Giocata n. 24, Gen: Yaoi, Pg Asta: Robert Kageyama

Robert Kageyama di Mikki_chan x Takafumi Yokozawa di »Nill

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    "Non serve colpirla nel cuore
    perché la Morte mai non muore.
    "
    (Fabrizio De André)

    Group
    Co-Admin
    Posts
    11,686
    Bidobbidi
    +524
    Location
    Glass Universe

    Status
    Dead
    kandori
    Giocata Numero: 24
    Personaggio Asta: Robert Kageyama
    Roler del personaggio: Mikki_chan
    Genere: Yaoi
    Vincitore: Takafumi Yokozawa di »Nill

    Offerte che sono state fatte al personaggio d'asta:
    Takafumi, scambiando Robert per Zen Kirishima, gli ha proposto la "concessione" della cosa che più vuole, ovvero far parte del clan Yokozawa.

    Offerte reali fatte al Roler del personaggio d'asta:
    CITAZIONE
    Una mia fan fiction su qualsiasi pairing o qualsivoglia soggetto.
    Una crossover su uno dei mie pg, anche futuri.. l’offerta è sempre valida quando vuoi ;3
    Più. Un terzo desiderio a scelta!

    Motivazione della scelta:
    Come già specificato dal post successivo alla chiusura dell'asta, oltre ad essere l'unica offerta, Takafumi è riuscito a destare la curiosità di Robert che ora non vede l'ora di scoprire chi è la persona per cui è stato scambiato e che cosa gli è stato concesso.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    "Non serve colpirla nel cuore
    perché la Morte mai non muore.
    "
    (Fabrizio De André)

    Group
    Co-Admin
    Posts
    11,686
    Bidobbidi
    +524
    Location
    Glass Universe

    Status
    Dead

    Hotel Royal.
    Esterno



    Altre Immagini
    Stanza 126

    L'hotel Royal si trova al limitare della zona di Shinjuku, in un ambiente piuttosto fatiscente e saturo di qualcosa che fa ben pensare alla malavita. Un posto così di lusso in una zona decisamente poco lussuosa può dare, decisamente, da pensare. Ma resta la possibilità che potrebbe semplicemente essere una coincidenza -anche se le possibilità sono decisamente poche.


    Robert - #01

    Pensandoci, forse, aveva sbagliato tutto. La sua prima idea era stata, in qualche modo, andare in un qualche locale non troppo affollato e utilizzare la sbornia del tizio come pretesto per approfittarsi di lui e scoprire ciò che gli premeva della faccenda in cui, senza veramente volerlo, era stato invischiato. Ovviamente non sarebbe comunque stato soddisfatto finché la sua curiosità non avrebbe avuto una bella scrollata, ovvio questo. Tuttavia i suoi piani erano andati in fumo non appena aveva ricevuto tra le mani una di quelle tessere magnetiche che era abituato poco a vedere –perché per lo più i suoi intrattenitori non avevano così tanti soldi- con un foglietto e un indirizzo che indicava il nome dell’hotel. ”Previdenti…” non poté far a meno di pensare mentre vedeva il sorrisino della donna che gli aveva sporto il tutto, prima di tirarsi ancora dietro il povero –seh, certo- ubriaco.
    Era stato, per assurdo, relativamente facile raggiungere il posto designato –il suo accompagnatore sembrava fin troppo rincoglionito per avere da ridire, almeno ad una prima occhiata, anche se sembrava molto polemico di per se stesso- e una volta giunti lì, visto che non distava nemmeno troppo dal locale in cui si era tenuta l’asta, era entrato con la sua non-chalance massima, rifugiandosi immediatamente nell’ascensore una volta individuato il piano della stanza –la 126.
    - Sei decisamente troppo taciturno. Dopo avermi incuriosito così tanto… Vorrei sapere che cosa ti è passato in quella testa - un atteggiamento forse un po’ troppo diretto, un sorrisino forse irritante, mentre il campanellino dell’ascensore si faceva sentire e lui, con poca forza, si tirava dietro l’altro, fino ad entrare, finalmente, nella stanza e chiudersi la porta alle spalle.
    Uhm… Due letti… Non male, no, decisamente non male.
    Lasciò la spalla sinistra dell’uomo, prima di andargli di fronte, lontano di circa un metro, guardandolo dalla propria posizione, ancora incuriosito vista la poca loquacità del tipo. Si, non era abituato a tipi del genere: di solito quelli con cui si intratteneva parlavano fin troppo e lui, alla fine, non era il tipo da rimanere in silenzio troppo a lungo, specie se aveva qualcosa che voleva.
    - Allora…? Ti sei perso la lingua o sei sordo? Nel primo caso credo non sia possibile visto che hai parlato e anche piuttosto forte nella sala, poco fa… Il secondo potrebbe essere ma… E’ altamente improbabile, o sbaglio? - no, decisamente avrebbe dovuto forse avere più parlantina per convincerlo. Forse. Del resto però doveva essersi reso conto dello scambio che aveva fatto tra lui e l’ipotetico tizio che gli somigliava, giusto? O era talmente ubriaco da essere convinto del contrario?
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Rainbow Whisper
    Posts
    1,989
    Bidobbidi
    +150
    Location
    Uh uh uh <3

