Giocata n.28, gen. Hentai, Pg asta: Yukiko Chiyo

Yukiko Chiyo di Mizu_H. X Brimstone di Sim Captor Dakura

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    Giocata Numero: 28
    Personaggio Asta: Yukiko Chiyo
    Roler del personaggio: Mizu_H.
    Genere: Hentai
    Vincitore: Brimstone di Sim Captor Dakura

    Offerte che sono state fatte al personaggio d'asta:
    - L'opportunità per Yukiko di salvare la propria città utilizzando il proprio "intuito/dono"...in modi ancora non chiari! VINCITRICE
    - Nessuna offerta in particolare, più che altro la possibilità di una breve spoilerata sul futuro della role Gerard X Yukiko.

    Ho scelto Brimstone seguendo completamente il carattere di Yukiko. E' stata una decisione molto dura da prendere, siccome Dark Sensei mi tenta con le sue spoilerate sul futuro della nostra role (u.u), ma proprio come ha fatto lui nella prima asta, voglio mantenere i segreti delle role per renderla più interessante ancora, ad ogni singolo post. Anche se a volte mi fai morire con i tuoi segreti e le tue "sorprese", Sensei, devo ammettere che non voglio che me li riveli prima del tempo!
    Inoltre non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di ruolare con Simdaka! Sono onorara Simdaka-sama *si prostra*.
     
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    Kawasaki, Prefettura di Kanagawa.
    Appena fuori Tokyo, nel quartiere Takatsu di Kawasaki, sta piuttosto isolata una villetta singola di due piani più un seminterrato. La zona è molto tranquilla, con belle case grandi e tanto verde, qualche negozio e locale, e un buon servizio di mezzi pubblici.

    CasaBunkerMaeda



    Cacciatrice

    B r i m s t o n e - Post #1


    E così il pesciolino aveva abboccato. Fino a che Yukiko Chiyo non si era rivolta direttamente a lei, pronunciando le parole "vi aiuterò", la Cacciatrice era stata sicura che l'offerta presentata dopo la propria si sarebbe aggiudicata l'asta; invece, a quanto pareva, la sua scelta di puntare sull'emotività e il buon cuore della ragazzina si era rivelata vincente. Sul momento, in quella casa d'aste, non aveva manifestato l'esultanza che aveva provato, mostrandosi invece sobriamente grata, ma quando era tornata a casa e si era incontrata con le altre, non aveva potuto fare a meno di pavoneggiarsi per il colpo grosso. Glielo faccio vedere io, alla Maeda, come si fa la Cacciatrice, era il suo pensiero più ricorrente, e già si pregustava il dolce sapore degli onori che avrebbe conquistato se avesse giocato bene le sue carte.
    Con Yukiko aveva fissato un appuntamento proprio nel quartiere dove abitava Hikaru Maeda, dicendole che non c'era tempo da perdere e che le avrebbe spiegato tutto subito prima di mettere in atto il suo piano, nella dinamica del quale il suo dono avrebbe avuto un'importanza fondamentale; anche perché c'erano troppe orecchie indiscrete, all'interno della casa d'aste, aveva deciso di non rischiare. Naturalmente, aveva preso in considerazione la possibilità che la ragazza non venisse da sola: se, come credevano, Yukiko era la protetta di Mr. White, non l'avrebbe di certo mandata da sola in pasto al proprio nemico; quindi anche Brimstone si presentò nel luogo stabilito con un piccolo seguito: c'erano con lei le migliori Cacciatrici del suo gruppo, ovvero Shizuka "la Bionda" e le due gemelle Yui e Yua, più il proprio Osservatore, il signor Hojo (lei detestava doverlo chiamare così, vista la poca differenza d'età fra loro, ma lui era indiscutibilmente il suo supervisore e aveva tutto il diritto di esigerlo). Un piccolo drappello, quindi, che avrebbe dato il benvenuto a Yukiko e ai suoi eventuali accompagnatori e si sarebbe assicurato che non fossero giocati tiri mancini. L'appuntamento era in un parcheggio non lontano dall'abitazione dei Maeda, al riparo dagli sguardi che da lì potevano essere puntati sull'esterno, ma in un punto che consentiva di tenere d'occhio i movimenti da e verso la villetta. Brimstone aveva pensato a tutto, ed era molto fiera di sé.
    "Sei sicura che verrà?", le chiese il signor Hojo in quel suo tono supponente che la irritava tanto.
    «Hey, per chi mi ha presa?», replicò lei; «le ho già detto che l'ho conquistata, deve venire». Giusto?, si chiese però mentalmente, valutando non senza apprensione le probabilità che la ragazza non si presentasse. Quella si che sarebbe stata una figura meschina...
     
