Giocata N° 7 GEN. Yaoi, Pg asta: Imriel Van Aalten

Pg messo all'asta di Lle X Doireann Nakazawa di Simdaka

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    And then my eyes
    got used to the darkness

    Group
    Member
    Posts
    6,995
    Bidobbidi
    +175
    Location
    Palazzo di Marius de Romanus

    Status
    Dead
    image
    Giocata Numero: 7
    Personaggio Asta: Imriel Van Aalten
    Roler del personaggio: Lle
    Genere: Yaoi
    Vincitore: Doireann Nakazawa di Simdaka

    Offerte che sono state fatte al personaggio d'asta:

    Adam di Xasar ha offerto
    Al mio pg: una villa, un'arma unica nel suo genere, un robot per le pulizie
    A me come roler: Adam (o un altro suo pg) per un crossover o una ff su Nicholas x Imriel

    Utente Adaralbion ha offerto
    Al mio pg: le informazioni che Deer, un ex amante di Nicholas, conosce su quest'ultimo.
    A me come roler: una ff su Nicholas ambientata nel suo "periodo istituto"

    Utente Simdaka ha offerto
    A me come roler: un cammeo nella role Nicholas x Imriel con un suo personaggio a mia scelta.
    Offerta vincitrice ed ho scelto come suo pg Doireann Nakazawa


    * * * *


    La giocata avrà valore effettivo di cammeo all'interno della role Nicholas x Imriel.

    Come stabilito dal regolamento, avrà fine alla conclusione dei 5 post a testa dei 3 partecipanti.

    Continua da "Autostrada A23 per Kenta"



    Autogrill "Magnolia"

    Un piccolo autogrill lungo l'autostrada A23 per Kenta.
    Comprende tre pompe di benzina, un negozietto di alimentari, un fast food ed i bagni.

     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    4,047
    Bidobbidi
    +278

    Status
    Dead
    DOIREANN - Post #1

    image
    Doireann non era religiosa e la sua fede era rivolta a qualcosa di vago e indefinito che non aveva nome. Peccato, perché in quel momento avrebbe voluto bestemmiare. Non era la prima volta che cadeva in quell'errore, ma d'altronde il viaggiare senza meta aveva un suo fascino; solo che anche stavolta chiedere un passaggio ad un camionista in direzione "dove vai tu" l'aveva condotta esattamente dalla parte opposta rispetto al percorso che aveva immaginato di fare, e per di più in mezzo al niente. Non potendo portarla con sé fino alla fabbrica alla quale era diretto, il camionista l'aveva scaricata nell'ultimo punto di ristoro prima della meta, e adesso eccola lì.

    Quello che la irritava non era tanto il fatto di dover tornare indietro, perché il tempo non era un suo problema; non la disturbava neanche di trovarsi in un modesto autogrill privo di ogni attrattiva incastrato nella gobba di un'interminabile autostrada... Quello che la irritava era la totale assenza, nel menu, di qualcosa di vegetariano, se si escludevano le patatine fritte.

    «Ma è sicuro di non avere neanche qualche foglia d'insalata? Dei germogli di soia? Del cavolo nero?», stava dicendo in quel momento al commesso dietro al bancone, che per l'ennesima volta scosse il capo; «e che mi dice della lattuga dentro i sandwich?», indagò Doireann, ma il sospiro dell'uomo la indusse a rassegnarsi: «va bene, va bene. Mi dia le patatine». Finalmente la ragazza si sedette su uno degli sgabelli di fronte al bancone, e anche le rughe esasperate sulla fronte del commesso sembrarono rimettersi comode.

    Era una di quelle notti in cui, per quanto ti sforzi, giri sempre in tondo e non ottieni nulla dal mondo. Una di quelle notti in cui non puoi far altro che sederti e mangiare qualcosa, osservare passivamente fuori dalla finestra e riflettere, ed era esattamente ciò che Doireann intendeva fare. Non era spiacevole, comunque.

    Nel fast food c'erano solo cinque o sei persone, contando il personale e Doireann, e l'unico suono che si sentiva era il ronzio di un vecchio frigorifero che quasi sovrastava la musica tenuta bassa della radio.
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    And then my eyes
    got used to the darkness

    Group
    Member
    Posts
    6,995
    Bidobbidi
    +175
    Location
    Palazzo di Marius de Romanus

