Giocata N° 8 GEN. Hentai, Pg asta: Shunya Yamashita

Shunya di †Yelena† X Adam di Xasar

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    Giocata numero : 8
    Personaggio Asta: Shunya Yamashita
    Roler del personaggio: †Yelena†
    Genere: Hentai
    Vincitore: Xasar
    Offerte che sono state fatte al personaggio d'asta: Adam offre l'amore di una notte, un dolce fatto con le sue mani e la garanzia di avere lui come guardia del corpo.
    Offerte che sono state fatte alla ROLER: Xasar mi ha offerto la possibilità di intraprendere un crossover con uno dei suoi personaggi a sua scelta con uno dei miei OPPURE una Fan Fiction di Genere Hentai, Rating Rosso, tra Katsuo e Shunya sul tema "E se si fossero conosciuti nel medioevo?

    Motivazione della scelta: Unico offerente.
     
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  2. Xasar
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    ~Adam

    Una bella signorina era entrata in casa sua. Un monolocale, niente di particolare, forse un po' troppo bianco per essere lui un vampiro e si sarebbero dovuti intravedere croci a testa in giù e qualche ragnatela appesa al muro, ma questi non erano propriamente i suoi gusti. Era un amante della buona cucina, o meglio dei dolci e dei colori chiari. Non aveva mai trovato la necessità di avere una casa grande perchè non vi passava gran parte del suo tempo e ciò gli dava modo di farla stare sempre pulita ed in ordine. Per l'occasione aveva dato una bella lavata ai mobili e al pavimento, cambiato le coperte del letto e dato una lucidata ai vetri. Non si sa mai cosa può succedere. Nella sua mente però erano sorti i peggiori pensieri, forse un po' troppo volgari per essere anche solo citati ma la sua espressione diceva tutto. Un misto perfetto tra indecisione e perversione. Fortuna che gli era svanita dalla faccia proprio nel momento in cui lei si era presentata alla porta di ingresso. Ora che era dentro non poteva che fare il gentiluomo, non farla aspettare e prenderle gentilmente la giacca per farla accomodare seduta sul suo letto.
    -Benvenuta nella mia dimora, dolcissima creatura. Credo che le presentazioni non servano.- la sua voce era profonda, carismatica. Mirava a colpire dritto al cuore di lei, al fulcro della sua anima, sapendo quale fascino esercitava la sua natura vampirica sui normali esseri umani. Gli bastava mostrarsi un po' più dolce, sfoderare appena i canini, per far percorrere di brividi le persone che mugolavano al sol pensiero di lui avvinghiato ai loro corpi.
    Sarai presto tu avvinghiata al mio... Come potrai sottrarti?
    Le sfiorò delicatamente la spalla con il dorso dell'indice, percorrendo la clavicola, la base del collo per poi perdersi in esso, salire verso le guance, verso le sue labbra, così carnose, rosse come boccioli di rosa e poi quegli occhi, tremendamente azzurri da ricordargli l'amato cielo, un vasto mare. Sospirò, come se fosse allegro. Qualcosa aveva percosso la sua fervida immaginazione.
    -Che strano,... ho come l'impressione che sarai tu a sedurre me.- si ritrovò a dire quasi ipnotizzato da quella vista. Non riusciva a resistere ad un certo genere di inviti ed in quel momento il biglietto di ingresso al locale più esclusivo della città si presentava come una proposta talmente allettante da mettergli uno strano capogiro, dato anche dalle formose curve di Shunya.
    Si allungò verso il mobiletto accando al letto dove c'era una caraffa piena di un drink colorato di arancio e rosso. Dall'odore sembrava particolarmente alcolico ma con un'accenno di succo di frutta. Non poteva che trattarsi di una delle bevande preferite della ragazza, il Sex and the Beach. Se n'era ricordato da quel giorno che aveva sfogliato il foglio illustrativo all'asta, conservandolo come se fosse un preziosissimo menù.
    La pietanza principale sei tu... meravigliosa fanciulla.
    Ne versò un po' in un bicchiere poco distante e lo porse, con una grazia ed eleganza pari solo al mestiere che svolgeva, alla ragazza accennandogli anche un sorriso tra i più calorosi che avesse mai fatto.
    -Volete favorire, oppure passiamo subito al piatto forte?- chiese con una punta di malizia nella voce. Parole facilmente intendibili.
     