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    ~ Yukiko Chiyo


    (post 1)

    Gerard Chiyo aveva osservato tutto nell'ombra, tra la folla, e con il suo udito finissimo aveva capito dove si sarebbero incontrate le due ragazze: quartiere Takatsu di Kawasaki, prefettura di Kanagawa. Era una zona principalmente residenziale, con qualche locale e negozietto, abbastanza tranquillo e per niente affollato. Se si fossero viste di giorno, non avrebbe avuto modo di proteggersi dal sole e spiarla da lontano. Doveva mandare con li qualcuno, era da idioti lasciarla in mano ai nemici, ancora così indifesa e inesperta sul proprio enorme potenziale.
    L'avrebbe accompagnata Rika, una delle più belle maid che aveva, addestratissima nel combattere e ottima guardia del corpo. Era una delle poche serve non umane di Villa Chiyo, una creatura che aveva sempre incuriosito Yukiko: una kitsune, demone-volpe tipicamente giapponese, donna fisicamente perfetta con orecchie e foltissima coda animali.
    Rika indossava sempre un lungo vestito da maid, nero con il grembiule bianco, che le valorizzava molto le curve del bacino e il seno prosperoso. Sotto la gonna, poco sopra le autoreggenti a rete, nascondeva nelle giarrettiere i suoi fidati pugnali e coltelli da lancio, quattro per coscia, con cui rapidissima sgozzava i nemici senza pietà.

    Il pomeriggio dell'incontro, la kitsune camminava poco più indietro di Yukiko ed era camuffata con un cappotto lungo e il cappuccio largo tirato sul capo a nascondere le orecchie.
    Nonostante ci avesse provato in molti modi, Yukiko non era mai riuscita a far parlare Rika. La giovane e bellissima maid, forse la più bella fra tutte, non aveva mai proferito parola. Era la più silenziosa, la più obbediente, la più esauriente, la più fedele, la più letale. Gerard si fidava ciecamente di lei.
    Le due raggiunsero un gruppetto che si era radunato in un parcheggio. Tra quelle persone Yukiko aveva percepito l'aura di Brimstone. Oltre a lei c'erano altre tre ragazze, tutte con un'aura spaventosamente potente, brillante e fatale come fiamme ardenti, più un giovane uomo che pareva proprio un semplice umano.
    Un po' imbarazzata, Yukiko raggiunse la vincitrice dell'asta in cui era stata contesa. Si chiedeva ancora come potesse aiutare quella cacciatrice e se così facendo avesse aiutato almeno un po' anche quell'atro ragazzo che aveva incontrato nella casa d'aste, Yuuichi, che desiderava tanto rincontrare.
    -Buongiorno.- mormorò in un timido saluto, con il cuore che batteva forte nel petto per l'emozione di essere fuori dalla proprietà Chiyo, "semi-libera", in mezzo ad altre persone umane, o quasi, che non fossero maid o serve varie.



    Edited by Mizu_H. - 24/10/2012, 22:03
     
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    Cacciatrice

    B r i m s t o n e - Post #2



    La mattinata era stata limpida e tiepida fino a quel momento, ma ora qualche nuvola si affacciava all'orizzonte e il pomeriggio si preannunciava piovoso; non era freddo, ma aveva preso a soffiare un venticello non esattamente simpatico. Brimstone incrociò le braccia al petto in quello che poteva sembrare un gesto impaziente, e il signor Hojo le lanciò un'occhiata interrogativa, quasi fosse sicuro che la ragazza che stavano aspettando non sarebbe mai arrivata e si stesse già preparando a rimproverare lei per l'ingenuità. Le gemelle avevano già tirato fuori il loro smartphone e stavano giocando a un qualche videogame, mentre Shizuka continuava a tenere d'occhio casa Maeda come se dovesse succedere qualcosa da un momento all'altro.
    «Eccola!», esclamò con forse troppo entusiasmo Brimstone, quando da dietro un angolo spuntò la sagoma di Yukiko insieme a quella di un'altra persona. Le gemelle sollevarono le teste all'unisono, e il cellulare sparì in una tasca; il signor Hojo disse: "non è da sola" -come se ce ne fosse bisogno- e Brimstone agitò una mano per attirare la loro attenzione. Quando le raggiunsero, la Cacciatrice vide che chi accompagnava Yukiko era una donna, ma a differenza della ragazzina non rivolse loro alcun saluto.
    «Buon pomeriggio, signorina Chiyo», rispose Brimstone, chinando appena il capo; «la stavamo aspettando con impazienza. Posso presentarle i miei amici e compagni di lavoro? Questo è il signor Hojo» -l'uomo fece un passo avanti e si inchinò brevemente- «questa è la signorina Yoshi» -Shizuka salutò con un cenno della mano- «e queste sono le sorelle Takesaki» -Yui e Yua sorrisero alla ragazza da sopra le spalle di Brimstone-. Quest'ultima fece una pausa, aspettando che Yukiko presentasse loro la sua accompagnatrice, e con la coda dell'occhio si assicurò che non ci fossero nelle vicinanze movimenti rivelatori della presenza di altre persone; se lo sarebbe aspettato, comunque, e non poteva certo biasimare la sua ospite per una precauzione del genere. Si sentiva, anzi, già molto fortunata che le cose stessero procedendo come aveva sperato. Ora era il momento di dare a Yukiko delle spiegazioni, e mettere in atto il loro piano; quindi, dopo averle dato il tempo di parlare, Brimstone le disse: «le siamo grati per aver accettato di aiutarci. Non abbiamo un minuto da perdere, perciò mi permetta di spiegarle la situazione» -qui fece una pausa per fare un cenno alle gemelle, che risposero annuendo e si allontanarono in due direzioni diverse, verso l'abitazione di Hikaru Maeda- «in quella casa vive una Cacciatrice, una di noi, ma da qualche giorno abbiamo percepito all'interno la presenza di qualcosa... E sospettiamo che questa creatura, di cui non siamo riusciti a capire la natura, abbia un collegamento con gli assurdi eventi che lo scorso finesettimana hanno sconvolto il quartiere di Setagaya, forse avrà letto qualcosa sul giornale. L'influenza di forze oscure, quella notte, fece perdere il controllo a tutti gli esseri viventi nel suo raggio, umani e non, e il prezzo è stato di molte vite». Brimstone fece una pausa, tentando di capire quanto ne sapesse la ragazza che aveva di fronte di tutta quella roba; al suo fianco, il signor Hojo spostò il peso da un piede all'altro, a disagio: la folle notte di Setagaya aveva attirato in quella zona molte Cacciatrici e in certi casi i loro Osservatori, e così ne erano rimasti tutti coinvolti... Nessuno escluso. «Per farla breve, noi siamo convinti che ci sia un qualche genere di demone, dietro questa storia, e che la Cacciatrice che abita lì lo nasconda per ragioni che ci sfuggono. Naturalmente i nostri tentativi di interrogarla sono stati infruttuosi: la ragazza nega e si rifiuta di rispondere alle nostre domande, con la scusa d'essere malata e non poter uscire, e il suo Osservatore si rifiuta di collaborare con noi. E' per questo che abbiamo bisogno del suo aiuto, signorina Chiyo: crede di essere in grado di stabilire la natura dell'essere nascosto in quella casa usando il suo dono? In questo modo sapremo come agire per evitare che accada di nuovo una cosa terribile come quella che ha colpito Setagaya».