    Status
    Ghost
    HGect
    Takafumi ~ 01

    Sinceramente parlando, quando Takafumi aveva urlato a quello che a tutti gli effetti gli era parso Zen, in quello strano posto, non si sarebbe aspettato che in meno di cinque minuti fosse stato sballottato a destra e a manca come una palla da biliardo.
    Quella dannata sbronza continuava ad annebbiargli il cervello al punto che non riusciva a capire dove stesse andando e perché Zen –o almeno gli pareva Zen- aveva tutta quella fretta.
    Non era deficiente da lasciarsi portar via dal primo venuto, ma era rincoglionito abbastanza da non riuscire a ribellarsi come voleva a quella presa che, seppur non relativamente forte, lo teneva stretto per non lasciarlo andare o cadere a terra, a seconda, vista l’instabilità e la facile perdita di equilibrio che in quel momento aveva.
    Lo osservò mentre lo conduceva chissà dove, perplesso su come, viste da dietro, la sua spalle erano diverse da come se le ricordava e i capelli avevano un colore più chiaro del solito -Ci faceva a lui, o erano più biondi che biondo cenere? ..Se l’era tinti?
    Fu solo quando varcarono la hall di uno degli hotel più rinomati a Shinjuku che iniziò a farsi delle domande, e anche abbastanza da lasciarlo perplesso.
    Principalmente fu la voce che l’altro usò per parlargli mentre Yokozawa era piegato con la testa sul legno dell’ascensore a cercare di placare il pulsare frenetico delle tempie e il ruotare vorticoso del mondo attorno a lui; non era quella di Zen, ne era sicuro al 100%, la sua era più matura nonostante la venatura acuta e infantile che ogni volta gli dava.
    Scusa ma-
    Non fece neanche in tempo che venne catapultato in una stanza.
    Carina, elegante e calda sotto certi punti di vista si ritrovò a pensare, per poi ritornare in sé, scuotere la testa e ritornare al problema fondamentale mentre se lo vedeva, per la prima volta, senza che lo prendesse e lo portasse chissà dove, fermo e in piedi permettendogli di avere una totalità della sua figura.
    Ma tu chi cazzo sei?” Principiò tra il perplesso e il snervato.
    Sì, perché tra tutto quello che gli era successo che lo infastidiva abbastanza, il tono con cui quello che aveva scambiato per Zen aveva un tono che non gli piaceva per nulla.
    Forse non si rendeva conto con chi stava parlando.
    Si mise una mano in fronte, sospirando pesante, facendosi prendere dallo sconforto.
    “Oddio, che minchia ho fatto..” Una domanda abbastanza retorica visto che si rendeva perfettamente conto, ora che iniziava ad riacquistare un minimo di lucidità, lo sbaglio colossale che aveva fatto.
    Avevo confuso Zen con quel tizio di cui non sapeva nemmeno il nome – anzi no, il nome lo sapeva, si chiamava Robertqualcosa.
    Se solo quell’altro idiota lo sarebbe venuto a sapere, non gliel’avrebbe perdonato e si sarebbe dovuto subito una scenata isterica di gelosia.
    Con un gesto superficiale, avanzò scostando il tizio in questione dalla sua traiettoria e lasciandolo sedere pesantemente su uno dei due letti, quello più vicino all’enorme finestra che dava una panoramica del suo distretto.
    Senti, non ho niente contro di te ma sarebbe meglio che te ne andassi a casa.” Disse con tono grave, tendente al roco per la gola secca che stava scoprendo di avere. “Non volevo scegliere te, ti ho confuso con un altro.. Se vuoi ti pago quanto ti devo, ma è meglio che ognuno vada per la propria strada.
    Lo osservò dal basso, in tralice, con la testa che non gli dava un attimo di tregua stupendosi quanto quel tizio aveva un viso molto simile a quello di Kirishima e di come fosse davvero un bel ragazzo, troppo per un posto del genere.
    Anche se, ciò che più lo preoccupava era se Zen lo veniva a sapere; non voleva immaginare gli stupri che ne sarebbero conseguiti per punizione..
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    "Non serve colpirla nel cuore
    perché la Morte mai non muore.
    "
    (Fabrizio De André)

    Group
    Co-Admin
    Posts
    11,686
    Bidobbidi
    +524
    Location
    Glass Universe