    Status
    Dead
    image
    POST # 1

    Era abbastanza scontato che in un fast food come quello non avrebbe trovato niente di salutare da mangiare.
    Una cosa che lo infastidiva non poco visto che era sempre attento alla linea quanto alla salute, forse fin troppo pignolo a riguardo.
    Comunque non smise di sperarci finchè non andò davanti al bancone per sbirciare il pannello dietro il commesso, quello recante il menù completo, abbastanza grande da poterci leggere anche gli ingredienti.
    Ma bene! Come aveva fatto ad illudersi?
    Signori? Che desiderate?
    Lanciò un'occhiata a Nicholas, per poi decidere di parlare per primo.
    Immagino le risulterà strano se le chiedo una porzione d'insalata condita con un filo d'olio, vero?
    Gli bastò guardare il viso di lui per capire che aveva fatto centro.
    Già.. bè.. avete qualcosa di vegetariano oltre alle patatine fritte? Qualsiasi cosa? Dei pomodori, zucchine, va bene anche del cavolo nero..
    A quella parola il commesso sbuffò decisamente infastidito.
    Oh ma cosa avete tutti stasera?!
    .. Come scusi? gli venne spontaneo fissarlo a metà tra l'interrogativo e il nervoso.
    Già aveva passato diverse ore a congelare su una moto, il culo ormai a forma del sellino.. e se ora beccava pure un commesso maleducato..
    Ma l'altro si affrettò ad alzare le mani in segno di resa no niente, mi scusi, solo che anche la signorina affianco a lei mi ha fatto praticamente le stesse domande. No, non abbiamo piatti vegetariani qui, è un fast food del resto, serviamo per lo più panini e hot dog!
    Solo a quel punto notò davvero la ragazza vicino a lui, seduta sullo sgabello vicino con un piatto di patatine fritte davanti a sè.
    Gli venne da ridacchiare comprensivo, per poi alzare lo sguardo dalle patatine a lei quindi ti sei dovuta accontentare anche tu, eh?, le si rivolse gentile ma dandole del "tu" vista la giovane età, probabilmente sulla ventina.
    Tornò a guardare il commesso ok, dammi lo stesso.. insieme ad una bottiglia d'acqua minerale.
    L'altro fece un cenno d'assenso e passò a servire Nicholas, mentre lui prendeva posto sullo sgabello libero al fianco della ragazza.

    Edited by Lle - 15/2/2011, 23:10
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    .we are all made of stars.

    Group
    Administrator
    Posts
    18,139
    Bidobbidi
    +659
    Location
    >> firefly <<

    Status
    Ghost


    Nicholas - Post #1

    Alla radio stavano passando un bel pezzo, anche se Nicholas poteva sentirlo a malapena, coperto dal ronzio incessante del frigorifero mezzo scassato che aveva alla sua destra, vicino alla porta dalla quale lui ed Imriel erano appena entrati.
    Lo guardò per qualche istante, sfregandosi le mani indolenzite: era passato molto tempo da quando aveva guidato la sua moto per così a lungo.
    Si girò, osservando Imriel che a sua volta si sfregava le cosce ghiacciate dal freddo, e poi partiva con il suo solito passo rigido ed impostato da anni di servizio, verso il bancone.
    Lo seguì in silenzio, guardandosi in giro per osservare il posto: niente di eccezionale, ma pur sempre riscaldato.
    "Prima di ripartire sarà meglio fare benzina" disse, appoggiando entrambe le mani sul bancone, mentre Imriel ignorandolo intavolava una conversazione col commesso sull'insalata.
    Sorrise e scosse la testa: pretendere di trovare "roba verde" che non fosse muffa in un luogo del genere, gli faceva capire quanto diamine quell'uomo fosse troppo, dannatamente, viziato.
    Oh bhè, non che gli dispiacesse, assurdamente "essere viziato" era uno dei suoi pregi...
    "E lei che cosa prende?" la voce del commesso lo fece destare dai suoi pensieri, volse lo sguardo verso di lui, poi sul menù alle sue spalle "Vediamo.." mormorò tra sè, scorrendo la lista velocemente "...un hamburger farcito con tutto e una mezza pinta di birra" sentenziò qualche secondo dopo, tornando a guardare l'uomo "Oh, strano, pensavo mi avrebbe chiesto champagne e caviale" ridacchiò l'uomo, facendo ridacchiare anche lui mentre girava la testa, osservando Imriel che si sedeva vicino ad una ragazza.
    Strano come la natura si rispecchiasse perfettamente anche tra gli esseri umani: gli erbivori facevano branco nei verdeggianti pascoli come nei piccoli autogrill delle autostrada, mentre i carnivori.. i carnivori pasteggiavano con quegli stessi erbivori, ma da soli, senza dividere niente con nessuno.
    "Ecco qua" l'uomo gli mise davanti l'hamburger, la mezza pinta e anche l'ordine di Imriel. Nicholas ringraziò e si sedette a sua volta, sporgendosi per osservare la ragazza che aveva attirato l'attenzione del suo uomo "Salve" alzò una mano in cenno di saluto e addentò il proprio panino.