    Edited by Sim Captor Dakura - 23/10/2012, 14:21
     
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    ~ Yukiko Chiyo


    (post 2)

    Una volta raggiunto il gruppo, Brimstone presentò i suoi accompagnatori. Da quel che percepiva, le ragazze erano di sicuro delle Cacciatrici piuttosto potenti, mentre il signor Hojo doveva essere l'Osservatore di qualcuna di loro. Si era informata a riguardo non solo nella biblioteva della sua magione, ma anche tramite Gerard, che la voleva preparare bene per l'incontro.
    -Molto piacere, io sono Yukiko.- si presentò al gruppo, un po' imbarazzata, non sapendo come rapportarsi con qualcuno che non fosse Gerard o una delle sue cameriere -E lei è Rika, la mia...guardia del corpo, per così dire.
    Abbassò lo sguardo imbarazzata, poi osservò Rika, che teneva il capo chinato in segno di rispetto, stando ben nascosta sotto il mantello, non proferendo parola come sempre. Probabilmente non aveva proprio la voce, forse era nata muta...o forse aveva perso il dono della parola molto tempo prima.

    Ad un cenno di Brimstone, le due Cacciatrici che parevano gemelle si allontanarono in direzione opposta, suscitando la curiosità di Yukiko. A quanto pareva il tempo stringeva.
    Brimstone le spiegò subito che lì vicino c'era un'altra Cacciatrice che sembrava nascondere qualcosa di molto importante e pericoloso alle sue simili. Qualcosa che era collegato alla strage di Setagaya, avvenuta non molto tempo prima.
    Yukiko ascoltava attentamente, cercando di non scomporsi. Aveva a malapena sentito Gerard parlare di quell'avvenimento così disastroso con gli altri vampiri influenti della zona, li aveva spiati durante una riunione tenuta in villa. Lei stessa era rimasta molto spaventata dall'onda di quell'aura oscura e potentissima che si era espansa in poco tempo e per poco tempo in tutta l'area di Tokyo e periferia. Non ne aveva mai sentita una così grande e forte, era sconvolgente. Era un vampiro? Un licantropo? O magari un'altra terrificante creatura...

    Le Cacciatrici erano convinte che Hikaru Maeda nascondesse una specie di demone collegato appunto a quell'evento. Siccome la signorina Maeda nascondeva e negava ogni cosa, toccava proprio a Yukiko sondare gli abitanti della casa e stabilirne la natura.
    Sperava con tutto il cuore di poter dare una mano, anche se i suoi poteri erano ancora in "fase di sviluppo", come li definiva Gerard Chiyo.
    -Io...sto ancora lavorando molto sui miei "poteri".- cercò di spiegare, un po' impacciata -Riesco a percepire con i cinque sensi le aure e le onde che lasciano attorno a sé, in un raggio che può essere più o meno vasto a seconda della potenza dell'individuo. Se non ho mai incontrato prima una determinata creatura ne posso solo capire le caratteristiche e le potenzialità...spero che comunque possa aiutarvi a capire se è un demone.
    In quel momento si sentiva davvero un'incapace. Lei non aveva mai visto un demone in vita sua, ma se l'essere che era presente a Setagaya lo era, allora avrebbe potuto riconoscerlo, perché l'onda della sua aura l'aveva percepita benissimo, anche troppo per i propri gusti.

