Le nozze giapponesi

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    Extraterrestre, portami via... voglio una CICCI che sia tutta mia!!!!

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    A differenza della tradizione occidentale, la sposa giapponese arriva nella sala dove si svolgerà la funzione due ore prima di tutti gli invitati. Una volta indossato l’abito (un kimono con cappuccio), lei e lo sposo attendono in due sale separate, dove si riuniscono con i rispettivi parenti e amici. Spesso a questa riunione partecipano anche coppie già sposate che rivestono un ruolo chiave all’interno della nuova coppia. Fra queste figure centrali c’è anche quella del mediatore, una sorta di padrino dei due sposi.
    L’atmosfera solenne è creata dalla musica di un flauto e dalla percussione di un tamburo. La sala comincia a essere popolata circa venti minuti prima della cerimonia.
    Tra i momenti fondamentali c’è il kami, la benedizione della divinità, che il sacerdote esegue sollevando l’harai-gushi, un bastone alla cui estremità sono attaccate strisce di carta bianca e che rappresenta uno strumento di purificazione. E il rito del sakazukigoto, la comunione della tazza di saké, e serve per creare o rinforzare i legami sociali.
    Il ricevimento si tiene subito dopo il rito nuziale con un alto numero di invitati. Nei ricevimenti gli sposi escono e rientrano dopo essersi cambiati di abito, alternando così il kimono all’abito da matrimonio all’occidentale. Durante il ricevimento spesso accendono insieme una grande candela, che torneranno ad accendere a ogni anniversario di nozze.
    Dopo i discorsi e distribuzione di fiori ai partecipanti al ricevimento è anche usanza piuttosto diffusa spruzzare d’acqua gli sposi che se ne vanno.

    *********



    I matrimoni tradizionali in Giappone avvengono secondo il rito shintoista. Lo Shintoismo è la forma religiosa autoctona ed è parte integrante della cultura giapponese: shinto significa «via degli dei» e il Giappone, definito shinkoku, è quindi il «paese degli dei». Alla base di questa religione ci sono i «kami» (divinità), categoria che comprende molte entità: spiriti, ma anche animali, alberi, montagne, fiumi, vento, pioggia…
    I matrimoni si svolgono nei santuari shintoisti («jin-ga», residenza degli dei) e sono celebrati da un sacerdote, che generalmente indossa una veste bianca, ha un cappello di taffettà (eboshi) e impugna uno scettro (shaku), ed è coadiuvato da una giovane assistente. La sposa può indossare il tradizionale abito bianco, «shiromuku », oppure un colorato kimono ricamato, mentre lo sposo indossa un kimono da cerimonia. La coppia, prima di entrare nel santuario, deve purificarsi con l’acqua che si trova in fontane poste dinanzi ad ogni tempio; tutti i partecipanti alla cerimonia, prima di entrare nel tempio, devono attenersi al comportamento rituale della purificazione. Inchinandosi all’altare il celebrante annuncia il matrimonio alle divinità e pronuncia preghiere e benedizioni. Gli sposi bevono a turno tre piccoli sorsi di sakè da tre tazze di differenti dimensioni. Lo sposo recita una breve invocazione poi pronuncia il proprio nome, seguito dalla sposa. Gli sposi, tenendo in mano un ramo di pianta sempreverde, si inchinano due volte, battono due volte le mani e si inchinano nuovamente e offrono quindi i rami alla divinità per dimostrare la sincerità delle proprie intenzioni. Segue lo scambio degli anelli. I matrimoni si svolgono in alcuni dei più bei templi shintoisti di Kyoto, la città che più di ogni altra è il centro della cultura giapponese.
    Il santuario di Kamigano è un luogo storico, immerso nella natura e citato in alcune cronache antiche: nel 1994 questo bellissimo santuario è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La cerimonia si svolge nell’edificio principale del tempio, che generalmente non viene aperto al pubblico. Il santuario di Go-Oh è situato nei pressi del palazzo imperiale: all’ingresso principale si trova un albero centenario riverito come una divinità. Dopo la cerimonia si può lasciare il santuario con un tradizionale risciò. Il santuario di Umemiya-taisha è dedicato alla divinità dei matrimoni, della nascita e della prosperità dei figli. L’area è vasta ed il giardino è famoso per la sua bellezza e per la grande varietà di piante con coloratissime fioriture durante l’anno: un ottimo sfondo per le fotografie-ricordo della cerimonia. I matrimoni celebrati non hanno valore legale.

    Edited by Light66 - 26/8/2014, 17:16
     
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