    Edited by Adaralbion - 17/2/2011, 15:46
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    4,047
    Bidobbidi
    +278

    Status
    Dead
    DOIREANN - Post #2

    image
    «Non sono poi tanto male», rispose la ragazza con un sorriso, il suo modo per scusarsi con il commesso per il fastidio che gli aveva procurato. Con una patatina sospesa a metà strada tra il piatto e la bocca, Doireann osservò l'uomo che gli si era seduto vicino. Era alto e sottile, con occhi sottili e capelli sottili; quella bizzarra combinazione catturò subito la sua curiosità, e continuando a guardarlo con evidente interesse notò che il colore delle sue iridi si avvicinava al rosso, e che persino la sua pelle appariva sottile. Notò altre cose, ma non seppe definirle. Quindi addentò la patatina che fino a quel momento era rimasta in attesa e spostò lo sguardo sull'altro uomo.

    Quello che ha ordinato non è affatto sottile, constatò, mentre rispondeva al suo saluto.

    Ma anche lui era di bell'aspetto, proprio come il compagno, e anche in lui Doireann notò qualcosa che non sapeva interpretare. Una cosa evidente, invece, era il giubbotto di pelle. Motociclista, probabilmente.

    Ma l'altro no... Eppure sono insieme.

    Quando la ragazza si immaginò il biondo alla guida di una moto di grossa cilindrata e il tipo sottile dietro di lui, quel che dall'incerta definizione assunse dei connotati precisi. Decise che era curiosa di verificare.

    «Sai che hai dei begl'occhi?», disse quindi al tipo sottile, con un tono casuale e un sorriso un po' meno casuale, prima di infilarsi un'altra patatina in bocca. Non voleva essere provocante, ma sfacciata, quello si.
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    And then my eyes
    got used to the darkness

    Group
    Member
    Posts
    6,995
    Bidobbidi
    +175
    Location
    Palazzo di Marius de Romanus

    Status
    Dead
    image
    POST #2

    «Sai che hai dei begl'occhi?»
    E alla sua frase si ritrovò a spalancare proprio "quei bei occhi", per qualche frazione di secondo incapace di reagire, stupito, confuso.
    Davvero così tanto tempo passato dall'ultima volta che si era concesso più di cinque secondi con una donna, il tempo equivalente a lasciar Joscelin da Anna, la sua babysitter, e a salutarla con il solito "grazie!" perchè trovava sempre il tempo di occuparsi di lui.
    Così tanto che si era dimenticato come le ragazze fossero capaci di notare piccole ma grandi qualità in ogni persona, per poi rivelarle al diretto interessato con una semplicità disarmante.
    Niente a che vedere con "che bel culo che hai" o "che bella bocca, sembra giusto della mia dimensione!", tutti "complimenti" che nel suo mondo erano la norma, che tutto sommato andavano bene così, ma che in un certo senso sfumavano terribilmente contro quella precisa attenzione, quella frase detta casualmente da una ragazza casuale, sconosciuta, in un autogrill qualsiasi sull'autostrada per Kenta.
    Gli venne istintivo girarsi verso Nicholas, guardarlo, cercare forse in lui quella risposta che non sapeva dare da solo.
    Ma poi tornò a voltarsi per puntare le iridi rossastre in quelle delle ragazza, i suoi occhi al contrario di un verde scuro, appena sbiadito.
    Grazie.. mormorò poi, leggermente imbarazzato.
    No, davvero davvero troppo tempo per sapere cosa rispondere ad un complimento femminile di quel genere, oltre appunto che con il grazie.
    Per nascondere il lieve rossore sulle guance, davvero piuttosto insolito per lui in altre situazioni, prese la forchetta e infilzò una patatina decisamente unta.
    La portò davanti agli occhi, la fissò decisamente schifato, poi si decise ad aprire la bocca e a masticarla: no, no, non la trovava per niente buona, ma del resto i suoi erano gusti di un certo tipo.
    Per di più vedere quella ragazza mangiarle con le mani gli fece venir su quasi un senso di nausea.
    Non conosceva l'uso della forchetta?
    Non che dall'altra parte andasse meglio: anche Nicholas stava mangiando il suo hambuger tenendolo con le mani e le salsine stavano colando un pò ogni dove, compreso fra le sue dita.
    Gli sembrava quasi di essere finito in una taverna di scappati di casa piuttosto che in un autogrill.
    Sospirò, poi si decise a mangiare altre patatine, la fame riusciva questa volta a vincere sulle sue buone abitudini alimentari.
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    .we are all made of stars.