    Status
    Dead
    Robert ~ #02

    Sorrise in tralice non appena l’uomo ebbe preso consapevolezza che lui era, in effetti, qualcuno che non conosceva. Decisamente divertente –non gli capitava spesso di avere a che fare con ubriachi di quel genere e, soprattutto, con personaggi leggermente sbadati e scorbutici, perché era ovvio che lo fosse visto come gli aveva rivolto la parola dopo essersi seduto su uno dei letti- gli piacque, ovviamente. E parecchio, anche se non era il tipo da apprezzare gente simile.
    Robert non poté fare a meno di osservarlo attento, un’espressione probabilmente fin troppo affilata mentre quello si andava a sedere su uno dei due letti, probabilmente pensando a come mandarlo via –oh, povero illuso se pensava che se ne sarebbe andato senza scoprire qualcosa di consistente- ed, in effetti, le sue parole lo confermarono.
    - Perché dovrei? Vorrei solo sapere un po’ di più su… Quello che hai promesso a qualcun altro, tutto qui - uno sguardo furbesco, prima di avvicinarsi a quello –forse un po’ troppo- rimanendogli di fronte, a poco meno di un metro, non azzardandosi, non ancora per lo meno, ad avvicinarsi ulteriormente. Era decisamente qualcosa che non era abituato a fare –trattenersi- dunque si limitò semplicemente a tenere un’espressione odiosa sul viso, da bambino saccente quasi, in una silenziosa attesa di qualche istante.
    - Mi hai scambiato per qualcun altro, direi che dovresti dirmi almeno che cosa gli hai promesso, no? - rincarò la dose, prima di storcere il naso a quella proposta che gli era stata fatta poco prima: e chi aveva parlato di soldi?
    - Non sono una puttana, carino - gli rese noto, scuotendo la testa bionda, lasciandosi uscire una lieve risata, prima di sospirare: era proprio capitato in quel posto senza sapere che cosa fosse, era innegabile. Così come era innegabile che… Beh… Fosse ubriaco fradicio ancora, nonostante cercasse di ostentare una sorta di sobrietà. Chissà che cosa faceva per vivere. Non gli sembrava di averlo visto al pub, dunque probabilmente era un uomo tutto d’un pezzo –o almeno lo sembrava- oppure semplicemente era un’impressione che aveva lui.
    Si stufò di rimanere fermo e in piedi dunque, con una disinvoltura invidiabile, si inginocchiò di fronte all’uomo, appoggiando le braccia incrociate sulle gambe di quello e sulle stesse vi appoggiò il mento, guardando verso l’alto gli occhi grigi di quello. Begli occhi, si, decisamente. Ma aveva comunque delle fattezze apprezzabili in un uomo.
    - Dunque? - chiese sfacciatamente, continuando a sorridere sornione quasi, guardando quell’uomo di cui, ancora, non sapeva niente se non che era ubriaco perso e che conosceva qualcuno che gli assomigliava. Improbabile che avesse visto o comunque intrapreso una sorta di conoscenza con suo fratello –anche perché si assomigliavano solo di fattezze e non di capelli o occhi; indi per cui doveva essere qualcuno con cui lui non aveva avuto nulla a che fare, no, decisamente.
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Rainbow Whisper
    Posts
    1,989
    Bidobbidi
    +150
    Location
    Uh uh uh <3

    Status
    Ghost
    HGect
    Takafumi ~ 02

    Era innegabile che quel tipo aveva ragione su tutti i fronti, ma per quanto il carattere di Takafumi fosse superbo e orgoglioso in maniera esagerata, in quel momento e in quelle condizioni in cui verteva non potè fare a meno di starlo a guardare, con quel cipiglio serio, e sospirare una, due, cinque volte per cercare di farsi scivolare addosso tanto il tono quanto lo sguardo che l’altro gli rivolgeva.
    Era odioso, forse perché era molto simile a lui di quanto non volesse ammettere; ma proprio per questo cercò di non badare a quanto fosse saccente con una persona del suo livello, quale era Takafumi.
    Direi che, visto che ti ho scambiato con qualcun altro, farti sapere cose private non è nei miei programmi; quindi facciamo che tu ti dimentichi di questa cosa.” Principiò guardandolo in tralice mentre l’altro gli si inginocchiava davanti e posava le braccia sulle sue gambe.
    Per un momento alzò un sopracciglio, perplesso, per poi poggiare i palmi delle mani sul letto e portarsi lievemente all’indietro con la schiena, sgranchendosela appena.
    Vedo che tu il rispetto per quelli più grandi di te non ce l’abbia, eh. Ti pare questo il modo di comportarsi e di metterti?” Ironizzò, spostando brevemente gli occhi verso la vetrata e scorgendone stralci di panorama. “E non era mia intenzione offenderti, penso solo che tu stia sprecando il tuo tempo quando potevi stare con qualcun altro che ti avrebbe fatto delle proposte più interessanti.. anche in fatto di soldi.
    Poi riportò lo sguardo sul di lui viso, stando una manciata di secondi a riflettere.
    La vista si annebbiava in continuazione; più lui cercava di essere lucido, più la sua testa andava per i fatti suoi e fu inevitabile che andasse proprio alla somiglianza, seppur labile, tra quel Robert e Zen.
    Sapeva di essere un idiota a fare accostamenti simili ma, in quel momento, gli venne istintivo pensare a quanto, tanto per la forma dei capelli, quanto per i lineamenti del viso fossero leggermente simili l’uno e l’altro.
    Fu istintivo, la mancina andò a sfiorargli le ciocche che gli ricadevano sugli occhi, scostandole all’indietro e afferrandole appena, continuando a guardarlo con espressione rilassata e leggermente arrossata, nonostante il cipiglio pensoso.
    Tu e lui.. ora che ti guardo meglio, non siete poi così diversi..” Sussurrò con voce bassa, baritonale, osservandolo meglio per poi serrare le palpebre con un’espressione infastidita.
    Doveva essere proprio ubriaco forte, per dire ad alta voce una cosa del genere.
    Finì lungo, disteso sul letto mentre mormorava infastidito per quel cerchio alla testa che non lo lasciava in pace neanche per un secondo.
    Aaah, dannazione. Non c’è un cazzo di qualcosa da bere che faccia passare la sbornia, qui dentro?” Chiese infastidito, osservando la stanza volgendo la testa da una parte all’altra in cerco di un mini frigo; era un hotel d’alta classe, uno di quei cosi ci sarebbe dovuto essere -gli andava bene anche un mini bar.
    Nel mentre si mise una mano in fronte; Bene, era pure accaldato come un ragazzina alla sua prima bevuta. Lo giurava, non si sarebbe mai più ridotto a bere così tanto né si sarebbe fatto convincere da quegli altri stupidi che ora si stava divertendo non si sa dove.
    Senti tu, visto che ci sei, non è che riesci a trovarmi qualcosa..? Anche un bicchiere d’acqua fredda mi và bene.” Gli chiese mollemente, alzando di poco il capo per cercare di vedergli il viso, per poi abbandonarla nuovamente con uno sbuffo.
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    "Non serve colpirla nel cuore
    perché la Morte mai non muore.
    "
    (Fabrizio De André)