     
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    B r i m s t o n e - Post #3



    Brimstone, Shizuka e soprattutto il signor Hojo ascoltarono con grande attenzione la ragazza che spiegava di cos'era capace, e quest'ultimo commentò: "un potere veramente molto utile", con gli occhi che gli brillavano di interesse e ammirazione.
    «Davvero, lei è una ragazza molto fortunata», si lasciò sfuggire Brimstone, ma l'istante dopo se ne era già pentita: sapeva come per ottenere capacità sovrannaturali si dovesse pagare un prezzo altissimo, spesso proibitivo, ed era consapevole di non sapere nulla su Yukiko, a parte quello che aveva appreso all'asta. Quindi non lasciò che il silenzio successivo facesse rimbombare le parole che aveva appena pronunciato, e continuò: «sono certa che il suo aiuto sarà prezioso. Adesso andiamo, dobbiamo scoprirlo il prima possibile!». Quindi fece cenno alla ragazza e alla sua guardia del corpo di seguirla, e si incamminò con Shizuka al fianco verso l'ingresso principale di casa Maeda; Hojo sarebbe rimasto lì, a tenere d'occhio da lontano la strada e la casa. Le gemelle non si vedevano: stavano perlustrando il retro della villetta, come avevano concordato prima di recarsi lì, per evitare che la Maeda sgattaiolasse via da qualche uscita secondaria. Brimstone si fermò ai piedi delle scale che portavano al porticato su cui si affacciava il portone d'ingresso -a questo punto non le importava più d'esser vista- e si rivolse nuovamente a Yukiko: «riesce ad avvertire niente di insolito? In qualunque momento dovesse percepire qualcosa di anche lontanamente demoniaco, basterà che faccia un cenno con il capo a me o alla signorina Yoshi» -disse indicando Shizuka- «in qualunque momento, ci siamo intese?». Stava per salire quelle scale e bussare al portone di casa Maeda, doveva essere sicura che la ragazzina non si riguardasse per timidezza o riguardo nei confronti della persona o delle persone che sarebbero venute ad aprire.
    "Contiamo su di lei, non si faccia scrupoli", rincarò Shizuka, in tono estremamente serio. Brimstone notò che era molto tesa, e solo in quel momento si rese conto delle implicazioni concrete di quello che stavano facendo. La villetta era piuttosto isolata, ma se avessero davvero dovuto lottare la scelta di andare lì nel primo pomeriggio si sarebbe rivelata un'enorme imprudenza; eppure nessuno del resto del gruppo aveva avuto da ridire, come se non avessero creduto che sarebbe stato necessario. Ma ora il nervosismo di Shizuka accese un campanello d'allarme nella testa di Brimstone, che ebbe come un orribile presentimento.
    «Adesso suonerò alla porta», spiegò poi a Yukiko; «non sappiamo cosa accadrà da adesso in poi, perciò dica alla sua guardia del corpo di... Beh, di tenersi pronta».

    HikaruFelpa
    "Che diamine sta succedendo?". Una voce al di sopra delle loro teste fece riscuotere Brimstone, che quando sollevò lo sguardo incrociò quello sorpreso e severo di Hikaru Maeda; "Brimstone Okubo, che cosa vuoi ancora?". Il suo tono era affilato come un coltello, e per qualche secondo l'altra fu del tutto dimentica del motivo per cui era lì. Al suo posto parlò Shizuka, che invece appariva molto più determinata: "Hikaru Maeda, sappiamo che nascondi qualcosa", disse. Brimstone racimolò tutta la sicurezza che si era preparata ad esibire in quel momento e prese la parola: «siamo qui per avere delle risposte. Se ti rifiuterai ancora di collaborare, andrai contro i tuoi doveri e ci costringerai ad abbandonare le buone maniere». Hikaru assottigliò la palpebra e non disse niente, forse valutando le proprie possibilità; in quel momento un movimento alle sue spalle rivelò la presenza di qualcun altro all'interno. Brimstone, Shizuka e le gemelle, che erano riemerse dai due lati della casa, aspettavano solo il verdetto di Yukiko per decidere come agire.
     
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    ~ Yukiko Chiyo


    (post 3)

    Il signor Hojo e Brimstone si complimentarono con lei, che sorrise in modo amaro ed abbassò la sguardo quando la Cacciatrice la considerò "fortunata". Lei non lo era affatto. Aveva vissuto praticamente tutta la vita rinchiusa, senza mai poter avere un'amicizia o una storia d'amore, e di punto in bianco da una principessina era diventata una schiava. Ma le faceva piacere che il suo dono fosse utile.

    Seguì Brimstone e Shizuka verso la villetta, in cui già percepiva due auree ben distinte. Rika la scortava senza mai rallentare e standole molto vicina, con le braccia tese e pronte a scattare verso le giarrettiere.
    Le cacciatrici ribadirono a Yukiko che contavano su di lei e che in qualsiasi momento, nel caso avesse sentito qualcosa di strano o ambiguo, doveva avvertirle immediatamente.

    Brimstone non fece in tempo a salire i gradini che portavano al portico che la porta principale si aprì, rivelando un'altra ragazza, umana ma con un'aura particolarmente potente, una Cacciatrice. Portava una benda su un occhio e aveva i capelli bianchi...come quelli di Gerard.
    Perché in un momento simile pensava a lui? Perché almeno per un po' non poteva starsene fuori anche dalla sua mente già abbastanza provata.
    Un'espressione dolorante e a stento nascosta cambiò il viso di Yukiko e la sconcentrò. Percepì indistintamente uno scambio di battute fra le tre Cacciatrici, poi qualcosa riempì l'aria. Una lieve onda di potere oscuro circondò la casa in modo rapido e incontrollato, facendo accapponare la pelle della ragazzina dagli occhi bicolori.
    Non era la stessa potenza del fine settimana passato, ma era qualcosa di molto simile e spaventoso, una specie di unione fra la Forza Maligna e l'ura di un semplice umano.
    Yukiko iniziò a tremare e ranicchiarsi su se stessa, con gli occhi sgranati. Quella sensazione era davvero orribile, si sentiva schiacciare l'anima.
    Si mise le mani tra i capelli tenuti corti e li tirò, con un'espressione inorridita.
    Rika da dietro la prese per le spalle e la sorresse, guardandola con fare preoccupando ma non proferendo parola.
    -Dietro di lei.- sussurrò piano, fissando la ragazza dai capelli bianchi che stava sul ciglio della porta a qualche metro da loro. Temeva che potesse essere in pericolo.
    Quella strana e pericolosa creatura -che mai aveva incontrato prima e che non sapeva definire- era alle spalle di Hikaru Maeda, ma non era ben visibile. C'era solo una sagoma che pareva essere minuta, ma che sprigionava una forza terrificante e trattenuta da...no, non sapeva bene da cosa, non riusciva a definirlo. Ma non era libera come poteva esserlo qualche giorno prima.