    Group
    Administrator
    Posts
    18,139
    Bidobbidi
    +659
    Location
    >> firefly <<

    Status
    Ghost
    Nicholas - Post #2

    Rivolse a Imriel uno sguardo tra lo stupito e il divertito quando lui si voltò a guardarlo, dopo il complimento della ragazza, poi lo osservò attentamente arrossire, masticando con calma il proprio panino.
    Ahh però... dunque non erano solo gli uomini a provarci spudoratamente con Imriel, anche le donne mostravano interesse in lui.
    Lasciò scorrere lo sguardo sulla sua schiena perfettamente dritta data la postura rigida alla quale era abituato, poi sulle cosce, che pur essendo allenate ed atletiche, avevano un'eleganza e una delicatezza (lui la conosceva) unica al mondo, poi tornò a fissargli le guance arrossate e le ciglia socchiuse sugli occhi che, alla fine dei conti, tutti finivano per notare.

    Bhè, lui stesso la prima volta era rimasto totalmente folgorato da quelle iridi così particolari, magnetiche, e ad Imriel l'aveva totalmente riempito di complimenti a riguardo.. che aveva dunque da arrossire così?
    Forse non si aspettava più d'essere notato da una ragazza?
    Interessante...
    Ingoiò il boccone pulendo le mani con un fazzolettino, poi si concesse un bel sorso di birra dalla mezza pinta ordinata ed infine si sporse sul bancone, poggiandoci entrambi i gomiti incrociati per guardare la ragazza con un sorrisino dipinto sulle labbra "E qual vento ti porta sulla A23, ragazzina?" non aveva assolutamente idea di quanti anni avesse, 16? 20? Difficile dirlo, ma era piccoletta, bassa statura, corporatura mingherlina, tutto il necessario per essere catalogata come "ragazzina" e non come "ragazza". Non aveva pronunciato comunque la frase in tono dispregiativo, anzi, i suoi modi erano molto amichevoli e rilassati.
    Spostò un attimo lo sguardo sul Imriel, poi tornò a guardare lei "A parte far arrossire ignari viandanti.." ridacchiò, spostando una gamba per intercettare il ginocchio di Imriel col proprio, di proposito "..che potrebbe essere anche considerata un'occupazione abbastanza rischiosa.." sorrise di nuovo, e poggiando il mento su una mano attese la reazione di entrambi.

    Edited by Adaralbion - 17/2/2011, 15:46
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    4,047
    Bidobbidi
    +278

    Status
    Dead
    DOIREANN - Post #3

    image
    Doireann registrò il rossore sulle guance del tipo sottile come una reazione bizzarra... Per un etero.

    Quindi ho fatto centro, pensò, e di colpo provò simpatia per quello sconosciuto. Non aveva mai conosciuto un ragazzo gay, prima d'allora, ma provava un'intima empatia per il genere, e una particolare curiosità per il soggetto in questione. Ma la ragazza non fece in tempo a rallegrarsi alla prospettiva di farci amicizia, che la voce del biondo le ghiacciò ogni entusiasmo.

    Se fosse un lupo, quello sarebbe stato un ringhio, si trovò a pensare quando lui ebbe pronunciato l'ultima frase, e prese questa evidenza molto seriamente. Se qualche dubbio era rimasto in lei sulla natura del rapporto tra i due uomini, le parole del biondo non lasciavano spazio ad equivoci, così come i suoi gesti.

    Per rispondergli, Doireann abbandonò persino la patatina che già si stava portando alla bocca quando lui l'aveva interpellata, e girò sullo sgabello quel tanto che le serviva per rivolgersi a lui senza dover voltare solo il capo. Voleva essere sicura che il biondo capisse che aveva tutta la sua attenzione.

    «Lo stesso vento che porta le foglie ad essere sparse per il mondo», rispose senza doverci pensare. Quella su quale vento la portasse era forse la domanda più rivolta a Doireann, e quella sua frase di risposta era una formula collaudata che le dava sempre una certa soddisfazione. «Non era la mia meta, ci sono finita per errore», continuò, e pronunciò quest'ultima frase in un tono come di scusa, sottolineato dall'inclinazione del capo che suggeriva di leggere tra le righe; sarebbe stato l'unico commento che avrebbe fatto in risposta alle osservazioni del biondo, quindi abbandonò il terreno rischioso dei sottintesi e concluse in modo più pratico: «speravo di avvicinarmi a Koriyama, ma sembra che sarò bloccata qui fino al prossimo passaggio che riuscirò a ottenere». Lanciare l'amo era sempre più conveniente che non farlo, anche se Doireann era consapevole che in quel caso era improbabile che avrebbe pescato qualcosa.
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    And then my eyes
    got used to the darkness