    Group
    Co-Admin
    Posts
    11,686
    Bidobbidi
    +524
    Location
    Glass Universe

    Status
    Dead
    Robert ~ #03

    Quell’uomo era, decisamente tutto il contrario di ciò che a Robert poteva piacere in un potenziale amante. Tuttavia riconosceva che aveva davvero dei lineamenti mascolini invidiabili e, personalmente, un poco lo invidiava, lui che aveva delle fattezze leggermente femminee –o forse era una sua convinzione, probabilmente- ma non esageratamente. Si limitò comunque a guardarlo silenziosamente, prima di guardarlo con i propri occhi chiari spostare quella mano sulla propria frangia, quella parte che gli copriva leggermente lo sguardo, infastidendolo talvolta.
    - Magari mi piaceva l’idea di approfittarmi di un ubriaco… - buttò lì, mentre lo osservava incuriosito, lo sguardo puntato in quello annebbiato e grigio dell’uomo: rispetto per i più grandi? No, Robert non ne aveva mai avuto molto. Gli piaceva prendere in giro e gli piaceva fare sesso ma, in quel frangente invece, aveva preferito la prima prospettiva, per quanto non fosse amata quanto la seconda. E quel tipo si prestava decisamente alla propria idea di uomo con cui dialogare liberamente e, magari, divertirsi verbalmente, per il momento almeno.
    - Sono solito avere un atteggiamento sfrontato ovunque mi trovi, dunque non vedo perché dovrei cambiare abitudini solo perché un vecchio musone bisbetico me lo fa notare. O patisci l’essere così a contatto con un altro uomo? - lo sfotté apertamente, riconoscendo che, almeno in parte, se quel tizio fosse stato manesco e poco raccomandabile, anche a dispetto dell’ubriacatura, non ci avrebbe messo molto a sbatterlo lontano, magari facendogli pure del male. Ma quell’uomo gli sembrava innocuo: che le apparenze ingannassero? Lui non lo credeva, ed era proprio per quel motivo che si stava prendendo certe libertà. Riconosceva ad un miglio di distanza le persone da cui tenersi alla larga, specialmente se erano mafiosi carichi di problemi, nel caso si fossero intestarditi con lui dopo una notte di sesso –cosa che capitava di tanto in tanto, dunque si teneva alla larga da chi era fin troppo pericoloso per il proprio stile di vita.
    - Jo, carino. Chiamami Jo. Robert sa troppo di americano - e il tu non era molto contemplato, visto il modo in cui il moro gli si era rivolto. Un po’ lo divertiva però. Lo continuò a guardare, dopo che quello si lasciò cadere sul letto, mollemente: doveva proprio aver esagerato eh? Si alzò dalla postazione, non certo per far piacere all’uomo quanto, piuttosto, perché gli era venuta un po’ di sete anche a lui. Dunque, dopo una rapida occhiata, individuò in un angolo un piccolo minifrigo poggiato a terra e si inginocchio infilandovi la testa per cercare dell’acqua al tipo e, per sé, una lattina di birra.
    - Lui mh? Cos’è, il tuo amante o il tuo stalker? - chiese poi, incuriosito ancora dalle parole di quello, prima di sedersi in modo piuttosto disinvolto di fianco all’uomo porgendogli una bottiglietta di plastica con l’acqua gassata –c’era solo quella lì dentro… Certo che i ricchi erano strani forte eh. Non era solito eseguire gli ordini, era qualcosa che odiava, ma l’aveva comunque fatto anche per se stesso, al momento.

    Edited by Mikki_chan - 23/4/2012, 21:57
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Rainbow Whisper
    Posts
    1,989
    Bidobbidi
    +150
    Location
    Uh uh uh <3

