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Giocata Numero: 2
Personaggio Asta: Kunimasa Madarame
Roler del personaggio: Adaralbion
Genere: yaoi
Vincitore: Katsuo di Xasar
Offerte che sono state fatte al personaggio d'asta:
- Noccioline + Pagina di diario di Allen
- Bistecca alla fiorentina al naturale + Latte + culo del pg + roler
- giocare una partita con le star del baseball + biglietto x la partita stessa da regalare a chi desidero
- la compagnia del pg + roler
Come già detto la scelta è ricaduta su Katsuo di Xasar perchè la sua offerta è quella che più si accostava alle scelte del mio pg.
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Xasar .
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~Katsuo
Il predestinato Kunimasa era stato invitato a una cena intima da Katsuo che si sarebbe occupato di preparare il pasto. Un ottima bistecca alla fiorentina fumante, e un bel bottiglione di latte caldo di cui lui stesso andava molto goloso.
Katsuo quel giorno aveta apparecchiato per bene la sua cucina. Solo in quel momento considerava una fortuna che i suoi genitori non fossero più a casa sua da tempo, così poteva sbizzarrirsi come meglio poteva per ricevere meglio l'ospite che ora risiedeva nel soggiorno in attesa che la cena fosse servita.
Dopo pochi minuti il ragazzo si affacciò dalla porta di cucina al salotto dove aveva fatto accomodare il giaguaro. Lo affascinava sapere che era qualcuno con cui non avrebbe più avuto a che fare per tutto il resto della sua esistenza. Da quando il battitore d'asta sentenziò la sentenza che loro due avrebbero passato un po' di tempo assieme, fece di tutto per poter accontentare i gusti di Kunimasa. Non l'aveva mai sentito nominare eppure la sole informazioni che riuscì ad acquisire furono quelle che gli stuzzicarno di più la voglia di conoscerlo e di passare del tempo assieme a lui.
Lo scrutò da capo a piedi, una serie di pensieri non troppo delicati gli attraversarono la mente in uno scorrere veloce di immagini cotte e crude. Fece un risolino quasi insolente e poi lo chiamò con voce ora più tranquilla, sembrava quasi subdolo.
-Kunimasa, mi piacerebbe moltissimo sapere come te la cavi nella vita di tutti i giorni, cosa pensano le persone di te, se sanno la sua condizione e se ha molte ammiratrici o ammiratori! Suppongo che ne hai molti e molte! Ehehe... pure io ne ho di tutti i tipi! Vieni può rispondermi mentre ci avviamo a tavola!- blaterò prendendolo per un braccio per accompagnarlo in cucina, dove Katsuo aveva sistemato la bistecca fumante a capotavola, in onore dell'ospite. Il giovane era vestito di tutto punto, con la sua solita aria a teppistello, ma ai fornelli se la cavava davvero bene. Lasciò il braccio dell'ospite e prendendo la grossa bottiglia di latte ne servì una copiosa quantità nel bicchiere. Era tiepido, quanto poteva esserlo appena uscito da una calda mammella.
-Spero sia di tuo gradimento questo latte, e questa bistecca alla fiorentina, ci ho messo tutto l'impegno che potevo nel cucinarla,...- commentò alle sue nobili gesta come se avesse ucciso un drago rosso di ventesimo livello -...mi aspetto che te la mangi tutta altrimenti te la ficco giù per la gola, non hai idea di quanti costino!- continuò con un falso sorriso e un tono di finta cortesia. Il tòcco di carne era alto almeno una ventina di centimetri e pesava ad occhio e croce 5 chili.. -
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Kunimasa
Prese posto a capotavola fissando la bistecca con aria interessata fin quando non fiutò il latte: allora i suoi sensi si misero tutti in moto, le pupille si assottigliarono, lo sguardo si fissò sulla bottiglia e sul liquido tiepido che conteneva.
Latte.
Poteva esistere la dipendenza da...latte?
Ne bevve un lungo sorso esprimendo con gli occhi tutta la soddisfazione felina che lo stava pervadendo in quell'istante, e poi poggiò il bicchiere semi-vuoto sulla tovaglia.
Fissò il ragazzo "Come hai detto che ti chiami?" gli chiese per poi attendere che gli rispondesse "Ecco, bene, Katsuo.." disse, prendendo il tovagliolo per sistemarlo sulle gambe "..non minacciarmi" disse serio, riferendosi al suo "mi aspetto che te la mangi tutta altrimenti te la ficco giù per la gola" mentre lo fissava truce.
Se c'era una cosa che Kunimasa odiava erano le costrizioni, di qualsiasi tipo, e sentirsi costretto a mangiare quella bistecca adesso gli faceva persino passare la fame.
Si lasciò andare contro lo schienale della sedia, sospirando, avrebbe preferito una crostata di nocciole a questo punto.. dannato Allen e le sue voglie! Lo condizionavano anche a chilometri di distanza.