    Group
    Member
    Posts
    6,995
    Bidobbidi
    +175
    Location
    Palazzo di Marius de Romanus

    Status
    Dead
    image
    #POST 3

    "A parte far arrossire ignari viandanti.."
    Sobbalzò sullo sgabello, per poi girarsi di scatto verso Nicholas e fulminarlo con gli occhi, irritato, mentre lui invece proseguiva, concludeva il suo discorso con non-chalance e il suo solito sorriso furbetto, probabilmente curioso di vedere non tanto la reazione della ragazza quanto la sua.
    Si limitò a scuotere la testa, rassegnato: era inutile prendersela davvero con lui, non per una frase di quel tipo.
    Si girò al contrario verso la ragazzina, tutto sommato abbastanza interessato per sentirne la risposta.
    "Lo stesso vento che porta le foglie ad essere sparse per il mondo".
    Strano come i suoi occhi, sereni e tranquilli, fossero diventati anche fieri nel dirlo.
    E strano anche come trovasse un non so che "di famigliare" in lei, qualcosa di..
    Manno, improbabile.
    Come poteva davvero vedere in una ragazza così giovane e dal modo di fare così diverso dal suo, qualcosa di se stesso?
    Forse era il suo sguardo, quell'orgoglio di seguire il "vento", il destino, ma non lasciandosi trascinare dalla malinconia?
    La totale mancanza di appigli, perchè se viaggiava da sola probabilmente non poteva sul serio contare su nessuno?
    Oppure ancora, il coraggio di affrontare qualsiasi cosa senza provare paura? No, quello no.. O almeno, per lui era stato tanto tempo prima. Prima di Joscelin, quando ancora la propria vita era stata sua e basta, quando non c'era niente a trattenerlo su quel mondo, quando nulla sembrava più aver senso dopo Helbert.
    Già, ci arrivava in quell'attimo, in un flash: quella ragazza gli ricordava il se stesso di molti anni prima, l'adolescente che era stato a sedici, diciasette anni.
    Indomito, un piccolo ribelle in cerca di libertà, convinto delle proprie idee, orgoglioso, smanioso di incontri, di posti, di sensazioni, non spaventato neppure dalla morte.
    Che esperienze, che storie avevano portato lei a quel punto?
    "Non era la mia meta, ci sono finita per errore. Speravo di avvicinarmi a Koriyama, ma sembra che sarò bloccata qui fino al prossimo passaggio che riuscirò a ottenere".
    Così l'autostop era il suo modo di viaggiare. Un classico, anche quello, fatto innumerevoli volte anche lui in passato.
    Ora come ora non avrebbe mai rinunciato alla sua jeppona per salire sull'auto (in genere lercia) di sconosciuti.
    Un passaggio eh.. si ritrovò a mugugnare fra sè, appoggiando le braccia sul bancone, fissandola ma senza vederla realmente, pensieroso.
    Poi si destò con calma, guardandola ora con attenzione, alzando una mano e puntando un pollice in direzione di Nicholas noi siamo in moto.. esclamò, il che sottointendeva un "non c'è spazio per tre, anche volessimo.."
    Poi si girò verso Nicholas bè.. se lui vuole.. tornò a guardare la ragazza e la tua meta non è troppo lontana, perchè non so bene dove sia questa "Koriyama".. può darti magari uno strappo? e mise su un sorrisino appena appena malizioso.
    In realtà gli scocciava l'eventualità di essere lasciato in quel triste autogrill, con un menù a base di carne. Ma erano due i motivi ad averlo spinto a fare una simile proposta.
    Il primo: una piccola provocazione a Nicholas. Avrebbe davvero accettato di mollarlo lì per un'ora o magari di più, il tutto per fare un favore ad una ragazza? Quale era la sua condotta, il suo stile? Favorire una donna con bisogno d'un passaggio o il suo ragazzo?
    E secondo: anni prima, dopo quell'avvenimento.., quell'episodio che era stato il fulcro della sua pazzia, qualcosa che non aveva mai trovato il coraggio di rivelare nemmeno a Nicholas.. aveva giurato a sè stesso con tutte le forze che si sarebbe sempre prodigato per qualsiasi donna in futuro avesse avuto bisogno del suo aiuto.
    Quello poteva essere un caso: certo, lei non era così disperata da costringerlo a fare qualcosa di eclatante, però il minimo che poteva fare era proporre al conducente della moto (in questo caso appunto Nicholas) di accompagnarla più vicino a Koriyama.