    Edited by Mizu_H. - 28/10/2012, 01:46
     
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    B r i m s t o n e - Post #4



    Si, c'era qualcun altro in casa. Non solo il movimento appena intravisto dietro la Maeda, ma una sensazione che Brimstone avvertì distintamente lo rese chiaro: come se si fosse trovata, per un attimo, nel bel mezzo di un flusso di energia tra due entità. "Dietro di lei", sussurrò Yukiko, e quando la Cacciatrice si girò a guardarla vide che era sbiancata e che la sua guardia del corpo le si era fatta vicina, come se avesse bisogno di sostegno. Quindi aveva ragione... Eppure Brimstone non riuscì a gioirne. Si voltò di nuovo verso la ragazza albina, con un'espressione dura sul viso: «lasciaci entrare, Maeda», le intimò, cominciando a salire lentamente gli scalini. Shizuka non si mosse da dove si trovava, ai piedi degli scalini, ma dalle custodie nascoste nelle maniche della felpa sfilò con discrezione i suoi due coltelli da lancio, nelle cui lame il signor Hojo aveva infuso per l'occasione un qualche incantesimo dei suoi, e ora ne stringeva uno per mano; le gemelle le raggiunsero e fecero cenno a Rika di allontanarsi con Yukiko, prima di portarsi davanti a loro.
    "Non avete nessun diritto di essere qui", replicò Hikaru in tono gelido; "vi abbiamo già detto che è tutto sotto controllo, non c'è bisogno di voi". Neanche lei si mosse da dov'era, ed era chiaro che non le avrebbe fatte entrare.
    "Smettiamo di giocare, Maeda", sibilò Shizuka, irrigidita nei modi e nel tono dalla tensione.
    Brimstone indicò con un pollice dietro di sé; «questa ragazza può vedere l'essenza delle persone: sappiamo cosa nascondi. Non è vero, signorina Chiyo?». La ragazzina rimase in silenzio, gli occhi sbarrati puntati verso l'interno della casa. Chissà cosa avverte, che a noi sfugge? Chissà in quale modo percepisce la presenza e la natura di quell'essere?, si chiese la Cacciatrice, colpita dall'effetto che la creatura nascosta in casa Maeda aveva avuto su di lei.
    Hikaru sembrò accorgersi solo in quel momento della ragazzina, e finalmente spostò il proprio sguardo su di lei. In quell'unico occhio visibile non c'era traccia di risentimento o rabbia, ma piuttosto una qualche forma di tristezza, quasi come se l'avesse riconosciuta e avesse di lei un ricordo malinconico. Aprì la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiuse e le rivolse soltanto un sorriso amaro; infine tornò a guardare la Cacciatrice di fronte a lei, e disse: "è vero, quindi... Al destino non si sfugge". Brimstone aggrottò le sopracciglia, domandandosi il senso di quelle parole. "ADESSO!". Il grido di Hikaru colse la ragazza di sorpresa, e così ciò che accadde dopo. Un lampo di luce improvvisa costrinse tutte coloro che erano all'esterno a chiudere gli occhi, e Brimstone si sentì urtare con violenza; per evitare di cadere, si aggrappò istintivamente al muretto che fiancheggiava gli scalini. Quando, l'istante dopo, riuscì a riaprire gli occhi, con la vista ancora compromessa dalla macchia di luce impressa sulle proprie retine, la Cacciatrice vide Shizuka con le braccia tese davanti a sé e lo sguardo sconvolto; si voltò in quella direzione e la scena che si trovò davanti era la peggiore che avrebbe mai potuto pronosticare.
    «Che...» Ma nessuna domanda prese forma sulle sue labbra.
    Hikaru Maeda giaceva con la faccia contro l'erba del giardino, a pochi passi da Yua che era caduta a sedere, quasi avesse fatto un balzo all'indietro per schivare un attacco, e da Yui, che era distesa sulla schiena e aveva uno wakizashi conficcato nel cappuccio della felpa, ad ancorarne il tessuto al terreno, ma non sembrava ferita. Dalla schiena della Cacciatrice spuntavano entrambi i manici dei coltelli di Shizuka, che rilucevano di un bagliore azzurro. Ma la bocca di Hikaru, premuta contro l'erba soffice, sorrideva.

    HikaruFelpa

    "Il risveglio dal sogno
    forse uccide, mai tradisce.

    Puoi non assaggiare
    per veder se il gusto se ne va
    o ti devasta, o ti devasta il prezzo
    che si ha."


