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Notizia riportata da Simdaka in tag e per citare lei, osserviamo un minuto di silenzioso trololol per Eduard Khil.
Dal 30 maggio Eduard Khil era ricoverato, in coma, presso il Mariinsky Hospital con lesioni irreversibili al cervello.
La famiglia aveva contattato anche il governo per avere degli aiuti finanziari in grado di riservare a Khil le migliori cure e trattamenti.
Purtroppo ogni intervento è stato vano.
Era uno dei cantanti di musica leggera più famosi dell’ex Unione Sovietica, premiato più volte come “Artista dell’anno“. Tuttavia, divenne popolare a livello internazionale con una canzone nella quale in realtà non diceva proprio nulla. Parliamo di Eduard Khil, morto all’età di 77 anni, divenuto celebre via web grazie ad una sua esibizione del 1976 in cui canta, pronunciando soltanto vocalizzi e ripetendo spesso “trololo”.
In realtà originariamente il pezzo parlava di un cowboy a cavallo che ritornava a casa dopo un lungo peregrinar. Il titolo originario del brano era infatti I’m very glad because I’m finally returning back home, Trololo. Ma il testo venne censurato, in quanto, venne giudicato troppo “americano”. Probabilmente nessuno avrebbe immaginato che la sua trololo sarebbe diventata, in epoca post comunista, un vero e proprio successo planetaria dalla carica liberatoria e dalla profonda ironia, nell’anno del passaggio da Jurij Vladimirovič Andropov a Konstantin Ustinovič Černenko.
Il celebre video che ha spopolato nel web facendo di ognuno di noi un piccolo trololololol...
trolololol...
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0 replies since 4/6/2012, 11:47 47 views
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