"Comunque.." continuò, stavolta mantenendo un tono più calmo "..no, sono poche le scimmie che sanno del mondo madarui. Non c'è bisogno che lo sappiano, è una cosa che non li riguarda." disse, afferrando nuovamente il bicchiere per svuotarlo del tutto stavolta.
Poggiandolo nuovamente sul tavolo finì quel che stava dicendo "E non ho 'ammiratori', semmai pretendenti. E' una cosa diversa. Molti madarui desiderano accoppiarsi con uno come me, per la prole sai: la mia famiglia è estremamente riproduttiva e questo non si può dire di tutte le famiglie madarui in giro per il mondo. La nostra è una razza a rischio, per questo spesso e volentieri noi che siamo più riproduttivi aiutiamo coloro che lo sono di meno. Altrimenti ci estingueremmo".
Disse tutto con una semplicità disarmante, come se fosse normale "accoppiarsi" come animali per una pura questione riproduttiva e non per il piacere, o per l'amore.
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Xasar .
User deleted
~Katsuo
Lo vide inghiottire il latte in un rapidissimo sorso, come se non bevesse da tempo. Forse il latte gli piaceva più di quanto si aspettasse, non era una cattiva notizia perchè a Katsuo piaceva altrettanto il sapore di quella bevanda. Se ne servì un bel bicchiere anche per sè e riempì nuovamente il bicchiere di Kunimasa mentre si accingeva a rispondergli. Sorseggiò il proprio latte mentre ascoltò quella sua confessione che tanto gli sapeva di una sorta di spiegazione Darwiniana sull'evoluzione delle specie, eppure lo incuriosiva molto quella storia dei Madarui. Finì di bere il proprio latte e poggiò il bicchiere sul tavolo.
-Interessante questa cosa...- riflettè lisciandosi il mento con l'indice e il pollice della mano destra mentre fissò la carne sul piatto di Kunimasa, ancora fumante -.. comunque stavo scherzando, non ti obbligo a mangiarla se non ti va, solo che non volevo ti si freddasse.- continuò in un tonò per nulla interessato a quello che lui stesso stava dicendo, sembrava che non sapesse neanche di cosa stava parlando. Guardò Kunimasa, con i suoi occhi grigi e penetranti gli fece un sorriso che all'apparenza poteva risultare beffardo, ma d'altronde Katsuo non era capace di sorridere per soddisfazione in un modo che fosse un po' meno evidente agli occhi altrui.
-E dimmi, vi accoppiate anche con chi non è della vostra specie?- chiese quasi furbamente senza distogliere lo sguardo da lui. Il sorriso sempre presente. -Quando il battitore ha sentenziato la mia vincita ti ho praticamente promesso il mio didietro se ti avesse fatto comodo... questo vuol dire che puoi utilizzarlo come meglio credi,... asciugamano, muose per il computer, fermacarte... porta spiccioli...- non era certo mister simpatia Katsuo, anzi, il più delle volte le sue battute risultavano scadenti e prive di gusto, il problema è che ne era perfettamente consapevole e cercava ogni volta di migliorarsi, con scarsi risultati.
-So che hai giocato a baseball in un club a scuola, che ruolo avevi? E prerchè non hai continuato quella carriera?- cercò vagamente di cambiare argomento, direzionandosi su qualcosa di un po' meno sessuale anche se nella sua perversione Katsuo si era già fatto un idea mentale di tutto quello di cui poteva essere capace uno come Kunimasa.. -
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Kunimasa
Alzò un sopracciglio fissandolo a metà tra l'incuriosito e il parzialmente infastidito: a che gioco stava giocando quel tipo? E, soprattutto, era cosciente dei rischi ai quali andava incontro a parlargli con quel tono?
Accennò un sorriso, solo un lato della bocca che si alzava appena, creando una piccola fossetta sulla sua guancia sinistra. Sembrava sul punto di rispondere, se non alla sua provocazione, magari alle sue domande, ma dalla bocca non gli uscì alcun suono.
Con uno scatto, un movimento veloce seguito da un perfetto balzo felino, era saltato sul tavolo, tra bottiglie e calici, piatti e suppellettili, senza toccare o far cadere niente, e aveva agguantato Katsuo per una spalla, spingendolo indietro tanto da far inclinare la sua sedia su due gambe, rischiando di farlo cadere ma tenendolo in realtà molto saldamente perchè non caracollasse a terra.
Il viso a pochi centimetri dal suo "Perchè certe insinuazioni...ragazzino..?" chiese in tono profondo, quasi in miagolio tra le parole pronunciate "Speri per caso che ti metta faccia a terra e ti faccia provare cosa vuol dire essere preso, divorato, da uno come me?" sorrise, mostrandogli i canini affilati, mentre un guizzo maculato alle sue spalle sferzava l'aria. La sua coda.