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    Shunya

    Shunya si era recata nel monolocale di Adam era un pò agitata e imbarazzata in quel momento, si trovava sulla soglia della porta quando lo vide comparire davanti a i suoi occhi un ragazzo davvero meraviglioso un vampiro per la verità con uno sguardo al di poco magnetico e penetrante che poteva soggiogare qualsiasi creatura esistente sulla Terra, lo vide avvicinarsi a lei lentamente dandogli il benvenuto e togliendogli poi la giacca facendogli strada in casa, Shunya indossava per l occasione un abito lungo rosso con una vistosa scollatura davanti che metteva in risalto il suo formoso decoltè, il vestito gli fasciava benissimo il corpo formoso e snello..Che strano,... ho come l'impressione che sarai tu a sedurre me.. al suono di quelle parole la ragazza alzò lo sguardo puntando i suoi dolci occhi azzurri in quelli suoi non capendo a cosa si riferisse il ragazzo. Adam si era avvicinato ad un mobiletto dove si trovava una caraffa con dentro un drink, lo vide versarlo nel bicchiero per poi porgerglielo..Volete favorire, oppure passiamo subito al piatto forte? arrossì leggermente a quella frase così diretta per poi prendere il bicchiere sfiorando inconsapevolmente la mano del ragazzo, a quel contatto venne scossa da piccoli brividi di piacere che le fecero portare lo sguardo da un altra parte imbarazzandola..Va bene il drink, grazie mille Adam vero?? girò il viso verso di lui guardandolo ora negli occhi un pò maliziosamente, Shunya aveva la mania di guardare sempre negli occhi le persone per cercare di capire le vere intenzioni che si celavano dietro alle loro azioni, ma in quel momento non riusciva a capire cosa potesse passare nella mente di quell ragazzo, non ci riusciva forse perchè lui non era umano...Davvero insolita questa casa, mi aspettavo uno spettacolo diverso..forse mi sbagliavo, non tutti i vampiri sono come pensiamo noi... bevve un sorso del drink accorgendosi che era il suo adorato sex on the beach, si leccò istintivamente le labbra assaporando più a fondo quel sapore che tanto amava...
     
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  4. Xasar
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    ~Adam

    Un abito lungo, rosso e succinto che incorniciava perfettamente le sue curve, attirando l'occhio attento e osservatore del vampiro che sorrise malizioso, rispondendo al sorriso di lei. Sembrava timida eppure era strano, si era presentata lì, così ben vestita da far pensare per un momento all'elegante messere che ella potesse per un momento cedere alle sue provocatorie avance.
    Lo ringraziò per il drink e lui chinò il capo in segno di assenso alla domanda che ella le porse. Ne era deliziato ed estasiato allo stesso tempo, non aveva mai visto un puzzle così bencomposto di forme e colori, chissà che ne sarebbe stato dei sapori. la curiosità di scoprirlo era tanto forte quanto il richiamo che ella così sbadatamente le stava porgendo. Poteva fiutare con il suo acuto olfatto l'odore della sua carne, della sua pelle, perfino del suo sangue pompare. Quale meraviglioso odore.
    Poco prima che ella sorseggiasse il suo drink aveva accennato ad un commento, una precisazione su quanto fosse diversa e particolare quella casa rispetto alle sue aspettative. In un qual modo lo era anche per Adam. Per tutti quegli anni era stato abituato al lusso sfrenato, allo stile gotico, ma lui era un tipo che amava cambiare, non troppo dedito alla monotonia di ambienti sempre uguali. Un po' strano a dirsi per un vampiro, costretto a convivere con la sua immutabile immortalità. Che aveva come scusante apparte che amava il bianco latte?
    -La maggior parte dei vampiri una volta erano persone, con gusti umani. Credo che effettivamente siano pochi quelli che tutt'ora vantano un arredamento gotico e polveroso.- le aveva risposto senza distogliere lo sguardo da lei. occhi socchiusi, acutamente puntati sulle sue labbra e vagavano incerti tra esse e il suo collo, più propensi a scoprire su quale dei due punti si sarebbe potuto soffermare ma esitò.
    Furono le labbra di lei, intrise di quella polpa succosa, di quell'alcol profumatamente dolce ed invitante a far muovere il primo passo. Un inconscio viaggio alla ricerca di lei. Si sporse appena, facendo avvicinare il proprio volto a quello di lei in modo che le sue labbra quasi sfiorassero le sue. Sentì le narici riempite del pizzicore caldo del drink e sbattè le palpebre solo una volta prima di dischiudere le labbra dolcemente, come se fosse stato colto da un'improvvisa mancanza d'aria.
    -Se mi concedete favorirei...- proruppe avvicinandosi ulteriormente facendo posare le proprie labbra su quelle di lei. Immediatamente il dolcissimo sapore di quella bevanda di cui lei si era nutrita arrivò alle papille gustative di lui che la cinse a sè con entrambe le mani, così dolcemente da far sembrare la sua presa impercettibile. Le sfiorò le spalle appena con i palmi mentre la lingua chiedeva il permesso per entrare in quella di lei.
    No, forse non sarebbe stato rifiutato, forse non dopo che era stato così cortese,... d'altronde era stata proprio quella l'offerta che lui aveva fatto a lei ed era ben disposto a soddisfare le sue esigenze.
    Sempre che di sue esigenze si parli... pensò Adam mentre ora cercava di spingerla dolcemente a sdraiarsi sul letto, premendo appena sui suoi formosi seni con le mani che ora su di essi si erano spostate. Cercava di massaggiarli nel frattempo, cercando di farle perdere la concezione di ciò che stesse succedendo, Un tatto seduttivo, esperto, mille anni di esperienza alle spalle facevano il conto loro.
     
