What's Yaoi, Yuri & Hentai ?!?!

Ovvero: terminologie!!

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    Yaoi, Yuri & Hentai non sono termini così diffusi come si può pensare, anzi, dei tre forse il termine più conosciuto qui in Occidente è "Hentai" che viene spesso (se non sempre) utilizzato per indicare manga/anime/immagini erotiche/sessuali.
    Ma dietro ad ognuno di questi termini, e a concetti ad essi collegati, c'è non solo una storia, ma anche una cultura: quella giapponese.
    Ci sembra d'obbligo, dato che il Secret Whispers GDR si propone come forum che tratta apertamente dati argomenti, di aiutare i neofiti a districarsi in questo mondo all'apparenza "complicato", ma che in realtà è solo "diverso" ed estremamente affascinante.

    Speriamo, con questa guida, di potervi dare non solo un aiuto a comprendere meglio, ma anche e soprattutto una nuova visione, una ventata di cultura, un piccolo vascello che vi spinga verso le acque del Giappone.

    INDICE:

    1) L'Hentai

    - generalità
    - origine della parola
    - Hentai media
    - classificazione degli Hentai

    2) Lo Yaoi

    - origine e significato
    - Shonen-ai
    - Shotacon

    3) Lo Yuri

    - originie e significato
    - Shoujo-ai
    - Lolicon

    4) Terminologie

    - Uke
    - Seme
    - Tachi & Neko


    . L'HENTAI

    Hentai è una parola giapponese che significa "anormalità" o "metamorfosi".
    In Giappone si utilizza anche con il significato di "sessualmente perverso", ed ha una connotazione molto negativa, in quanto indica forme di "anomalia sessuale", o di perversione.

    Al di fuori del Giappone viene usato per riferirsi a opere a sfondo pornografico, divise principalmente tra hentai anime, hentai manga e videogiochi contenenti riferimenti sessuali (Eroge) o espliciti (H game). Per riferirsi a quanto inteso con esso in Occidente, viene usata invece l'espressione ju hachi kin anime ("anime vietato ai minori di 18 anni"), oppure seijin manga ("manga per adulti").

    Generalità
    Rispetto all'erotismo nella fotografia, l'hentai permette l'uso completo dell'immaginazione, così come di scene completamente distaccate dalla realtà e dai valori culturali "normali". Elementi di fantasie sessuali sono rappresentati in maniera che sarebbe impossibile filmare, neppure disponendo di un budget consistente dedicato agli effetti speciali.
    Come forma di espressione di fantasie sessuali, le rappresentazioni possono includere cose inaccettabili nella società o contrarie alle norme sociali. Queste fantasie possono essere portate agli estremi, dimostrando spesso desideri subconsci o motivazioni puramente carnali. Questo contrasto tra la società umana accettata e la sensualità primale è spesso una fonte di eccitazione primaria per chi vive una normale vita giornaliera. Mentre un uomo eterosessuale può fantasticare di fare sesso con una donna attraente incontrata lungo la strada per andare a lavoro, non può agire sulla base di quelle motivazioni senza incorrere in ripercussioni legali e condanna morale; l'hentai esiste come sfogo primario di queste fantasie.
    Questo aspetto della cultura giapponese ha acquistato una certa popolarità in Occidente grazie, in larga parte, a Internet.
    Sebbene siano prodotti anche in occidente fumetti e cartoni animati pornografici, questi non sono mai stati popolari quanto l'hentai.
    In confronto ad altre forme di rappresentazioni erotiche l'hentai spesso ritrae le donne come femmine normali nella società che si ritrovano coinvolte in qualche tipo di incontro sessuale e sono spesso eccitate da questo fino al punto di non ritorno. I personaggi possono essere ritratti come timidi o senza pensieri consci riguardo al sesso, fino a che non vengono piazzati in una situazione nella quale sono stimolati ed eccitati. La linea tra sesso consensuale e non può diventare confusa e l'atto diventa una giustificazione per il sesso in sé stesso, motivato primariamente da bisogni e spinte sessuali, abbandonando quella che può essere considerata la correttezza sociale e morale a favore di un sesso puramente viscerale. Questo può essere considerato da alcuni come deumanizzante. Mentre esiste un tema comune di estranei maschi che convincono una donna ad essere fisicamente eccitata dal suo stesso corpo e da quello che il maschio desidera, ci sono anche rappresentazioni di sesso consensuale tra coppie, così come di femmine assertive che prendono l'iniziativa sessuale.