    Status
    Ghost
    HGect
    Takafumi ~ 03

    Vecchio musone bisbetico.
    Un aggettivo che si era sempre immaginato nei pensieri degli altri nei suoi confronti e nessuno gliel’aveva mai detto direttamente, a parte quel tipo. Nonostante lo infastidì in maniera allucinante, non poté fare a meno di accettare la sua sfacciataggine come la capacità di non fregarsene degli altri e dire le cose così come stavano.
    In effetti, non era l’unico che gli parlava in maniera fin troppo diretta per i suoi gusti - alcuni dei suoi più fidati subordinati, primo fra tutti Zen lo facevano; la differenza era che loro sapevano con chi avevano a che fare, lui presumeva proprio di no o, al limite, ne aveva una vaga idea non provata.
    Roteò gli occhi, tenuti aperti pareva con forza, verso il soffitto e con una smorfia a piegargli le labbra.
    Robert è il tuo nome, no? Perché storpiare un cavolo di nome, non capisco. Ma come vuoi..” Lo vide ritornare, porgergli una bottiglietta fresca mentre si metteva seduto accanto a lui, magari un po’ troppo vicino data anche la larghezza infima di quel lettino.
    La prese con la mancina e, con un gesto fluido, secco, lo colpì con la stessa sulla nuca; un colpo dall’alto verso l’alto senza battere ciglio. “Questo è voler approfittare degli ubriachi e non portare rispetto, mister faccio-quello-che-cazzo-mi-pare-Jo.
    Aprì la bottiglia poi, guardando le goccioline d’acqua che gli scivolavano e gli bagnavano appena le mani, restando disteso. “E ringrazia che sia in questo stato; a quest’ora saresti stato in un vicolo a chiedere pietà per uno dei tuoi diti.
    Bevve avidamente, lasciando che un paio di gocce uscissero da un lato della bocca e solcassero la pelle fin sotto il mento per passare al collo, un percorso che Takafumi si fregò di fermare continuando a bere fino a che non arrivò l’ultima domanda.
    Si staccò, sospirando dissetato.
    Tutti e due.” Principiò distrattamente, senza pensarci per poi ritornare a bere.
    Fu in quella frazione di secondo che comprese ciò che gli era uscito dalle labbra, ritornando momentaneamente lucido solo per strozzarsi con l’acqua stessa, arrossendo furiosamente e iniziando a tossire, piegandosi di lato.
    Continuò per almeno una manciata di secondi, dandosi mentalmente dell’idiota patentato per le cazzate che stava sparando in una sola notte.
    Per lui!” Aggiunse sbrigativo, placandosi con una mano a pulirsi le labbra e volgendosi di sbieco verso Robert, con ancora le gote arrossate. “Nel senso, è lui che mi considera un’amante e lui che mi stalkera. Io non faccio nulla di tutto ciò.
    Chiuse la bottiglietta mentre si alzava e rimetteva a sedere.
    Si sciolse il nodo della cravatta, troppo stretto per i suoi polmoni in quel momento, slacciandosi anche i primi bottoni della camicia e mostrando uno stralcio del petto.
    Quel tipo non solo era diretto ma andava anche sul personale. E lui che gli rispondeva pure, che deficiente.
    “E tu? Non hai nessuno da stalkerare o assillare oltre che il sottoscritto?” Chiese tentando disperatamente di cambiare discorso da sé stesso e la sua vita privata - anche se, con Zen, tutto era tranne che tale. “Chi ti sopporta deve avere una grande pazienza, presumo.
    Si pose il viso sul pugno chiuso della mancina, piegandolo appena, e osservandolo con occhi sottili, attendendo che rispondesse.

    Edited by »Nill - 23/4/2012, 22:15
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    "Non serve colpirla nel cuore
    perché la Morte mai non muore.
    "
    (Fabrizio De André)

    Group
    Co-Admin
    Posts
    11,686
    Bidobbidi
    +524
    Location
    Glass Universe