    [Strategie, Afterhours]


    Quindi è questo che è successo davvero. Quella sera a Setagaya, nel vicolo sudicio sul retro del Full Moon... La realtà le apparve luminosa, quasi accecante, proprio come la flashbang che aveva lanciato per consentire a Miwako di scappare. Quali furono le mie parole? "E' questo che fa una Cacciatrice: rinuncia a sé stessa per salvare gli altri". Hikaru avrebbe riso, se ne avesse avuta la forza, ma il dolore e il calore che le pulsavano nella carne a partire dalla schiena glielo impedivano. Eppure non era del tutto spiacevole, la sensazione della vita che scivolava via insieme ai suoi poteri... Era quasi catartico, si sentiva come purificata. E poi c'era quella consapevolezza, la piena comprensione degli eventi che l'avevano condotta lì. Con quelle parole ho firmato la condanna a morte che qualcuno aveva già stilato per me, accettandone tutte le condizioni. Credevo di salvarmi anch'io, salvando Miwako? E invece la scelta era tra morire lasciandola prigioniera del demone dentro di lei, o morire tentando di aiutarla. Hikaru sentiva come estremamente distanti le voci delle persone intorno a lei, ma la verità le risuonava chiara nella testa. E' tutto scritto, c'è un numero preciso di pedine che può stare sulla scacchiera, le mosse possibili sono una manciata... La mia vita già in mano alla morte per metà, quella sera, è stata legata alla mezza vita di Miwako per fare la mossa di portarla fin qui. Ora lei ha bisogno di vivere la sua vita per intero, di non avere limiti alle mosse che può fare. Una pedina viene mangiata, un'altra diventa Dama. Hikaru aveva sempre pensato che il giorno della propria morte sarebbe stato più onorevole, più eroico, che magari il suo sacrificio avrebbe salvato molte vite. E invece no, era per una persona sola che stava accadendo... Eppure a lei non dispiacque. Benvenuta nel mondo, Miwako Ine, mia Dama, pensò con quel sorriso ancora stampato sul volto, e quello fu il suo ultimo pensiero.

    Edited by Sim Captor Dakura - 28/10/2012, 18:28
     
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    (post 4)

    Yukiko era così impaurita che percepiva a malapena le parole che le Cacciatrici si rivolgevano fra loro. Quella creatura dietro a Maeda era chiaramente incapace di controllare la propria potenza e la propria onda di aura. Si espandeva per decine di chilometri, impregnando l'essenza di ogni cosa con oscurità e malvagità. Nemmeno un vampiro poteva far cambiare così drasticamente ciò che lo circondeva, infondendo malvagità od oscurità.

    Non si accorse che Brimstone la stava interpellando, dicendo ad Hikaru di che cosa Yukiko fosse capace. Fissava ora gli occhi di quella giovanissima cacciatrice, che la guardava di rimando con fare quasi malinconico. Come mai leggeva tale emozione in quello sguardo? Sapeva benissimo di stare mentendo alle sue "compagne"? Perché lo faceva?

    CITAZIONE
    "E' vero, quindi... Al destino non si sfugge."

    La frase profonda che disse la ragazza colpì Yukiko e rieccheggiò nella sua mente per istanti interminabili. Anche lei di certo aveva un Destino che stava seguendo...ma quale era? Cosa le avrebbe portato? Avrebbe risolto ogni mistero sul suo oscuro passato?
    Mentre il Destino a Hikaru era già chiaro. Le piaceva il Percorso tracciato per lei? O stava facendo di tutto per cambiarlo? Si poteva davvero mutare il Fato?

    Dopo un urlo della ragazza albina, una luce accecante avvolse le presenti, costringendo Yukiko a coprirsi i delicati occhi bicolori. Rika la avvolse in un istante nel suo cappotto, proteggendola e stringendola a sé, mentre con la mano destra aveva sfoderato quattro lame, pronta a lanciarle.
    Non appena quella luce -causata probabilmente da una granata stordente- svanì, lasciando solo fastidiose macchie nello sguardo di Yukiko, la ragazzina potè scorgere l'inquietante scenario che le attendeva: la bionda Shizuka aveva colpito con due pugnali Hikaru,ai quali lati erano riverse a terra le gemelle, per fortuna salve.
    E l'oscura presenza, pericolosissima e potente...non c'era più. Era fuggita, forse protetta proprio da Hikaru.
    Immediatamente, Yukiko si fiondò sul corpo esanime della Cacciatrice albina.
    Il battito cardiaco stava svanendo, la sua aura diventava sempre più debole e simile a quella di un normale umano, stava per spegnersi. Sul momento Yukiko non capì che i pugnali erano stati modificati con un incantesimo, ma caiva che c'era una magia potente in circolo che aveva permesso quella morte inaspettata.
    -CHIAMATE UN'AMBULANZA! STA MORENDO! DIO MIO, CHIAMATE UN'AMBULANZA!- gridò alle altre disperata, con le lacrime che senza accorgersene già le sgorgavano sulle guance. Non aveva mai visto morire nessuno in vita sua, ed ora quella ragazza, con un sorriso debole e amaro, stava decedendo e in parte era causa sua!
    Non sapeva se estrarre o meno i pugnali, se ciò avrebbe provocato un'emorralgia più grave. Cosa doveva fare per salvarle la vita?!
    Ma non riuscì nemmeno a ritrovare un pochino di lucidità in tempo. Hikaru Maeda era già morta fra le sue braccia, con quel sorriso stampato in faccia, piccolo ma beato.
    Yukiko tra le lacrime osservò quel corpo senza più un'aura né energia vitale e lo bagnò con qualche lacrima silenziosa.
    Era morta per proteggere un essere dall'aura abominevole. Perché aveva dato la sua vita per un tale motivo?