    Origine della parola
    Non è chiaro come il termine hentai sia venuto a riferirsi al contenuto sessualmente esplicito nella comunità mondiale dei fans di anime. Comunque con la diffusione del World Wide Web, il termine venne intensivamente prodotto da siti pornografici che vendevano l'accesso a manga erotici (frequentemente copie pirata). I banner che promuovevano questi siti potevano per esempio pubblicizzare "ragazze dal vivo ed hentai" con hentai che si riferiva a manga erotici in opposizione alle fotografie. Inoltre molte persone, al di fuori della comunità di appassionati di anime e manga, hanno erroneamente cominciato ad associare gli anime con un tipo particolare di pornografia estrema (cioè il tentacle rape) che può essere definito con facilità hentai anche in giapponese.

    Hentai media
    . Manga per Adulti o "Ero Manga", sono manga con contenuto erotico. Esiste un'enorme varietà di prodotti: si va dagli ecchi manga con vaghi riferimenti sessuali ai manga pornografici veri e propri raccolti in determinate riviste specialistiche, dove la trama diventa di secondaria importanza. In Giappone i manga per adulti sono venduti nelle librerie (che sostituiscono le nostre edicole) e nei Konbeni ("convenience store", ovvero le catene di negozi come gli americani 7/11). Il titolo più famoso di manga hentai è Secret Plot, titolo dalle vendite record nel 1995.
    . Grafica computerizzata (CG artwork): include disegni individuali di un artista. Possono essere disponibili su siti web, CD-ROM o in libri stampati. Le immagini disponibili su Internet sono nella maggior parte dei casi estratte in modo illegale da videogiochi bishōjo, o comunque ricche di censure video a causa delle leggi giapponesi.
    . Videogiochi per adulti, videogiochi bishojo (giochi con belle ragazze), Eroge (contrazione giapponese delle parole "erotic" e "game"), H-game, sono giochi con contenuti erotici. Possono essere di ogni genere (RPG, Simulation games, Sparatutto, etc.), ma i più diffusi sono le ADV (Adventure Games) basati su trame guidate dal personaggio.
    . H-Doujinshi che si riferisce ad un tipo di lavoro che spesso usa personaggi di manga, anime o videogiochi famosi presentati in situazioni sessuali. Di solito si riferisce a manga stampati, ma può anche riferirsi ad ogni tipo di lavoro visuale come videogiochi, animazioni e illustrazioni di grafica computerizzata. La familiarità con un particolare personaggio o ambientazione può aggiungere un senso di coinvolgimento con il personaggio, rispetto ai personaggi generici usate nelle opere hentai normali, rendendo i doujinshi molto più appetibili ai fans di un particolare personaggio. Erroneamente si considerano i doujinshi opere unicamente erotiche, ma in realtà attualmente questo termine in Giappone è diventato sinonimo di autoproduzioni di manga, videogiochi, cd musicali e gadgets.
    . Nei circoli di fanfiction, i lavori hentai sono spesso chiamati Lemon, un riferimento ad un popolare titolo hentai intitolato Cream Lemon. Le opere indicate come Lime sono quelle in cui i personaggi fanno praticamente tutto tranne avere rapporti regolari gli uni con gli altri.
    . In Giappone, il mondo dei Garage Kit (sculture in resina prodotte in serie limitata) è molto influenzato dal genere erotico e ormai la maggioranza di opere presentate durante le fiere specializzate (vedi Wonderfestival) hanno un carattere più o meno esplicitamente erotico.

    Classificazione degli hentai
    Esistono tre categorie principali di hentai: lavori che presentano relazioni strettamente eterosessuali (spesso abbreviate "het" dai suoi utenti), yaoi e yuri. Yaoi si riferisce a coppie maschili omosessuali, e yuri coppie lesbiche.
    La varietà dell'hentai racchiude tutti i possibili feticci sessuali, alcuni tipicamente giapponesi, altri più comuni, inclusi:

    # Bakunyu, rappresentazione di donne con grossi seni. Traduzione letterale inglese: "bursting breasts"(seni che esplodono).
    # BDSM, si focalizza sulla dominazione mediante l'uso di corde, attrezzi, giocattoli sessuali e strumenti elaborati. I tempi includono l'imprigionamento, restrizione e sottomissione ai bisogni sessuali.
    # Breast bondage o tortura del seno, molte volte affiancato al bakunyu.
    # Bukkake, una rappresentazione comune di una donna (o uomo) su cui più maschi eiaculano.
    # coprofilia e urofilia, spesso mostrate in maniera esagerata.
    # Deformità, proporzioni fisiche alterate, parti del corpo multiple o anatomie artificiali.
    # Esibizionismo, spesso in luoghi in cui la polizia non è solita controllare.
    # Expansion play, rappresentazione di penetrazioni con oggetti di dimensioni incompatibili con le proporzioni umane, che causano alterazioni nell'anatomia dei personaggi femminili coinvolti, fino ad espansioni innaturali dei genitali e dell'ano e al coinvolgimento degli organi interni.
    # Fantasy e ambientazioni fantascientifiche, che possono esistere di per sé o essere miscelate ad un'ambientazione contemporanea.
    # Futanari, una rappresentazione di femmine che possiedono genitali maschili, spesso in coesistenza con quelli femminili, ed altrettanto frequentemente esagerati oltre le dimensioni normali. Sebbene si discuta se l'attrazione per questo tipo di opera indichi l'omosessualità del lettore, anche lettori eterosessuali li gradiscono (visto che la maggior parte delle storie sono pur sempre a sfondo saffico). Questo può essere dovuto al fatto che l'eccitazione maschile e l'eiaculazione siano concetti più familiari al pubblico maschile che non i genitali femminili.
    # Guro (dall'inglese grotesque, ma associato anche a gore), si focalizza sul sesso accompagnato da violenza cruda ed esplicita, come mutilazioni e smembramenti. Può coinvolgere anche violenza sessuale. È un mezzo per spingersi ancora di più verso l'estremo, e spesso il dettaglio anatomico risulta particolarmente curato per visualizzare in modo credibile le scene.
    # Incesto, la rottura del tabù delle relazioni interfamiliari.
    # Koonago, in cui donne vengono rimpicciolite e poi sfruttate per atti sessuali.
    # Lattofilia, il feticismo che porta all'allattamento di un partner adulto.
    # Lolicon e Shotacon, include, rispettivamente, ragazze o ragazzi prepuberi o appena puberi. Il genere equivale, come accettato in Giappone, a pornografia infantile.
    # Maiesiofilia, attrazione sessuale per le donne incinte.
    # Nekomimi (ragazze gatto) ed altri personaggi semiantropomorfi che mostrano attributi animali, come orecchie, artigli e code. Generalmente la pelle è completamente visibile e non coperta da pelliccia, a differenza delle opere furry occidentali.
    # Omorashi, in cui una persona trattiene l'urina fino al momento di bagnarsi.
    # Tentacle rape, in cui tentacoli, come sostituti fallico, violentano una donna in modo fluido.
    # Zooerastia, che include fare sesso con un animale.


    . Lo YAOI

    Yaoi è un termine di origine giapponese usato per indicare manga e anime focalizzati su relazioni sessuali omosessuali tra protagonisti maschili, e il cui corrispondente al femminile è Yuri.
    Si distingue dallo shonen-ai perché si focalizza sull'aspetto esplicito dell'atto sessuale, mentre quest'ultimo invece si basa sulla relazione amorosa e viene poco enfatizzata la parte fisica.
    Tratta gli stessi argomenti del genere shotacon, ma varia la fascia d'età dei protagonisti del genere.
    In lingua inglese il termine yaoi viene spesso tradotto col termine di origine euroamericana boyxboy, ma quest'ultimo intensifica l'idea di una storia con tanto sesso e poca trama.

    Origine e significato
    Yaoi indicava in origine una doujinshi la cui trama era focalizzata su una relazione omosessuale tra due personaggi maschili, solitamente bishonen, ma ora questo termine è stato esteso, con uguale significato, anche a manga, anime e molti doujinshi.
    È un termine nato in ambito occidentale come acronimo di YAmanashi, Ochinashi, Iminashi che in giapponese significa "niente climax, niente risvolti, nessun significato", definizione ovviamente coniata dai detrattori del genere, poi adottata come bandiera di sfida dagli appassionati.
    Essendo solitamente più esplicito dello shonen-ai, è a tutti gli effetti un genere consigliato ad un pubblico maturo per quanto al suo interno possiamo trovare una vasta casistica di sotto-generi; questo ha portato alla falsa credenza che l'acronimo significhi YAmete, Oshiri Itai ("fermati, mi fa male il sedere").
    Si tratta di un genere rivolto esclusivamente ad un pubblico femminile, ma apprezzato anche da alcuni maschi omosessuali, molto diffuso sia in oriente e recentemente anche in occidente.
    Al suo interno ci sono numerosi stereotipi, come ad esempio una differenza spesso anche grafica (uno più prestante, altro più femminile) tra colui che è attivo nell'atto sessuale (seme) e colui che è passivo (uke).