    Edited by Lle - 16/2/2011, 20:05
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    .we are all made of stars.

    Group
    Administrator
    Posts
    18,139
    Bidobbidi
    +659
    Location
    >> firefly <<

    Status
    Ghost
    Nicholas - Post #3

    Gli venne da ridere ma si trattenne.
    Lo stesso vento che porta le foglie ad essere sparse per il mondo eh?
    Stronzate.
    Nicholas sapeva che c'erano solo due motivi che potevano spingere una persona a vagare in autostop, di notte: la necessità di scappare da qualcosa, o qualcuno; il desiderio di trovare qualcosa, o qualcuno.
    Niente foglie, niente venti, movimenti "casuali" dettati dal "destino"... tzè.
    Scosse la testa, tornando a fissare la metà del panino che aveva mangiato con gusto, poi rialzò la testa quando fu Imriel a tirarlo in ballo con quella sua quantomai assurda e al contempo curiosa proposta.
    Non si era nemmeno girato mentre pronunciava quelle parole, così Nicholas si limitò a fissargli la nuca, intravedendo oltre le sue spalle anche il volto della ragazza.
    Che diamine era, una specie di "test"? Voleva vedere se l'avrebbe mollato lì per aiutare una sconosciuta? L'olio del fritto gli aveva dato al cervello?

    Sorrise, sporgendosi di nuovo, andando anche in avanti per raggiungere il fianco di Imriel con una mano, avvolgerlo piano, stringerlo "Mi dispiace.." sorrise alla ragazza, poi chinò il volto verso quello di Imriel "..ma lo sai che non ho tempo.." ed era vero: doveva tornare a casa prima possibile, e si erano fermati fin troppe volte e per troppo a lungo, non poteva assolutamente chiedergli una cosa del genere.
    Sospirò "Ma se vuoi.." continuò tornando a guardare la ragazza "..posso assicurarmi che uno di questi gentili signori.." e volse lo sguardo alla sala "..ti accompagni nella direzione giusta stavolta" disse, senza sapere nemmeno lui perchè sentiva il bisogno di prodigarsi per lei.
    Era stato qualcosa nello sguardo di Imriel forse, o nel tono della sua voce, nel lieve scatto nervoso (impercettibile se non lo avesse sentito contro il ginocchio) che aveva avuto il suo intero corpo mentre parlava... ma aveva l'impressione, assurda, che non avesse detto quella cosa solo per metterlo in difficoltà, vedere se e come avrebbe scelto, ma anche per qualche altro motivo...

    Edited by Adaralbion - 17/2/2011, 15:47
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    4,047
    Bidobbidi
    +278

    Status
    Dead
    DOIREANN - Post #4

    image
    Uh-oh, qui non si parla di me, realizzò Doireann. Tutto quanto nelle parole, nel tono, persino nell'atteggiamento del corpo dei due uomini rendeva chiaro che le motivazioni alla base dell'inattesa, stravagante proposta del tipo sottile non avevano nulla a che fare con lei. D'altronde la reazione più plausibile all'input che aveva dato loro sarebbe stata ignorarlo. Nessuno avrebbe mai nemmeno pensato di scomodarsi e scomodare il proprio partner per aiutare una perfetta sconosciuta senza avere un secondo fine... Doireann aveva imparato molto in quei mesi, e una lezione fondamentale era "non si fa niente per niente". Aveva imparato anche ad osservare la gente, e quello che vedeva in quella conversazione la riguardava appena.

    «Siete molto gentili, ma sono certa di potermela cavare», rispose quindi, con un sorriso incerto. Essendole sconosciuti i reali motivi dietro all'offerta del tipo sottile e alla condiscendenza del biondo, non sapeva in quale misura avrebbe potuto offenderli rifiutando il loro aiuto. «Vi ho già disturbati abbastanza durante la vostra cena», aggiunse, cautamente. Tuttavia non cambiò nulla, della propria postura, che potesse dare l'impressione che si stesse congedando; era troppo curiosa nei confronti di quella coppia, per poter distogliere la propria attenzione.
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    And then my eyes
    got used to the darkness

    Group
    Member
    Posts
    6,995
    Bidobbidi
    +175
    Location
    Palazzo di Marius de Romanus