    Da qualche parte, a Tokyo, un'altra aura improvvisamente si arricchì di potere, mutò leggermente, rafforzandosi parecchio rispetto alla norma, brillando e spiccando fra le altre, simile a quella di Hikaru, Brimstone e le altre Cacciatrici.



    Edited by Mizu_H. - 29/10/2012, 23:48
     
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    B r i m s t o n e - Post #5



    "Bree! Che accidenti avete fatto?!". Il signor Hojo le raggiunse di corsa, trafelato, ma la sua voce fu coperta dal grido atterrito di Yukiko, che china sul corpo della Cacciatrice ferita invocava un'ambulanza. Brimstone era come paralizzata, lì su quegli scalini, e non riusciva a mettere a fuoco la situazione. Morendo? Questa, decisamente, non rientrava fra le possibilità contemplate, e lei pensò subito che la Maeda si stesse prendendo gioco di loro. Shizuka era, si, una letale lanciatrice di coltelli, ma Hikaru Maeda aveva la pellaccia molto più dura di tutte loro, era una Cacciatrice da molto... più tempo. Oh. No.
    «I pugnali...», mormorò, pensando a voce alta; «l'incantesimo! Maledizione, cosa abbiamo fatto?!». Finalmente Brimstone uscì da quella sorta di ipnosi che l'aveva tenuta immobile come una statua fino a quel momento, e scese in fretta gli scalini per raggiungere il corpo di Hikaru e chinarsi su di esso.
    Il giovane Osservatore correva con lo sguardo da questo a Shizuka e poi alla sua Cacciatrice, incapace di mettere insieme i pezzi; "Brimstone, che è successo?", chiese.
    "La magia sulle mie lame..." -la voce di Shizuka era gelida, ma Brimstone capì che la sua amica era giunta alla sua stessa conclusione- "...le ha rese capaci di ferire qualsiasi essere di natura demoniaca, non è così?".
    Il signor Hojo spalancò gli occhi, cogliendo il senso del ragionamento di Shizuka; "avete ucciso la Cacciatrice dentro Hikaru Maeda, rendendo il suo corpo del tutto umano!", lo completò al suo posto. "Non ha potuto contare sui poteri della Prima Cacciatrice che custodiva dentro di sé, ed è...".
    «Morta», lo interruppe Brimstone, bruscamente; era sconvolta quanto tutti loro per quello che avevano fatto, ma quello non era il momento di rimanere lì e aspettare che qualcuno dei vicini, o un passante, chiamasse la polizia. «Dobbiamo andarcene», disse. Le gemelle, che intanto si erano rialzate, si voltarono di scatto a guardarla, come avesse detto qualcosa di completamente folle; Brimstone si sentì colpevole ed egoista, ma cosa doveva fare? La Maeda aveva scelto di morire, era evidente: la loro era stata una reazione legittima a quello che aveva avuto tutta l'aria di essere un attacco contro di loro, e poi c'era il demone... Già, il demone. Chissà, in tutto quel casino, dov'era finito. Era stato davvero tutto inutile, il peggiore dei finali possibili. Brimstone strinse i pugni con rabbia, sentendo le lacrime salirle agli occhi.

    "Noi non ce ne andremo, Bree". Shizuka parlò di nuovo con quel tono neutro, rassegnato; "le nostre intenzioni erano buone, il tuo piano era buono... Ma io ho commesso un errore, e intendo pagarlo". La giovane donna dai lunghi capelli biondi si avvicinò a loro, chinandosi per guardare l'altra negli occhi; "questa ragazza non era solo una Cacciatrice, Bree", le disse con dolcezza; "aveva una famiglia, un padre, sicuramente degli amici... Io non intendo fuggire di fronte alla sofferenza che ho arrecato loro. Ma voialtri dovete andarvene, ci sono moltissime cose che dovete fare affinché gli eventi di oggi non siano stati inutili". In lontananza, una sirena della polizia annunciò loro che il trambusto davanti a casa Maeda non era passato inosservato, e sul volto del signor Hojo si dipinse -per la prima volta da quando Brimstone potesse ricordare- il panico. In fondo era poco più che un ragazzo, e in quell'occasione lo stava dimostrando a pieno. Ora era tutto in mano sua, di Brimstone, e di nessun altro. Dentro era dilaniata da sentimenti contrastanti, dubbi e paure; l'amicizia che la legava a Shizuka le avrebbe voluto far gridare che no, se ne sarebbero andate insieme, o avrebbero affrontato fianco a fianco tutto quello che sarebbe venuto dopo, come sempre; tuttavia in quel caso nessuna di loro sarebbe stata in grado di svolgere il proprio compito di Cacciatrice per chissà quanto, e -cosa più importante- avrebbero perso ogni opportunità di catturare il demone che era l'unica vera causa di tutto ciò. Ma quel pensiero non bastava a scacciare il senso di responsabilità per la morte di Hikaru Maeda, una Cacciatrice come loro, una ragazza come loro... Brimstone avrebbe dato un braccio per poter tornare indietro ed evitarla. Ma non era possibile. C'era una sola cosa che potevano fare.
    «Shizuka ha ragione», rispose quindi Brimstone dopo qualche secondo, rialzandosi e drizzando bene la schiena, come cercando nella postura la forza di prendere quella decisione; «abbiamo del lavoro da fare. Signor Hojo, si levi quell'espressione dalla faccia. Yui, Yua, si passa da sotto. Signorina Rika...» -qui la Cacciatrice si rivolse alla guardia del corpo di Yukiko e a quest'ultima, che però pareva troppo sconvolta per poter dare retta a lei- «siamo molto grate alla signorina Chiyo per il suo prezioso aiuto, e intendiamo sdebitarci. Dica al suo padrone che ci aspetti, vogliamo ringraziarlo di persona per aver lasciato venire qui la signorina», disse, e il suo tono intendeva molto di più delle sue parole. Ma non c'era più tempo. «Shizuka... Lo sai che tornerò a prenderti, vero?». La Cacciatrice bionda annuì, con un sorriso amaro terribilmente simile a quello che ancora aveva sul volto Hikaru Maeda. Dopo un ultimo sguardo a quest'ultima, Brimstone fece un cenno al suo Osservatore e raggiunse di corsa le gemelle, che avevano sollevato il grande coperchio di un tombino e ora lo tenevano aperto affinché potessero entrarci tutti e quattro e scappare via, invisibili e silenziosi come topi.
     