    . Lo SHONEN-AI
    Il termine shonen-ai , composto dalle parole giapponesi ragazzo [shounen] e amore [ai], sta ad indicare genericamente una storia d'amore tra due ragazzi, in cui però non ci sia rappresentazione grafica esplicita dell'atto sessuale, o al più dove le scene siano solamente accennate.
    Mentre il genere il genere yaoi si focalizza sull'atto sessuale esplicito, e non velato, lo shonen-ai solitamente tratta le relazioni da punto di vista affettivo.
    Attualmente il termine non viene più usato in Giappone, perché lì è sinonimo di pedofilia, trattando molto spesso relazioni tra ragazzi, e non uomini. Si preferisce usare il termine di origine euroamericana Boys' Love (BL), ovvero "amore tra ragazzi".
    Il corrispondente femminile di shonen-ai è shoujo-ai.

    . Lo SHOTACON (abbrev. Shota)
    Shotacon, abbreviazione di shotaro complex , è un termine giapponese che indica l'attrazione, quasi sempre in senso sessuale oltre che affettivo, nei confronti di ragazzini prepuberi o appena puberi. Spesso è ulteriormente abbreviato in shota.
    Le storie shotacon hanno per protagonisti ragazzini molto giovani, efebici e delicati che si muovono in un mondo popolato solo da coetanei, oppure vivono intense relazioni con uomini più adulti per età ed esperienza.
    Queste storie sono controverse ed in un certo senso potrebbero rientrare in una sottocategoria, perché non tutte le appassionate di amori maschili apprezzano il genere.
    Nelle storie shota non difficilmente si trovano delle figure decisamente infantili che hanno rapporti con ragazzi molto più grandi, o addirittura con adulti.
    La cultura occidentale può risultare incapace di scindere tali situazioni totalmente immaginarie dalla realtà; mentre le autrici e le lettrici giapponesi considerano giustamente il mondo dell'immaginario, specie quello erotico, totalmente slegato dalle situazioni reali.
    Il corrispondente femminile dello shotacon viene chiamato lolicon.


    . Lo YURI

    Yuri, anche conosciuto con la costruzione wasei-eigo (ovvero una costruzione linguistica giapponese, nata dalla fusione dell'inglese con il giapponese appunto e che non è utilizzata nei paesi anglofoni, ma esclusivamente in Giappone) Girls Love, è un termine giapponese che indica comunemente relazioni omosessuali tra donne o ragazze in anime, manga e altri media giapponesi.
    Il genere yuri enfatizza sia la parte sessuale che quella romantica-emotiva delle relazioni tra donne, ma nella cultura occidentale, quest'ultimo aspetto viene scisso e chiamato shoujo-ai.

    Origine e significato
    Il termine yuri letteralmente ha il significato di giglio ed è, esattamente come molti altri nomi di fiori, piuttosto comune come nome personale femminile.
    Nel 1971, Itou Bungaku (editore della rivista Barazoku, una delle prime pubblicazioni rivolte a ragazzi omosessuali), utilizzò i termini "Barazoku" e "Yurizoku" per riferirsi rispettivamente ai ragazzi e alle ragazze omosessuali.
    In seguito, la particella "-zoku" (letteralmente tribù) andò perduta e rimase l'abitudine ad utilizzare il termine "yuri" per riferirsi a tutti quei prodotti che rappresentano amore, desiderio, attrazione fra le donne, così come è spiegato presso il sito Yuricon, che è ritenuto un punto di raccordo fondamentale nella rete per tutto quanto concerne il genere.