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    Shunya

    Il comportamento e il modo che aveva Adam l'affascinava parecchio ed ella era rimasta immobile ad ascoltare attentamente le sue parole studiando anche il suo atteggiamento un pò raffinato..La maggior parte dei vampiri una volta erano persone, con gusti umani. Credo che effettivamente siano pochi quelli che tutt'ora vantano un arredamento gotico e polveroso.. gli sorrise dolcemente..Non me l'aspettavo una risposta del genere, credevo che tutti i vampiri amassero rimanere nell'ombra e non farsi notare così tanto come fai tu.. si riportò il bicchiere alle labbra sorseggiando alquanto maliziosa il drink per poi vederlo avvicinarsi alle sue labbra guardandola attentamente negli occhi, Shunya si sentì come ipnotizzata dalla sua presenza dal suo corpo così snello e slanciato e il suo sguardo cadde istintivamente sulle sue labbra, sentiva caldo e il suo sguardo fisso su di sè la metteva un pò in imbarazzo e a disagio.. Se mi concedete favorirei... non appena sentì quelle parole alzò lo sguardo guardandolo negli occhi ma non ebbe il modo di rispondergli che Adam aveva già poggiato le sue labbra sulle sue in un caldo e passionale bacio, sentiva la sua lingua che cercava la sua e le sue mani sul suo seno mentre la spingeva facendola sdraiare, non sapeva cosa fare quella situazione la metteva alquanto in imbarazzo e in soggezzione aveva paura a respingerlo perchè se l'avrebbe fatto Adam sicuramente non c'avrebbe pensato due volte ad ucciderla e questa cosa la spaventava, ricambiò tranquillamente il bacio ma poggiò istintivamente le sue mani sul petto di lui distaccandosi per poi guardarlo negli occhi..le sue guance erano rosse per l imbarazzo ma anche per il piacere che aveva provato, non gli era dispiaciuto il gesto ma forse era un pò prematuro..il viso di lei dall alto doveva essere uno spettacolo i capelli sparsi sul letto e le guance arrossate gli davano un aspetto angelico..Mi dispiace.. si scusò abbassando il viso..
     
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  6. Xasar
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    ~Adam