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    (post 5)

    La morte di Hikaru Maeda sconvolse gli animi dei presenti. Quella ragazza si era appena sacrificata per un demonio, senza un apparente motivo logico.
    Accorse anche il signor Hojo e da varie deduzioni si capì che era stato proprio l'incatesimo dei pugnali a uccidere la Cacciatrice, sopprimendo prima la sua parte demoniaca e poi il suo corpo da semplice umana.

    Yukiko teneva ancora fra le braccia quel corpo sanguinante e privo di vita e non percepiva che poche parole dei discorsi tra Brimstone e Shizuka.
    La prima si rivolse a Rika, capendo che la giovane ragazzina non era in grado di intendere. Consigliò alla kitsune di portare via Yukiko, siccome stava arrivando la polizia, e di ringraziare il suo padrone per aver permesso alla "signorina Chiyo" di venire ad aiutarle. Sarebbero venute personalmente alla villa a porgere i loro ringraziamenti.
    Rika si inchinò, senza lasciare intendere nulla dalla propria espressione e rimanendo in silenzio. Prese fra le braccia Yukiko, che lasciò andare lentamente Hikaru e si aggrappò alla maid, con gli occhi ancora pieni di lacrime e fissi nel vuoto.
    La kitsune prese a balzare sui tetti, fuggendo velocissima verso il territorio di "Mr. White" e riconducendo a casa la preziosa protetta di Gerard Chiyo.

    Nei giorni successivi, a Yukiko non furono date notizie sulle Cacciatrici. Era rimasta particolarmente sconvolta dalla morte di quella povera ragazza innocente e dalla fuga di quel pericoloso demone. Non era riuscita proprio a salvare nessuno, né tanto meno ad aiutare le Cacciatrici. Forse aveva unicamente contribuito alla morte accidentale di Hikaru Maeda. E si sentiva un mostro proprio a causa di questo. Non riusciva a fare nulla di buono, nemmeno usando i propri poteri, il proprio "sesto senso", riusciva ad essere davvero utile.
    Per quasi due settimane nulla riuscì a distrarla o farla sorridere e passò il tempo libero in camera propria, cercando di esrcitare il meno possibile il proprio "dono", come se lo ripudiasse.

    Nello stesso lasso di tempo, Gerard Chiyo meditava attentamente sulle parole della Cacciatrice conosciuta come Brimstone. Una ragazza del genere non avrebbe mai ringraziato un vampiro, suo naturale nemico, né tanto meno sarebbe venuta a mostrargli la sua gratitudine di persona. C'era ovviamente qualcosa sotto, qualche stratagemma architettato forse dal Consiglio degli Osservatori. Doveva chiamare in assemblea i vampiri del Giappone e decidere con loro il da farsi.
    Inoltre, anche la morte di una Cacciatrice e l'automatica attivazione di un'altra non era un fatto da ignorare. Bisognava individuare la nuova portatrice della natura demoniaca della Prima Cacciatrice e comprendere le sue potenzialità ed i suoi obbiettivi.



    Edited by Mizu_H. - 29/10/2012, 23:49
     
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  12. Xasar
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    Giocata conclusa.
    Grazie per aver partecipato.
    I punti asta (PA) e i punti contest sono stati aggiornati,
    controllate il vostro saldo qui.

    • Lessien •

     
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    Visto che il mio precedente messaggio è stato rimosso, insisto: c'è qualche speranza che Lessien commenti questa giocata oppure possiamo arrenderci?
     
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  14. Xasar
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    Battito

    Il tuo precedente messaggio non è stato rimosso, l'hai semplicemente postato in un altro topic (che puoi tranquillamente vedere qui), anche perchè non avrei motivo di rimuoverlo.
    La recenzione della giocata verrà fatta a tempo debito, così come quella della giocata numero 27.
    Prego per favore di non insistere oltre, perché al momento ho ben poco tempo favorevole da dedicarvi.

    Topic chiuso.

     
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13 replies since 18/10/2012, 22:16   490 views
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