    Status
    Dead
    Robert ~ #04

    Sarebbe, di certo, scoppiato a ridere se non avesse avuto, almeno inconsciamente, la consapevolezza che lo avrebbe come minimo picchiato se avesse fatto una cosa simile –o forse no, ma meglio non rischiare. Dunque lo osservò ancora divertito, prima di scuotere leggermente la testa: quel tipo era decisamente interessante da ubriaco, chissà se era così anche da sobrio? Aveva i suoi dubbi… Magari con il suo stalker lo era, invece, visto come era diventato rosso affermando di essere perseguitato e che, comunque, la cosa non lo infastidiva eccessivamente. Probabilmente era una passione ricambiata, o almeno così gli parve.
    - Jo suona molto meglio. Robert nella vostra lingua fa veramente schifo, vuoi e la vostra r deboluccia - spiegò semplicemente, scuotendo appena il capo ancora una volta, prima di osservare decisamente interessato l’altro, dopo essersi aperto la lattina e averne bevuto qualche sorso, mentre l’occhio gli cadeva sulle gocce di acqua che scivolavano lungo il collo e la pelle dell’uomo. Si, non era il suo tipo, però restava comunque un bell’uomo. Decisamente.
    Ovviamente finì d’un fiato la lattina dopo il proprio pensiero, posandola a terra mentre si avvicinava, forse un po’ troppo ancora, all’uomo al suo fianco che si era quasi strozzato con l’acqua presa, probabilmente, consapevolezza di quello che gli aveva appena risposto. Logicamente Robert prese per buona proprio quella prima risposta che era, senza ombra di dubbio, la più sincera e, senza margine d’errore, ciò che pensava davvero quel tizio.
    - Sfortunatamente non ho l’abitudine di fissarmi su un solo uomo, anzi, raramente… Tuttavia c’è un tizio che per qualche strana ragione del fato ha le mie stesse conoscenze - non specificò come conosceva tali uomini, era decisamente fin troppo semplice dedurlo visto il proprio atteggiamento e il proprio sorrisino appena smaliziato, mentre guardava ancora l’uomo con uno sguardo forse fin troppo esplicito dopo le sue parole. Ovviamente non era solito aprirsi con il prossimo, tuttavia quell’uomo non era nessuno e, di certo, non l’avrebbe nemmeno incontrato in futuro, dunque –anche se era circondato da persone che non avrebbe più rivisto se non per caso- sentiva di non avere poi così tanto da perdere. Gli dava sicurezza quella presenza? No, per niente, ma gli sembrava innocuo, nonostante l’atteggiamento e la minaccia appena fatta, gli occhi assottigliati. No, non lo intimoriva affatto con quel viso appena arrossato, quegli occhi assottigliati ma ancora annebbiati dall’alcol e il corpo fermo vicino al proprio.
    - Se glielo lasci fare non ti da poi così fastidio, o mi sbaglio? Di certo, se ti infastidisse, lo manderesti via, come faresti con me se ora… - lasciò la frase in sospeso, un sorrisino furbetto prima di sporgersi verso quello –che si era appoggiato con il mento su un pugno- e annusargli appena il collo, soffiandogli nell’orecchio, leccandoglielo solo un istante prima di mordergli il lobo, tirandolo mentre con le mani fermava i polsi dell’altro.
    Sapeva che avrebbe potuto reagire male ma, sinceramente, non aveva di certo preventivato di stuzzicarlo anche di fatto visto che non era esattamente il suo tipo, come non avrebbe mai finito di dirsi. Gli leccò appena il collo poi, posandovi le labbra delicatamente per qualche secondo, prima di allontanarsi –così come si era avvicinato- e mollargli i polsi. Un contatto veloce e lieve, solo per smentire quelle parole che sembravano così cariche di qualcosa che quel tipo non voleva riconoscere.
    - …Giusto? Cosa gli hai promesso poco fa? Di diventare il tuo amante o di andare a convivere? Perché è palese che piaccia pure a te. E tanto anche - lo smascherò, per così dire, divertito. Sapeva benissimo che quel tizio, per quanto scorbutico potesse sembrare, doveva avere un carattere forte ma in qualche modo buono, dunque era certo che la sua azione avrebbe avuto, nella relazione con quel fantomatico uomo che gli assomigliava, qualche conseguenza. O almeno Robert lo sperava. Non era solito fare del bene, anzi, di solito si prendeva quello che voleva; ma stava solamente giocando un poco, solo un po’, senza interesse, o forse con troppo interesse invece.
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Rainbow Whisper
    Posts
    1,989
    Bidobbidi
    +150
    Location
    Uh uh uh <3

    Status
    Ghost
    HGect
    Takafumi ~ 04

    Lo vedeva nel modo di comportarsi, glielo leggeva negli occhi, lo capiva dall’espressione che quel tipo non voleva solo fare una chiacchierata amichevole -E come dargli torto? Non si era andato a ficcare in un asta per semplice divertimento, no?
    Ma il problema era che, in condizioni normale, innanzitutto non sarebbe proprio entrare in quel cavolo di posto, e poi non gli sarebbe mai saltata in mente l’idea di assecondare quel ragazzino.
    Non sapeva chi fosse quell’uomo di cui stava parlando, di certo non uno della sua cerchia presumeva -o forse sì?- sta di fatto che lo sentì premere la coscia contro la propria, più vicino, guardandolo con estrema malizia.
    Mi rammarica sapere che sei a corto di qualcuno che ti tenga a bada e ti insegni l’educazione.” Rispose pacato l’altro, sospirando, e chiudendo per un momento gli occhi, ignorando tutti quei segnali d’allarme che, non solo l’altro, ma anche il suo cervello gli mandava.
    Poi lo sentì.
    Le mani di Robert che gli serravano improvvisamente i polsi, il respiro caldo che gli solleticava il collo e le labbra che andarono a posarsi sul lobo, assieme ai denti, per poi passare sul collo mentre Takafumi rimaneva fermo, nonostante i muscoli erano tesi come corde di violino.
    Per qualche strana ragione quel contatto, da un lato gli aveva smosso lo stomaco facendolo fremere appena, ma dall’altro lo lasciava tremendamente vuoto e quasi in colpa per la consapevolezza che non erano di Zen né quella bocca né quel respiro.
    Lo guardò, diritto negli occhi e serio, imperturbabile, nonostante il lieve rossore continuasse a prevalere sulle sue guance, nello stesso momento in cui l’altro si staccava da lui; lo prese, dunque, in un gesto fatto senza nessuna logica, al 100% dovuto al suo stato mentale di quel momento, affatto lucido, portandoselo sopra mentre lui si buttava di nuovo disteso sul letto.
    Se volevo una puttana, sarei andato in posti dove ne potevo scegliere di migliori, ragazzino.” Principiò con tono basso, una mano a tenergli fermo un polso mentre l’altra gli andava ad alzare la maglietta, sfiorandogli l’addome e salendo in su fin sul petto. “Ma.. visto che ti ho vinto e che sembra che tu frema al desiderio di farmi, direi che si potrebbe fare un eccezione.
    E afferrando, dall’interno, la di lui maglia se lo avvicinò lasciando combaciare le labbra di entrambi.
    Sentì il suo sapore, nettamente diverso da quello di Zen -forse fin troppo..- unirsi con il suo mentre lambiva le labbra dell’altro, suggendole con foga e approfondendo quel bacio più di quanto poteva.
    Era ubriaco, era completamente andato di testa.
    Ma in qualche modo riuscì a bloccarsi, scostandolo appena, leggermente affannato e con lo sguardo lucido mentre lo osservava serio e per nulla provato.
    Purtroppo per te, però, ho altri impegni da questo punto di vista e, sappi che se volevo scoparti o lasciarmi scopare, lo avrei già fatto non dubitare.” Gli disse, sospirando e scostandolo gentilmente di lato di modo da riuscire a rimettersi seduto con quel giramento di testa che non lo lasciava un minuto. “Sono ubriaco, non un cretino; Se faccio una scelta, è quella e basta. Ed è quello che dovresti fare anche tu, invece di andare da un letto all’altro.
    Lo guardò di sbieco, serio e realmente toccato per la vita che, da come gli aveva accennato, faceva l’altro, una vita che non era tra le più sicure -anche se lui era il primo che doveva stare zitto, in quanto yakuza.
    Tirò fuori il pacchetto di sigarette, dunque, mettendosene una tra le labbra e portandosi all’indietro la frangia che gli ricadeva sugli occhi.
    E visto che sei così curioso, a quell’idiota gli ho promesso di entrare nella mia cerchia; di che tipo è meglio che tu non lo sappia.” Sbiascicò, ricordandosi ancora quanto aveva dovuto pensare per cercare di toglierselo di torno, inutilmente tra l’altro.
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    "Non serve colpirla nel cuore
    perché la Morte mai non muore.
    "
    (Fabrizio De André)