    Forse gli altri vampiri non amavano farsi notare, ma lui? Lui era semplicemente l'esibizione fatta persona, un uomo di innato carisma, dalle voglie insaziabili e di una insana cortesia verso il gentil sesso.
    Oh, quali brame e quali gioie stava immaginando che avrebbe portato il delicato, avvenente corpo della ragazza, appena scoperto dalla sua mano che toccava gentile i suoi seni, massaggiandoli, quando all'improvviso si sentì premere il petto e allontanarsi dalle labbra di lei. A seguito le parole "Mi dispiace".
    Adam sentì tutto il suo animo irrigidirsi e piagnucolare, prendendosela con il fato infausto ed immondo Lo sapevo... era troppo bella per essere disponibile... che fosse stato troppo precipitoso? Eppure non aveva neanche iniziato i preliminari...
    Lei era veramente un bello spettacolo. Era sopra di lei con metà del busto e la guardava dall'alto. I capelli sparsi per il materasso, creando riccioli e dolci linee che le incorniciavano il volto arrossato dal probabile imbarazzo.
    -Non avere paura... non ti farò del male.- disse istintivamente, insinuando la sua mano sotto la scollatura della veste rossa della ragazza, accarezzando con delicatezza i suoi capezzoli con l'intento di farli divenire turgidi.
    No, nn riusciva a credere che lei lo stesse respingendo, non era umanamente o divinamente possibile. Lui era divino.
    Con l'altra mano l'alzò dal letto, avvicinandola a sè, appiattendo il suo seno contro il proprio petto e si sedette sul letto facendola salire sulle proprie ginocchia. Accipicchia se era bella, ogni parte di lei sembrava gridare "prendimi, fammi tua" eppure era stata lei a respingerlo. Possibile?
    Avvicinò le labbra al suo collo, leccandolo, baciandolo, continuando a stimolarla dolcemente ma proprio in quell'istante, in cui un soffocato brivido di piacere, misto ad eccitazione, lo percosse. Estrasse dalla bocca quelle lame che erano i suoi denti e le concesse il suo bacio immortale. Un morso indolore che non l'avrebbe trasformata ma che avrebbe appagato il suo senso di fame, di desiderio. Se non poteva farsela, quella era una magra consolazione.
    Il sapore amaro del sangue riempì la sua bocca, scuro e denso, amabile come un buon vino. Convincente come un'ottima commedia. La sua era una commedia,... uno spettatore qualunque avrebbe riso a crepapelle delle mere figure che stava facendo. Non stava dimostrando carisma... solo fame. Che fosse di sesso o d sangue, non era ben chiaro.
     
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    Shunya

    Forse era stata un pò troppo impulsiva nel respingerlo così platealmente ma purtroppo era fatta così il 90% del suo carattere era impulsivo, Adam gli si era praticamente buttato contro toccandole il seno e poggiando avidamente le labbra sulle sue, non che gli fosse dispiaciuto ma quel momento era stato inaspettato per lei e istintivamente aveva reagito così, lo vide cambiare espressione e lesse nei suoi occhi il rammarico e la rabbia di quel suo rifiuto..Non avere paura... non ti farò del male.. al suono di quelle parole potè sentire la mano di Adam insinuarsi nella sua scollatura andando a posarsi su uno dei suoi seni toccandoglielo delicatamente facendogli inturgidire il capezzolo, piccoli brividi di piacere percorsero il suo candido e morbido corpo facendogli puntare di nuovo il suo sguardo in quello del bel vampiro che sempre con molto esperienza l'aveva fatta alzare portandola sulle sue muscolose gambe..era così magnetico da potergli togliere addirittura da parola..Ad-am.. sospirò il suo nome non appena sentì la sua lingua e le sue labbra leccargli e toccargli il collo scoprendo poi in secondo momento i due canini che velocemente penetrarono nella candida pelle provocandogli un dolore insopportabile, a quel contatto Shunya tirò indietro la testa sgranando gli occhi impaurita, istintivamente portò una mano sulla nuca di Adam insinuando le dita fra i suoi capelli così delicati e profumati stringendoli nella mano..il sangue che fuoriusciva dai due buchi cadeva lento lungo il suo collo creando una piccola e lunga scia di sangue..che fosse quella la sua punizione per averlo rifiutato??...Ti prego non farlo! pensò impaurita nel panico più totale...Non ucciderm-i..t-i..prego.....
     