Rise, ma la sua risata somigliava terribilmente ad un roco ruggito divertito "Non ci sperare.." sussurrò, tirandolo verso di sè, facendo sì che la sedia tornasse alla sua posizione originaria, mentre lui scendeva dal tavolo e con tutta la calma del mondo si risistemava i capelli, poi la maglia.
Con la coda dell'occhio lo fulminò, stavolta serio, in piedi sembrava ancora più alto, massiccio, le spalle larghe, possenti "Non scherzare col fuoco, dovresti sapere che è rischioso" asserì, per poi tornare a sedersi, imponendosi una calma che sentiva di non avere più.
Accoppiarsi con una scimmia... blah! E a che pro poi? Niente possibilità di procreare, avere cuccioli, creare una famiglia.. no, non aveva alcun senso per la sua mente e il suo animo madarui...veramente alcun senso.
Prese un altro sorso di latte, poi si decise a inforchettare la bistecca e cominciare a tagliarla: forse era meglio cambiare argomento "Ero un lanciatore e me la cavavo piuttosto bene" cominciò, riallacciandosi alle sue domande sul baseball "Non ho continuato perchè dovevo prendermi cura dei miei fratelli...e devo farlo tutt'ora" tranciò un pezzo di bistecca e lo portò alle labbra, alzando lo sguardo su di lui "La mia famiglia è molto numerosa" aggiunse, per poi far sparire la carne in bocca e masticarla con gusto.. -
Xasar .
User deleted
~Katsuo
Il micione era saltato sul tavolo, afferrato la spalla di Katsuo, inclinato la sua sedia e tentato di impaurirlo con la sua ferocia. Sapeva che quel tipo poteva essere pericoloso, d'altronde era pur sempre un giaguaro, ma nonostante tutte le sue risposte pronunciate quasi in una bitonalità spaventosa, tra mugoli e ruggiti, oltre i suoi canini appuntiti che si affacciavano minacciosi dalla sua bocca, e la coda felina che tagliò l'aria in un movimento rapido e veloce, Katsuo rimase completamente immobile. Il suo volto non diede segni di spavento o sorpresa, il suo animo era calmo, la paura non si era insinuata in lui neanche per un attimo. Quando frequentò i corsi di arti marziali gli insegnarono sopratutto a non avere paura di alcuna situazione, di affrontare ogni cosa con freddezza e distacco.
"Abbia paura e hai già perso. La paura uccide più della spada." gli ripeteva sempre il suo maestro. Essere nervosi o spaventati davanti a un animale inferocito poi, che può fiutare le tue emozioni anche a un chilometro di distanza, era un vero suicidio.
Katsuo era calmo, consapevole, forse anche troppo sicuro di sè, perchè guardando fisso negli occhi Kunimasa gli sfoderò un sorriso dei più beffardi. Un ghigno che parlava da solo, per cui neanche rispose alle sue provocazioni, non ce n'era alcun bisogno.
Aspettò che si allontanasse per sfoderare tutta la sua altezza, sembrare più imponente. Tipico, è proprio da animale cercare di sembrare più grande per incutere paura ad altri animali, ma il giaguaro aveva toppato stavola perchè Katsuo, a differenza di lui, non era per niente un animale. Si limitò a fissarlo con il solito sorriso. Non volle commentare perchè a giudicare dal suo animo, che poteva percepire con un semplice battito di ciglia, Kunimasa doveva essere veramente altero. Per cosa poi? Per delle battute venute male?
"Che tipo suscettibile..." pensò Katsuo sbuffando divertito.
Era tornato ora a sedersi al proprio posto, dopo averlo avvertito di non scherzare con il fuoco. Il problema che era proprio quello che Katsuo amava fare...
Ascoltò le sue risposte, molto poco esaurienti. In realtà a lui di baseball non se ne intendeva per niente, non ne aveva mai praticato, neanche nei giochi online ai quali gioca in continuazione. Quando precisò però di avere una famiglia molto numerosa il volto di Katsuo si illuminò, come preso da una profonda curiosità risvegliata.
-Una famiglia numerosa? Quanti siete all'incirca?- domandò prendendo il proprio bicchiere del latte e tornando a sorseggiarlo come se nulla fosse -e poi dimmi,... c'è qualcosa che ti fa particolarmente paura o che ti preoccupa particolarmente? Che ne so... mostri,.... trappole,... perdere qualcuno a cui tieni...-
La tipica risposta che si sarebbe aspettata da un tipo comune era "io non ho paura di niente". Balle, tutti hanno paura di qualcosa, per quanto ridicola possa essere, c'è sempre qualcosa che a questo mondo ti fa tremare le gambe.. -
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Giocata conclusa per volere e accordo dei due partecipanti. .
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Giocata N.2, GEN. yaoi, PG asta: Kunimasa MadarameKunimasa di Adaralbion X Katsuo di Xasar |
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