    Group
    Co-Admin
    Posts
    11,686
    Bidobbidi
    +524
    Location
    Glass Universe

    Status
    Dead
    Robert ~ #05

    Era davvero importante il modo in cui quell’uomo si stava comportando con lui: non avrebbe mai immaginato che la situazione si potesse modificare in quel modo, oh no, proprio per nulla. Eppure era successo e, sinceramente, Robert se ne compiacque leggermente, ritrovandosi a sovrastare, almeno in parte, il tipo che parlava. Era proprio un musone bisbetico comunque eh.
    - Ma io non lo sono, una puttana. Te l’ho già detto mi pare - rispose pacatamente, osservando il viso ancora arrossato dell’ubriaco che lo teneva per un polso e gli alzava appena la maglia che indossava solo per sfiorargli il petto, sensazione che lo fece fremere leggermente sotto quel tocco leggero e freddo –lui che mal lo sopportava. Rimase pressoché inerme mentre l’uomo lo traeva a sé e, solamente quando le loro labbra furono sovrapposte reagì andando incontro a quell’urgenza che avvertiva tra le loro bocche e le loro labbra. Un contatto profondo e netto che lo fece perdere solo il tempo necessario per sentire l’uomo –che gli aveva fatto chiudere gli occhi solo per assaporare quell’umido contatto piacevole- staccarsi. Doveva aver preso nettamente consapevolezza di ciò che stava facendo, forse. O forse si stava divertendo anche lui, come Robert poco prima, giocando a carte scoperte in modo così abbietto.
    Lo osservò con gli occhi lievemente lucidi e le labbra schiuse, prima di sbattere le palpebre e tornava con lo sguardo su quello serio e grigio del tizio.
    Si scostò guidato dall’altro di lato, osservandolo ancora brevemente, ascoltando le sue parole: era decisamente innamorato di quell’uomo di cui parlava, giusto? Robert ne ebbe la piena consapevolezza e, inconsciamente, sperò di poter avere, almeno una volta, qualcosa del genere. Tuttavia non ci sperava troppo, non era mai stato il tipo da rapporti duraturi e nemmeno ci teneva ad esserlo –almeno ad un primo sguardo.
    - Forse… Ma finché non trovo chi riesce a farmi perdere la testa continuerò così, non ti pare? - probabilmente quel tipo non la pensava come lui, doveva essere stato votato alla castità –anche se non poteva esserne sicuro- almeno fino a quando quel tizio non era apparso nella propria vita. Robert non ne era in grado, aveva bisogno di appigliarsi a certe sicurezze, di tanto in tanto. Sicurezze che andassero fuori dall’ambito familiare e da suo fratello, unico punto fermo della propria vita. Non aveva altro, lui.
    Lo guardò sorpreso: fumava? Non credeva, non aveva il viso da fumatore –anche se non aveva nemmeno il viso da bevitore, alla fin fine. Si limitò ad un sorriso sghembo, alzando le spalle, prima di osservarlo curioso dopo quella rivelazione. Dunque gli aveva promesso una cosa così semplice? Cos’era quello stalker, un idiota? Ottenere così poco… Come minimo lui avrebbe richiesto di essere servito e riverito, forse.
    - Che desiderio banale… Ma penso si addica a te, quel tipo deve proprio essersi preso una bella sbandata - mormorò, prima di alzarsi dal letto, scuotendo appena la testa e passandosi le mani sulla maglia, come per ripulirla e ripiegarla, in qualche modo, senza davvero farlo. Tornò poi con lo sguardo al moro, rivolgendogli un’espressione seria, solo per un istante.
    - Se non avete nulla da fare, tu e quell’altro, venite a trovarmi al Mamy’s Pub. E’ sempre a Shinjiuku e poco lontano da dove mi hai “trovato”. Sono curioso di vedere questo tipo… - e possibilmente vedere quanto effettivamente gli assomigliasse e, soprattutto, vedere come quel tizio si comportava con lui. Sarebbe stato divertente, anche se immaginava più o meno chiaramente il comportamento di quel tipo con quel suo amante persecutore.
    Si stiracchiò leggermente, prima di volgersi verso la porta, lanciargli solo uno sguardo prima di tornare a guardare nuovamente il moro.
    - Baci bene, comunque - rivelò prima di sorridere nuovamente e dirigersi a passo piuttosto studiato –ormai gli veniva spontaneo- verso la porta della stanza. Non sapeva se lo avrebbe incontrato di nuovo, lui le coordinate per trovarlo gliele aveva date, più per curiosità che per mera voglia di provarci visto che non era così folle da provarci con un bisbetico simile. Stava forse solo al Fato decidere ciò che sarebbe potuto essere, in futuro. Sarebbe semplicemente tornato alla propria vita, senza troppo pensare.
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Rainbow Whisper
    Posts
    1,989
    Bidobbidi
    +150
    Location
    Uh uh uh <3