    In tale sito, appunto, si legge:

    « Il termine "yuri" può essere utilizzato per descrivere anime e manga (o anche altro, come per esempio fan fiction, film, etc.) che mostrano una forte connessione emotiva, o un amore romantico, o desiderio fisico fra donne. Lo yuri non è un genere definito dal sesso o dall'età degli spettatori, ma dalla *percezione* degli spettatori stessi. Possiamo, se si vuole, differenziare fra "shounen yuri" (scritto da uomini per uomini); "shoujo yuri" (scritto da donne per donne) e ciò che noi di Yuricon chiamiamo "yuri puro" (scritto da lesbiche per lesbiche). Ma tutti questi sottogeneri sono comunque sempre yuri. In definitiva, è yuri ogni storia con donne innamorate di (o che provano attrazione sessuale verso) altre donne. »

    . Lo SHOUJO-AI
    Shoujo-ai è un termine giapponese dotato di un duplice significato. Il primo, quello principale, è solitamente ignorato al di fuori del Giappone.
    Il significato primario ed originale indica l'attrazione, sessuale e non, provata per adolescenti o bambine.
    Si tratta dunque di un termine, solitamente inteso in senso negativo, che si riferisce alla pedofilia indirizzata unicamente verso soggetti femminili. Un termine analogo, sempre giapponese, può essere lolicon. In questo caso shoujo-ai significa "amore per le ragazzine".
    Come significato secondario, shoujo-ai può essere anche inteso come "amore tra ragazze". In questo caso si riferisce ad anime e manga che abbiano come tema principale o secondario relazioni, affettive o sessuali, tra ragazze.
    Il termine, parallelo a shonen-ai, in Giappone è utilizzato unicamente all'interno dell'ambiente delle doujinshi; è utilizzato anche al di fuori del Giappone, cioè in Europa e Stati Uniti, dove tuttavia il significato primario del termine è pressoché sconosciuto, come sinonimo di yuri.
    In Giappone, proprio per i motivi sopra citati si preferisce adoperare quest'ultimo termine, decisamente più corretto, rispetto a shoujo-ai che mantiene connotati negativi.

    . Il LOLICON
    Lolicon è la traslitterazione dal giapponese di una parola macedonia (una parola formata dalla fusione di due parole diverse), lolicom, abbreviazione per "lolita complex" (o complesso della lolita).
    In Giappone, il termine descrive l'attrazione per le giovani ragazze o un individuo che prova tale attrazione.
    Al di fuori del Giappone, il termine è meno comune e spesso viene riferito ad un genere di manga e anime dove sono presenti personaggi femminili dall'aspetto fanciullesco, soprattutto se dipinti in maniera erotica.
    La frase si riferisce ad un libro di Vladimir Nabokov, Lolita, nel quale un uomo di mezza età diviene sessualmente ossessionato da una ragazzina di 12 anni.
    Il termine equivalente per l'attrazione verso giovani maschi invece è shotacon.
    Alcuni critici hanno contestato che questo genere lolicon contribuisca ad incitare alla pedofilia, mentre altri sostengono che non vi sia alcuna prova di ciò, se non addirittura indizi che lasciano presupporre il contrario.
    Alcuni paesi considerano le forme sessualmente esplicite di lolicon come pedopornografia e sono stati vietati in diversi stati del mondo. In Australia, Canada, Nuova Zelanda, Norvegia, Sud Africa e Svezia ne è stato reso illegale il traffico, la distribuzione, la fruizione e il possesso. Le leggi olandesi che riguardano la pornografia, modificate nel 2002, definiscono pedopornografia "immagini realistiche di minori in comportamenti sessualmente espliciti", escludendo i lolicon poiché non sono considerati realistici.
    Tra i paesi in cui la legalità di questo genere di pubblicazione è attualmente oggetto di discussione vi sono il Regno Unito, gli Stati Uniti d'America e lo stesso Giappone.



    . TERMINOLOGIE

    Le terminologie più usate all'interno dei manga/anime di genere yaoi/yuri/hentai.

    Uke
    Uke è un termine utilizzato in anime e manga, soprattutto yuri, yaoi ma spesso anche hentai. Contrapposto a seme, è la contrazione del termine ukeru (accettare) ed indica, in una coppia, il personaggio passivo, non solo a livello fisico sebbene tale fosse in principio la sua origine, ma anche più remissivo da un punto di vista caratteriale.

    Apparenza e Personalità
    Le classiche linee guida permettono di riconoscere un personaggio uke grazie al suo aspetto fisico (più piccolo del seme, più infantile, solitamente distratto, con un volto dai tratti gentili, spesso effeminati - soprattutto nel caso di coppie yaoi), decisamente contrapposto a quello del personaggio seme (più alto, più forte, dai lineamenti più decisi, generalmente più mascolino). Se questa distizione era valida soprattutto in passato, con il trascorrere del tempo ai tratti fisici si sono sommati anche quelli della personalità, tant'è che recentemente si tende a distinguire i personaggi uke da quelli seme basandosi non più soltanto sull'apparenza, ma anche sui comportamenti, stati d'animo, e più in generale tutto ciò che è indice di una personalità più (seme) o meno (uke) forte/predominante.