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  8. Xasar
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    ~Adam

    Tra le sue braccia c'era la ragazza, tremava, era impaurita e stava provando dolore. Poteva percepirlo ma... ancora pochi attimi e avrebbe assorbito il sangue di cui necessitava senza bisogno di ucciderla. Non lo reputava necessario,... non sarebbe stata questa la volta che avrebbe ucciso una dolce fanciulla con un suo morso. Non l'avrebbe mai privata della vita, non l'avrebbe mai dissanguata.
    Quel sapore era l'unica amarezza che gli fosse gradita. Amava tutto ciò che era dolce e Shunya sembrava esserne quanto bastava. Succhiò avidamente, complice di quel piacere che adesso andava a rischiarare i suoi sensi, placando il desiderio e la brama del suo corpo di possederla, di entrare in lei e soddisfare sè stesso ed ella. Riuscì poi a fermarsi, staccandosi da lei dolcemente mentre il sangue continuava a colare copioso dal suo collo. Restò per un momento imbabolato a fissarla. Dio, quanto era bella così... con il vestito rosso, con il collo coperto di sangue scarlatto, le labbra del medesimo colore e gli occhi di un bellissimo contrasto azzurro cielo.
    Una splendida, rara creatura... peccato non averti potuto soddisfare meglio... pensò, senza togliere gli occhi dalla sua ferita che ora si stava rimarginando, lasciando due piccole cicatrici simili a bruciature di sigaretta. Niente di grave, sarebbero scomparse nel giro di qualche giorno, ma intanto aveva privato ella di una significativa dose di linfa vtale, probabilmente avrebbe reputato difficile e faticoso muoversi.
    Era sempre sopra le sue gambe, la mano sul suo seno, intenta a massaggiarlo dolcemente. La sua voce risuonò sibilante, morbida, calda e seducente allo stesso tempo nel tranquillizzare lei, accarezzandole la testa con la punta delle dita, come se fosse una graziosa coniglietta.
    -Non potrei mai uccidere una graziosa creatura come te... quello che ho preso mi è più che sufficiente, ma non ho potuto pagare quello che ti avevo offerto. Mi dispiace per la paura che ti sei presa.- sogghignò appena, conscio che quel dolore da lei provato più tardi sarebbe stato solo un mero ricordo.
    Era conscio che il loro tempo lì stava terminando, che poi sarebbero tornati alle loro vite, ai loro amori e dissapori. Forse amarezza per non averla potuta conoscere meglio. Rimpianto per non essere riuscito a farsela prima della fine serata? Questo era più plausibile.
    Non mi sarebbe dispiaciuto affatto... appagarti... ma non lo disse.
    Sospirò, concedendole un bacio gentile, casto, sulle labbra mentre l'adagiava morbidamente sul letto, stendendosi accanto a lei nell'attesa che recuperasse le forze. Aveva tolto la mano dalla sua scollatura e si era concesso soltanto il piacere di mettersi lì a fissarla. Una volta che si fosse rigenerata completamente avrebbe potuto andarsene, era solo questione di tempo.
    -Rimani per tutto il tempo che vuoi. Veglierò su di te.- l'avvertì calorosamente mentre le sorrideva con una punta di malizia nella voce.
    In realtà l'avrebbe volentieri stuprata nel sonno, ma questo non era da lui.
     
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    Shunya

    Era confusa e impaurita, tutto quello che stava succedendo le stava offuscando la mente svuotandola completamente facendola sentire in completa balia del vampiro, sentiva il suo sangue uscire dal corpo e andare a bagnare le labbra del ragazzo che avido si saziava di lei senza esitazione...la paura aveva preso possesso del suo corpo facendola tremare e immobilizzandola in quel modo non dandogli modo di scappare, dopo essersi saziato il ragazzo si distaccò da lei guardandola negli occhi poggiandogli dolcemente una mano sulla testa..Non potrei mai uccidere una graziosa creatura come te... quello che ho preso mi è più che sufficiente, ma non ho potuto pagare quello che ti avevo offerto. Mi dispiace per la paura che ti sei presa.. a quelle parole Shunya sosprirò istintivamente abbassando per un attimo lo sguardo imbarazzata, era debole e Adam si era preso più sangue del dovuto non aveva le forze per poter parlare...la fece stendere sul letto mentre lui l'affiancava rimanendo lì a guardarla come se fosse una bambola o una creatura venuta da qualche pianeta a lui sconosciuto, si sentiva in imbarazzo, il fatto che lui rimanesse per tutto il tempo lì a guardarla non la faceva sentire tranquilla alzò lo sguardo guardandolo negli occhi dolce..Mi spiace, forse ti ho deluso ti aspettavi un altro tipo di persona.. abbassò lo sguardo triste per non essere stata in grado di soddisfare i bisogni del giovane, si portò una mano al collo sentendo sotto i palmi delle dita i due fori che il vampiro gli aveva lasicato, non poteva credere che lui una creatura della notte aveva bevuto il suo sangue..Cosa dovrei fare?? pensò agitata..doveva davvero regalare quell attimo di passione ad Adam?o sarebbe rimasta così per tutta la notte aspettando poi che il giovane se ne andasse via...era confusa non sapeva davvero cosa fare...
     
