Il cuore muore di morte lenta. Perdendo ogni speranza come foglie. Finché un giorno non ce ne sono più. Nessuna speranza. Non rimane nulla. Se un albero non ha né foglie né rami, si può ancora chiamarlo albero? Lei si dipinge il viso per nascondere il viso. I suoi occhi sono acqua profonda. Non è per una geisha desiderare. Non è per una geisha provare sentimenti. La geisha è un'artista del mondo che fluttua. Danza. Canta. Vi intrattiene. Tutto quello che volete. Il resto è ombra. Il resto è segreto.
Non si potrebbe definire in modo più affascinante e intrigante. La Geisha non è, come molti pensano, una donna che vende il suo corpo. No, la geisha è colei che rende il suo corpo arte. Ambientato a cavallo della seconda guerra mondiale si capisce il motivo del degrado delle Geishe. "Ogni donna truccata che indossava un kimono divenne allora una Geisha"
Affascinante nella tradizione, Memorie di una Geisha mostra come le novità importate dall'ovest si mescolino con il mondo orientale Giapponese. Ho trovato affascinante come una donna in Kimono accompagni un uomo, anch'esso giapponese vestito però di un completo assolutamente estraneo alla tradizione. Come se fosse il ponte che collega il mondo antico alla modernità sfacciata che è presente nel resto del mondo.
Vi metto il trailer.
Inoltre è importante ricordare che è la rappresentazione cinematografica dell'omonimo libro dello statunitense Arthur Golden.
E poi adoro Ken Watanabe, l'attore che veste i panni del direttore generale. (Per chi pensasse di non averlo mai visto, lo ricordo nei panni Kasumoto del film l'ultimo samurai, e di Mr. Saito nel film Inception)
Che altro dire, Buona visione, se amate davvero le tradizioni Giapponesi DOVETE VEDERLO!
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