    Apparenza e Personalità
    Esistono diversi tipi di uke, utilizzati in anime e manga:

    - L'uke più comune è rappresentato da un personaggio giovane, spesso infantile, capriccioso in netta contrapposizione con il seme di turno. Un esempio che rivela in maniera chiara tale stereotipo è rappresentato da Ritsuka, in Loveless.
    - Altro tipo di uke, meno famoso rispetto al primo, è caratterizzato da una costante depressione, o da un atteggiamento perennemente negativo. Solitamente, tali personaggi dimostrano atteggiamenti antisociali e da un costante rifiuto nei confronti dell'umanità. A modo loro, esempi di tali personaggi possono essere visti tanto in Yuki che in Kyo da Fruits Basket.
    - Altro stile di uke, particolarmente popolare, è quello del ribelle. Gli uke ribelli sono spesso più alti della media e anche più maturi rispetto al resto degli stereotipi uke, e solitamente sono anche dotati di un carattere difficile da gestire, ribelle appunto. Tali uke sfuggono anche alle normali regole uke/seme tipiche negli altri esempi già citati, anche perché quando coinvolti in una relazione diventa difficile, per il seme di turno, riuscire a gestire le loro sfuriate, o il loro temperamento. Esempio di tale uke lo si vede spesso nel fandom che ruota intorno alla coppia composta da Shizuru Fujino e Natsuki Kuga, personaggi di Mai-HiME. Sebbene nell'anime della Sunrise tale differenza seme/uke sia praticamente inesistente, il fandom ha finito con lo stravolgere i caratteri delle due ragazze, rendendo Natsuki uke rispetto alla seme Shizuru.
    - In ambito yaoi, chiaro esempio di stile è quello rappresentato da ragazzi effeminati.

    Seme
    Seme è un termine utilizzato in anime e manga, soprattutto yuri, yaoi ma spesso anche hentai. Contrapposto a Uke, è la contrazione del termine semeru (attaccare) ed indica, in una coppia, il personaggio attivo, non solo a livello fisico, ma anche dominante da un punto di vista caratteriale.
    Solitamente, il seme viene quasi sempre riconosciuto per contrapposizione con il personaggio uke, motivo per il quale non esistono dei veri e propri stereotipi seme, mentre è invece possibile elencare i diversi tipi di uke esistenti.

    Caratteristiche dei Seme
    Volendo tracciare le linee guida classiche, di solito il seme viene riconosciuto per via del suo aspetto fisico, contrapposto appunto a quello dell'uke: i seme sono generalmente più alti, più maturi, hanno dei lineamenti più duri e tanto in ambito yaoi, quanto in ambito yuri, sono generalmente più mascolini. Altro elemento che li caratterizza è l'alone di mistero che spesso li accompagna, rendendoli dei personaggi chiaramente intriganti.
    Esattamente come per gli uke, negli ultimi anni si è sviluppata la tendenza a distinguere i seme non più soltanto in base al loro aspetto esteriore, ma anche in base al loro modo di agire e pensare: la personalità, insomma, è diventata un elemento molto importante per definire come seme o uke un determinato personaggio.
    Esempi di seme sono di sicuro Haruka Tenoh da Sailor Moon, in ambito yuri, e Agatsuma Soubi da Loveless in ambito yaoi.

    Neko & Tachi
    In giapponese la parola neko significa letteralmente "gatto", ma prende anche la connotazione di "uke" negli anime/manga yaoi o yuri.
    L'uso di questa parola per indicare la persona "passiva", da adito spesso ad una serie di gag assolutamente divertenti nelle quali lo sprovveduto di turno - ovvero colui che non conosce niente del mondo yaoi/gay e delle sue terminologie -, ritrovandosi di fronte a tale definizione, immagina tutto tranne di dover fare il passivo.
    E' come se qualcuno venisse da voi e vi dicesse "Tu fai la parte del gatto vero?", rimarreste un pò confusi immagino. Ed è quello che accade esattamente negli anime/manga di genere.
    Tachi, invece, è una spada giapponese, che spesso è più curva e leggermente più lunga della katana (che in giapponese significa semplicemente spada). Il termine viene utilizzato in alcuni manga/anime yaoi e yuri per indicare il personaggio seme.

    Edited by Adaralbion - 3/3/2010, 16:56
     
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