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  10. Xasar
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    ~Adam

    Favolosa, nonostante l'imbarazzo che probabilmente ella stava provando. Si era forse intenerito? Non sapeva dirlo con certezza ma non riusciva in ogni modo a scollarle gli occhi di dosso. Acciderbolina, sarebbe stato veramente bello potersela fare. Ogni sorta di pensieri fluì nella sua mente, rapidamente come un fiume impetuoso. No, non andava bene, doveva scrollarseli dalla testa, ma come fare? Il sangue non gli era inequivocabilmente bastato.
    Cosa aveva sentito dalla bocca della ragazza? Le dispiaceva per non essere come lui voleva?
    Istintivamente gli venne da ridere, conscio che ella non aveva ben chiara la situazione. Non era tanto il fatto che lei non fosse quel tipo di persona, quanto che lui fosse talmente bello da essere irresistibile e che era veramente strano che il suo fascino non avesse esercitato qualche strano effetto su di lei apparte che si lasciasse toccare i seni e baciare senza dargli schiaffi o cose simili. Eppure... l'aveva respinto. Incredibile.
    -Non scusarti,... pensavo che potessi travolgerti nel fuoco della mia passione ma a quanto pare sei più tenace di quanto mi aspettassi.- rispose sorridendo maliziosamente, permettendosi di sfiorarle il volto per scostarle i capelli che le cadevano sugli occhi. Probabilmente con tutta quella mancanza di forse le sarebbe venuto presto sonno... era l'ora di riportarla a casa.
    Si alzò preventivamente dal letto, insinuando le mani sotto la sua testa e sotto il suo sedere, sollevandola e portandosela al petto, come se fosse una gracile e felice sposa.
    Camminò con lei in braccio e in silenzio fino alla porta di casa propria per aprirla, prendere la giacca di lei, mettergliela sopra il petto in modo che non prendesse freddo e uscire chiudendola alle proprie spalle.

    Notte fonda, fin troppo. Le luci dei lampioni erano completamente spente. Si ricordava quale fosse il suo recapito, l'aveva visto nel foglietto rosa datogli all'asta dalle persone vicine, accanto ad ogni informazione che la riguardavano. Era lì che si sarebbe diretto.
    -Reggiti forte, sarà un viaggio turbolento...- la avvertì cominciando a correre velocemente, compiendo grossi salti lungo la strada. Non c'erano macchine, era talmente tardi che la città dormiva, come assopita da un sonno tremendamente etereo e diverso d'apparire quasi finto.
    Lungo la via sentiva il calore di lei al proprio petto, i suoi respiri, i suoi battiti che incessanti continuavano a lottare per la sua vita, per la sua carenza di sangue. Pff... una ragazza forte così non dovrebbe avere problemi di sopravvivenza.. pensò. Che fossero le ultime parole famose? Saremmo stati a vedere.
    Vie impervise, strade scoscese, poi un salto enorme dritto verso una finestra dove alla cassetta delle lettere stava scritto testualemente "Yamashita". Non poteva aver sbagliato. Era capitato proprio dinnanzi a una stanza da letto, una singola, femminile... non poteva che essere la sua. Unico problema veramente evidente: era chiusa.
    -Reggiti.- la invitò a sorreggere il suo peso al collo di lui mentre Adam con una manata poderosa spinse i vetri delle finestre verso l'interno, rompendo completamente la serratura. Gli stipiti sbatterono violentemente contro le pareti provocando un tonfo sordo.
    Lui non esitò un attimo ad entrare, riprendendo tra le sue braccia la ragazza e conducendola dentro la sua stanza da letto. Un ambiente forse un po' poco rurale per i suoi gusti, troppo colorato, ma d'altronde era adatto a lei e non a lui.
    La adagiò sul letto, avendo la cura di scansare prima le coperte. Le tolse gentilmente le scarpe e le posò davanti al materasso. Lo sguardo di lui era tranquillo, sorridente, forse lievemente abbattuto da come era andata la serata, deluso, ma era ben felice di non dimostrarlo così apertamente. Le lasciò un casto bacio sulle labbra mentre si piegava verso di lei accarezzandole il volto con una mano.
    Quando si allontanò la coprì fino alle spalle con la coperta e iniziò a frugarsi in tasca. Come se avesse la testa persa tra le nuvole, tirò fuori un piccolo cioccolatino al latte, rotondo in una cartina rossa e bianca e lo poggiò sul cuscino davanti al naso di Shunya -Un pensierino per te. Mangialo, recupererai un po' di forze.- un piccolo dono, forse un piccolo ricordo di lui.
    Dunque si stavano per salutare. Adam non era mai stato un tipo di molte parole, era uno che preferiva i fatti, l'agire e non era bravo a salutare qualcuno, sopratutto se si trattava di una bella ragazza con la quale avrebbe tanto desiderato copulare. Respirò profondamente, cercando nel suo cuore le parole e gli vennero nel momento stesso in cui tirò fuori i propri occhiali da sole, viola e totalmente stonati con il suo abbigliamento, e li indossò.
    -E' stato un piacere per me assaporarti fino infondo, dolce donzella. Spero che mi farai nuovamente l'onore di venirmi a trovare quando vorrai.- si avvicinò alla finestra e a terra lasciò un piccolo mazzettino di soldi. Un piccolo compenso per riparare al danno che aveva fatto. La guardò un ultima volta e prima di volare giù con un balzo la salutò -A presto, milady.-
    Si lasciò andare nel vuoto, conscio che sarebbe atterrato in piedi senza subire alcun danno.
    Guardò verso l'alto, verso quella finestra dalla quale non si sarebbe affacciata la ragazza. Però,... era stato bello anche se per poco avere a che fare con lei. Il tempo degli addii, il tempo della rinascita. Ogni cosa sarebbe tornata al proprio posto.