    Status
    Ghost
    HGect
    Takafumi ~ 05

    Non è una sbandata, quello è proprio scemo.” Rispose subito, guardando da tutt’altra parte come in imbarazzo nel ripensare a tutte le volte che gli si era dichiarato in ogni maniera possibile, rifiutato ogni volta.
    Lo vide alzarsi, poi, leggermente perplesso; forse era finito il tempo che avevano a disposizione.
    Non era stata poi una totale perdita di tempo, quel Robert era un tipo interessante anche se non era una di quelle persone con cui, da sobrio, avrebbe fatto una chiacchierata amichevole senza frecciatine e senza finire per prendersi a male parole, visto il caratterino che si ritrovava.
    Però, guardandolo, non era cattivo come persona né, sicuramente, era felice di passare da un uomo all’altro nonostante ostentasse tutta quella malizia in corpo.
    Mamy’s Pub, eh? Lo aveva sentito eccome e lo conosceva anche, così come conosceva ogni angolo di Shinjuku; non pensava lavorasse lì, ma era da un infinità di tempo che non si soffermava su quella via.
    Lo farò, dopotutto è di mia proprietà. E ora che me l’hai detto, vedrò bene di tenerti d’occhio che tu non vada in giro a prostituirti.” Disse sorridendo in tralice, prendendo l’accendino e azionandolo con un movimento secco del pollice mentre faceva le prime tirate veloci di sigaretta.
    Lo vide allontanarci, salutandolo con un solo accenno di mano e un lieve borbottio di saluto per poi udire quella sorta di complimento che, malvolentieri, lo fece arrossire.
    Solo quando fu da solo, si buttò nel letto, sfiorandosi le labbra mentre osservava di fuori.
    Chissà se anche Zen pensava alla stessa cosa quando lo baciava, chissà se anche a lui piacevano i suoi baci..
    Si schiaffò una mano sugli occhi, dandosi mille volte mentalmente e a voce dell’idiota per quei pensieri assurdi che stava avendo, finendo per sospirare, fare un’altra tirata di sigaretta e prendere il cellulare. Magari i suoi lo stavano cercando e, a dir la verità, quasi gli prese un colpo.
    24 chiamate e.. 15 messaggi? Ok, l’aveva lasciato in silenzioso ma.. così era troppo.
    Vide chi era il proprietario di tutti quelle telefonate e quasi gli cascò il mondo addosso: Zen, quell’idiota di un tretaduenne. Mica era un bambino che non riusciva a trovare la strada di casa; era grande, vaccinato e armato.
    Fu sul punto di fiondare quel cellulare fuori dalla finestra quando vide lo schermo illuminarsi; di nuovo lui che lo chiamava, prese un sospiro preparandosi.
    Pront-” Non riuscì a finire la frase che quasi la voce dell’altro gli perforò un timpano.
    Era davvero tanto preoccupato, glielo sentiva dal tono di voce.
    Oi, che cazzo urli!? No, io.. Sì, sto ben- Sono qui ad un Hote- Oi, mi fai parlar- Zen, per la miseria! Se ti sto parlando vuol dire che non sono morto, tu che dici!?!?
    Prese un profondo respiro, iniziando a perdere una pazienza che non poteva avere il lusso di perdere. Doveva stare calmo, perché tra poco quello incazzato non sarebbe stato lui..
    Senti, Zen.. Devo dirti una cosa..” Biascicò completamente rosso, mettendosi una mano davanti ala bocca e roteando gli occhi. “Però manteniamo la calma, eh, e non arriviamo a conclusioni affretta- Eh? All’Hotel Royal.. 126.. Cos- Aspetta!..

    Tu. Tu. Tu. Tu. Tu.


    Si mise una mano tra i capelli, prendendo una lunga tirata di fuma.
    Di certo quella sarebbe stata un’altrettanto lunghissima notte. Insonne ovviamente.
     
    Top
    .
  12. Xasar
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    vfyqtw

    Giocata conclusa.
    Grazie per aver partecipato.
    I punti asta (PA) sono state aggiornati,
    controllate il vostro saldo qui.

    • Lessien •

     
    Top
    .
11 replies since 17/4/2012, 18:18   170 views
  Share  
.