    Status
    Dead
    image
    POST #4

    Quando Nicholas passò la mano intorno al suo fianco, i muscoli dell'addome gli si rilassarono, facendogli così scoprire quanto teso era stato fino a quel momento, prima di sentire il suo rifiuto.
    Per qualche secondo aveva temuto davvero lui potesse accettare, anche solo per la legittima curiosità di capire perchè mai avesse proposto qualcosa di simile, per una ragazza certo, ma comunque sconosciuta ed estranea.
    Sapeva perfettamente quanta fretta Nicholas avesse di ritornare a casa, ma allo stesso tempo si era sentito in dovere di fare qualcosa per lei, anche solo preoccuparsi. Era così giovane.. se le succedeva qualcosa?
    L'idea di Nicholas quindi gli era sembrata decisamente buona, così aveva fatto per aprire bocca, dire "si, perchè no.. prova a cercare qualcuno disponibile..", ma la frase gli si era fermata in gola, dopo il suo "siete molto gentili, ma sono certa di potermela cavare".
    Chiuse lentamente le labbra, per poi stirarle in un sorriso divertito: già, quella ragazza gli assomigliava molto e quindi riusciva a capirla.
    Era decisamente orgogliosa per lasciarsi aiutare così facilmente. Rispettava quella fierezza nel suo animo.
    Annuì, comprensivo, non aggiungendo più nient'altro sull'argomento.
    "Vi ho già disturbati abbastanza durante la vostra cena" aggiunse poi lei mentre lui si concedeva un sorso dalla propria bottiglietta.
    La riappoggiò sul bancone, aperta.
    Scosse leggermente la testa no, figurati, nessun problema.. mormorò, per poi allungarle una mano e sorridere, questa volta gentile non mi sono ancora presentato comunque. Mi chiamo Imriel.
    Non disse nè il suo cognome, nè tantomeno il suo titolo. In quel momento non importava: c'era lui, c'era Nicholas e quella ragazza.. in quell'autogrill, sperduto nell'autostrada. Non eserciti, non plotoni, non medaglie.
    Ed era sicuro, Nicholas in quel momento stava scoprendo qualcosa di lui che non gli aveva mai dato modo di vedere: la gentilezza, il rispetto, la cordialità sincera con cui era solito approcciarsi alle donne (quelle poche volte che ci trattava).
    Così diverso dal solito "Imriel Van Aalten", altero e rigido nei confronti di qualsiasi uomo.
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    .we are all made of stars.

    Group
    Administrator
    Posts
    18,139
    Bidobbidi
    +659
    Location
    >> firefly <<

    Status
    Ghost
    Nicholas - Post #4

    Mosse piano le dita, lentamente, sul fianco di Imriel: un gesto intimo ma non invasivo, non un segnale, nè un messaggio nascosto in quella che era una semplice, dolce carezza.
    Poi sorrise alla ragazza mentre parlava, annuendo alle sue parole, perchè effettivamente se non voleva aiuto, nessuno l'avrebbe costretta ad accettarlo, figurarsi lui che aveva ben altro a cui pensare.
    Riconosceva il rischio per una come lei, giovane e per di più donna, nel girovagare così per il paese facendo l'autostop, ma se era una sua personale scelta allora, non se ne sarebbe di certo occupato: non se questo voleva dire lasciare Imriel da solo, allontanarsi da lui per il bene di una sconosciuta qualsiasi.
    Non era nella sua indole abbandonare le cose che riteneva preziose, o, in quel caso, importanti, ed erano ben poche dato che non si era mai attaccato a niente da molto, moltissimo tempo. Ora per lui esistevano solo Imriel e Joscelin, il resto aveva un'importanza relativa alla felicità dei due. Fine. Non riusciva ad avere altro tipo di sentimento per la cosa.
    Ritirò la mano dal fianco di Imriel, concedendosi di farli anche una veloce carezza sulla schiena, per tornare ad appoggiarla sul braccio che ancora teneva piegato sul bancone, e l'ascoltò presentarsi "Nicholas" aggiunse alzando una mano per identificarsi con quel nome, e poi tornò ad occuparsi del proprio panino che aveva lasciato a metà, rimanendo comunque attento alla conversazione, soprattutto all'atteggiamento di Imri che, sinceramente, era alquanto bizzarro.
    Non l'aveva mai visto così.. gentile?.. tranquillo?.. con qualcuno che non fosse suo figlio.
    Era educato sì, non un cafone, ma si comportava un pò da Sergente Maggiore con chiunque, persino con lui.. era strano vederlo quasi "normale" in quel modo, come se fosse un'altra persona rimanendo comunque sempre lui.
    Molto curioso.
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    4,047
    Bidobbidi
    +278

    Status
    Dead
    DOIREANN - Post #5

    image
    Intanto la canzone alla radio era finita, incalzata da un'altra, che a sua volta gareggiava con il ronzio del frigorifero.


