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La casa in giapponese si chiama KATEI.
La parola Katei che in giapponese significa “casa”, è composta dagli ideogrammi “Ka ?” e “Tei ?”, i quali designano rispettivamente “casa” e “giardino”, ci indica l’unione indissolubile fra questi due elementi nella cultura nipponica.
Irori è il cuore della casa, spesso la principale fonte di riscaldamento, usato anche per cucinare. Nei minka (le abitazioni tradizionali e le fattorie) viene incassato nel pavimento in legno ricoperto di tatami.
Doma, l'ingresso con pavimento di terra, dove si lasciano le scarpe prima di raggiungere il pavimento in legno; l'ingresso è costituito da porte scorrevoli in legno.
Engawa, corridoio esterno coperto da tetto spiovente, una sorta di veranda che modula la relazione tra lo spazio interno ed esterno: in estate diventa una parte del giardino, in inverno può essere chiuso fino a costituire un'estensione dello spazio interno. I visitatori devono togliersi le scarpe sul gradino in pietra.
Tokonoma, un'alcova posta in una stanza cerimoniale con pavimento in legno leggermente rialzato, utilizzata per esporre un rotolo dipinto, fiori o ceramiche.
L'altare buddhista domestico, presente in molte case spesso insieme a un altare shintoista.
Tatami, le stuoie di dimensioni normalizzate che coprono i pavimenti di una casa.
Shoji, le porte scorrevoli in legno e carta che portano all'engawa e che permettono alla luce di filtrare.
SALA DA TE'
La sala da tè è piccola, simile a una capanna all'interno del giardino. Qui si svolge la cerimonia del tè, che consiste in una successione di eventi prestabiliti: si incontrano gli invitati, si cammina nel giardino della sala da tè, si eseguono abluzioni, si entra in una stanza simile a una cella, si incontra l'ospite, si ammirano la stanza e gli utensili da tè, si assiste alla preparazione del tè, si fa l'inchino e infine si gustano tè e cibo. Ciascuna parte del rituale va gustata e goduta.
Edited by +Kira+ - 17/5/2017, 03:43
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