    Forse.
     
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    Shunya

    Era imbarazzata e senza forze in quello stato gli sembrava difficile persino pronunciare delle semplici parole, ascoltò attentamente le parole di Adam rimanendo puntata con i suoi occhi in quelli del vampiro fino a quando non sentì il tocco della sua mano sfiorarle il viso spostandogli delicatamente una ciocca di capelli, a quel contatto il suo cuore prese a battergli forte nel petto mancando quasi per un attimo un battito, arrossì violentemente abbassando lo sguardo..E adesso che mi prende??...era completamente andata nel pallone non sapeva proprio cosa dire, quella situazione non le era per niente familiare e per di più quel bellissimo e tenebroso vampiro era così dolce e premuroso con lei. Lo vide alzarsi dal letto avvicinandosi e prendendola in braccio stringendola al suo corpo, Shunya alzò lo sguardo verso di lui cercando di capire cosa stesse succedendo ma era troppo stanca per poter parlare e riuscì a sentire solo una frase..Reggiti forte, sarà un viaggio turbolento... si strinse a lui come gli aveva ordinato poggiando le mani dietro al collo intrecciando le dita prima di chiudere gli occhi per riposarsi quel poco che bastava ispirando lentamente il profumo della pelle del ragazzo e risvegliarsi poi una seconda volta nel suo letto, riuscì a vedere una figura sfocata che gli toglieva gentilmente le scarpe e la copriva con il suo grande piumone poggiando poi sul suo cuscino un cioccolatino, non riusciva a distinguere bene la figura ma sapeva che si trattava di Adam e lo capì soltanto con il tono della sua voce così suadente e dolce..E' stato un piacere per me assaporarti fino infondo, dolce donzella. Spero che mi farai nuovamente l'onore di venirmi a trovare quando vorrai..A presto, milady... dette quelle ultime parole il bel vampiro scomparì buttandosi dalla finestra che era rimasta aperta..Shunya non voleva lasciarlo così senza avergli detto una parola o almeno quello che pensava veramente, si alzò di scatto reggendosi al muro arrivando poi a fatica alla finestra sperando di trovarlo ancora lì..Lo spero anche io è stato un piacere anche per me Adam.. guardò nell'ombra al di là delle siepi sperando che in qualche modo le sue dolci paroli sarebbero arrivate a lui...Forse ci rincontreremo..
     
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    And then my eyes
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    Vi ringrazio di aver partecipato!
     
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