    «Doireann», disse la ragazza, quasi sorpresa che il tipo sottile avesse sentito l'esigenza di presentarsi. Questo fece aumentare la simpatia che Doireann già provava per lui, e la indusse ad aggiungere: «voi dove andate? Lontano, senz'altro», di nuovo giocando con i sottintesi.
    Pensava a quanto perfetta era apparsa la mano del biondo sul fianco di Imriel, a quanto legittimo era suonato il seppur velato avvertimento di Nicholas, a quanto significativo era sembrato lo sguardo rivolto a quest'ultimo da quello che era senza possibilità d'errore il suo uomo. Forse per i due ragazzi quelle erano piccole cose, ovvie componenti di un rapporto quotidiano, ma la ragazza che ne era testimone non poté fare a meno di provare quell'emozione pungente che ti fa sentire insieme fortunata e sola: fortunata come la foglia che il vento ha staccato, donandole così la possibilità di viaggiare e scoprire il mondo senza vincoli; sola come quella stessa foglia, separata dalle proprie compagne e quindi dalla possibilità di condividere quel viaggio. Doireann provava quindi una sorta di sollievo per non avere qualcuno che la rivendicasse come sua, come Nicholas faceva con Imriel, ma allo stesso tempo invidiava quel calore che così sobriamente l'uno donava all'altro.
    Si, le piaceva immaginare che i due sarebbero andati lontano, come lontano sarebbe andata lei. In qualunque modo Nicholas ed Imriel si fossero congedati, Doireann era loro grata per averle donato quell'emozione, quel genere di emozione che nel bene o nel male la facevano sentire viva ogni giorno, e la sua ultima frase era l'implicito augurio che dava loro in cambio.
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    And then my eyes
    got used to the darkness

    Group
    Member
    Posts
    6,995
    Bidobbidi
    +175
    Location
    Palazzo di Marius de Romanus

    Status
    Dead
    image
    POST #5

    Avrebbe potuto risponderle che all'effettivo nemmeno lui sapeva dove stavano andando.
    Quella sera si era limitato ad uscire dal lavoro, andare dritto da Nicholas, parlare con lui e capire che la sua meta apparteneva ad una sua vita precedente, lontana, famigliare in cui non si sarebbe mai sentito di entrare se lui non l'avesse pregato di accompagnarlo.
    Così velocemente si era preparato ed erano partiti, Nicholas a guidare la moto con così grande velocità da fargliela avvertire sotto il culo la sua fretta. E anche lì, in quell'autogrill, lui gliel'aveva ribadito di non poter perdere ulteriore tempo.
    Ma altro non sapeva: nè il nome del posto, nè la sua ubicazione, nè tantomeno cosa ci avrebbe trovato di preciso. Sperava solo di non aver fatto una mossa sbagliata a seguirlo senza grandi informazioni.
    Era stato.. come dire.. quasi costretto dal suo sguardo a dire di sì: dentro ai suoi occhi aveva letto per la prima volta il "bisogno" e a quello non era stato capace di negarsi.

    Dopo un panino in meno (quello di Nicholas) e un piatto di patatine mezzo avanzato (il suo) che proprio non ne voleva sapere di finire, erano entrambi pronti a riprendere la loro strada.
    Lasciò a Nicholas il compito di rispondere alla domanda di Doireann che nel frattempo sembrava aver capito che il tempo a loro disposizione era finito.
    Non sapeva niente di lei se non il suo nome e quella similitudine, la sua vita come il vento a trasportare le foglie: eppure gli sembrava abbastanza. Gli sembrava di averla conosciuta intimamente solo con quelle due semplici informazioni.
    Probabilmente non l'avrebbe mai più rivista, ma non importava: era sicuro, se la sarebbe ricordata.
    E chissà, forse in futuro avrebbe letto qualcosa su di lei e la sua vocazione da viaggiatrice anche se era certo.. prima o poi anche lei si sarebbe fermata da qualche parte, esattamente come era toccato a lui con Joscelin, con Nicholas: tutto sommato, non era poi così brutto avere un luogo fisso a cui tornare..

    Allontanò da sè il piatto, facendo un cenno al commesso perchè lo portasse via e poi si alzò in piedi.
    Avevano entrambi già pagato, non c'era più ragione di trattenersi.
    Allora.. buona fortuna Doireann, è stato un piacere. Spero riuscirai ad arrivare dove sei diretta.
    E con quell'augurio gli fece un cenno con la testa, per poi guardare Nicholas e dirigersi verso l'uscita, pronto nuovamente ad affrontare quella piccola, grande ma soprattutto ignota avventura.
     
    Top
    .
17 replies since 14/2/2011, 15:37   273 views
  Share  
.