder vuole e come lo vuoi, è una delle poche, pochissime persone che sono riuscite a farlo...miagolare!
Edited by Light66 - 24/2/2013, 05:22. -
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"Le Cirque des Reves
Nothing's impossible, this night."
Tutto è possibile a Le Cirque des Rèves.
Ogni illusione è magia, ogni magia è illusione. La realtà si mischia con la fantasia, tutto è vero, tutto è farlo.
Tutto è indistinguibile.
Gli artisti del circo sono dei veri e propri maghi, capaci, con la loro magia, di incantare chiunque posi gli occhi su di loro.
Sette in particolare, sono le vere star, I gemelli domatori, Trip e Virus, le due acrobate, Beast e Doll, la contorsionista, Tsukiko. Ed infine, c'erano loro, Il Trapezista con le Ali, Drocell, e il Mago, Buakuran.
I sette erano il diamante sulla cima del tendone, ma la punta di quel diamante erano loro due.
Byakuran è la punta e la base di tutto ciò che è Le Cirque des Rèves, il suo potere, le sue illusioni, son talmente potenti da rasentare la realtà. E tutto ciò lo rende egocentrico, spocchioso, pieno di sè. Nessuno osa mettersi contro di lui, tutti lo rispettano e tutti lo temono. Tutti tranne Tsukiko e Drocell.
Lei, bella ed elegante, silenziosa, riesce a capire Byakuran anche solo attraverso i suoi occhi.
Lui, elegante ed enigmatico, è l'unico ad accettare Byakuran per ciò che è senza giudicarlo nè averne paura. E' il suo migliore amico.
Una cosa fantastica, fino a quando Drocell non si rende conto che l'amicizia si è trasformata in qualcosa di più, in un sentimento così puro da risultare vergognoso. Perchè Byakuran lo ritiene suo amico e lui si sente di tradirlo per ciò che prova.
Ma poi un giorno, succede l'irreparabile.
Byakuran scopa con tutti, perchè il sesso è la sua valvola di sfogo, tutti sono sue vittime, tranne le uniche due persone che lui ritiene importante.
Per Drocell è bello sapere di essere speciale, ma è doloroso vedere Byakuran andare con tutti tranne che con sè. E quando amore e dolore si incontrano, si sa, è difficile tenerli a bada, e Drocell non riesce più a farlo e commette l'errore di chiedere a Byakuran di fotterlo, si, di fotterlo come fa con tutti gli altri.
Qualcosa si incrina irreparabilmente...
Edited by Light66 - 24/2/2013, 05:16. -
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Mihael era un bambino tranquillo e spensierato, era molto legato a sua madre, ma un giorno lei si ammala.
La malattia è lunga e la sofferenza è tanta, suo padre, duerante quel periodo, inizia a bere, non entra mai nella stanza di sua madre, come se lei non ci fosse e poi, alla fine, lei muore.
Per Mihael è davvero un brutto colpo, ma niente paragonato a ciò che arrivò dopo. Suo padre continuava a bere, tornava a casa sempre ubriaco ed iniziò a picchiarlo. Ogni scusa era buona per prenderlo a cinghiate e sfogarsi sul piccolo.
Mihael non riesce a capire. Suo padre doveva essere la persona ad amarlo di più e invece lo picchiava.
Non resiste e scappa di casa.
La sua vita è fatta di stenti e paure, sacrifici, a soli 8 anni si ritrova solo, per strada, senza nessuno.
Ma riesce a farcela.
C'è un problema però, a causa del trauma subito, Mihael sviluppa una paura incontrollata di toccare ed essere toccato. Diviene chiraptofobico.
Un giorno però, incontra Tai, un ragazzo strano, che si mette in mezzo tra lui e un tizio che voleva pestare. E' davvero strano e Mihael è incuriosito dalla sua innata gentilezza, per poi scoprire che Tai non è solo gentile, ma è un empatico: riesce a sentire e a provare le emozioni altrui.
Tai prova ad avvicinare Mihael, sentendo tutto il dolore e la solitudine che ha nel cuore, ma Mihael ha paura, una tremenda e incontrollata paura.
Edited by Light66 - 24/2/2013, 05:20. -
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Se sei una puttana, non puoi essere altro nella vita.
Questo Valentine l'ha sempre pensato e ci ha sempre creduto, ma credeva anche che, solo perchè era una marchetta di China Town, non volesse dire che non meritava il rispetto degli altri. Essere una puttana non fa di te una puttana e questo non autorizza gli altri a trattarti come tale.
E' uno strano concetto il suo.
Ma forse è così perchè fare la marchetta era l'unica scelta che aveva. A sedici anni nessuno ti assume, nessuno raccatta un ragazzo per strada e se racconti di essere scappato dall'orfanotrofio in cui vivevi, perchè il vecchio direttore era ossessionato da te ed ha cercato di violentarti, nessuno ti crede.
E quando sei per strada ed hai fame, tanta fame, e freddo e non sai dove andare, cosa fare, dopo mesi in quelle condizioni, persino fare la puttana è più allettante.
Cresce così Valentine, vive così, prostituendosi per le strade di China Town, uno delle marchette più belle che si siano mai viste in quei bassifondi con la peggio merda.
La stessa merda che Val odia eppure ringrazia perchè gli dà da mangiare.
E poi un giorno arriva un ubriacone, un ragazzo che gli fa saltare i nervi come pochi sono riusciti a fare, che lo minaccia anche, perchè uno Yakuza, ma che non gli fa poi tanta paura, finchè non se lo carica in spalla e lo porta in quella bettola che chiama casa.
Lì un po' di paura inizia ad avercela, ma quello è solo l'inizio.
La regola numero uno di Valentine è non restare mai con i clienti più del necessario, eppure con Lou è diverso, con quel ragazzo che lo ha trascinato fino a casa sua le cose sono diverse.
Forse perchè quasi non ha scelta, forse perchè i suoi modi quasi gentili, forse troppo gentili, lo attraggono.
Forse semplicemente Lou lo attrae.
Non è la cosa giusta da fare, lo sa, prova a tirarsene fuori, a starne lontano, ma Lou lo trascina dentro ogni volta, finchè...
Edited by Light66 - 7/9/2012, 05:24. -
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Cosucce fatte per le role da me e da altri....
YukixMukuro
Fatto da me
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Anche io spesso associo alle mie role una canzone, una sorta di colonna sonora che ascolto o canticchio in testa ogni volta che utilizzo un determinato pg.
Non a tutte, questo è ovvio, ma ad alcune mi viene proprio naturale farlo.
MichaelxRaphael
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EdmondxSetsuna . -
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Birthday Gifts
Ladies and gentlemen.....anche un altro anno è passato, io invecchio, ma solo con il colrpo, il mio spirito è bambino :king: (ok, la smetto)
La cosa più bella dei compleanni è il poter essere circondati da persone che ti vogliono bene e che ti dimostrano il loro affetto, anche con un semplice bacio e degli auguri.
Poi ci sono i regali, quelli grandi e quelli piccoli (come direbbero i bambini) forse anche quelli belli e quelli brutti.
E poi ci sono quelle piccolezze fatte con il cuore che sono meglio di qualsiasi cosa, perfino di uno yatch!
Ed io ne ho ricevute tante che non potevo non metterle anche qui.
Grazie a tutte, vi voglio un mondo di bene, avete reso questo giorno davvero speciale!
+Kira86+
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