[Contest] Tra cielo e terra - Angel14

3° classificata (Yaoi) Rating: Giallo - Verde

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Yaoi's Whisper
    Posts
    15,678
    Bidobbidi
    +601
    Location
    Dall'Europa avvolta dalle tenebre...oppure dall'Antica Grecia...

    Status
    Ghost
    .Titolo: TRA CIELO E TERRA
    .Autore: Angel14
    .Fandom: Tratta dalla rolè LUCAS X FRANCIS.
    .Personaggi: Francis (protagonista) x Lucas(personaggio secondario).
    .Avvertimenti: Yaoi soft.
    .Rating: Giallo – verde.
    .Genere: romantico.
    PREMESSA: ho tratto ispirazione dalla role di Lucas x Francis, recuperando da essa i personaggi, i loro tratti e ciò che è avvenuto prima dell’evento che andrò a narrare nella ff.
    Nella storia ho parlato di come è avvenuto il passaggio da essere umano ad angeli e demoni, cosa è avvenuto dopo e ciò che ha portato a tutto questo.

    TRA CIELO E TERRA
    Si erano udite le trombe squarciare la pace della terra. Il suono di grida che avevano incendiato il cielo insieme alle fiamme, all’odore di zolfo e di cenere. Alle nuvole bianche che erano calate sulla terra bagnandola di nebbia e di foschia.
    Il vento era caldo, sembrava volesse bruciare ogni singolo granello di polvere. Carbonizzare le montagne, far evaporare i mari, gli oceani ed i fiumi. Era come se la terra stesse litigando con il cielo, come se il Paradiso stesse lottando con l’Inferno per aggiudicarsi più anime possibili, più adepti, più essere umani da trasformare in ciò che a loro era gradito.
    Non vi era Dio e nemmeno Lucifero.. era una calca, una battaglia in cui l’uomo era ciò che veniva conteso. Ognuno veniva giudicato da un diavolo e da un angelo.. pesavano i loro peccati, le loro azioni e dunque venivano cambiati.. mutati in demoni o in una creatura candida e pura.
    Il bianco del cielo si confondeva con il nero della terra, si mischiava, e proprio in quella via di mezzo vi erano angelo e demoni che decidevano il destino di coloro che avanzavano su lunghe fila, uno accanto all’altro, a due a due.
    Ogni essere umano era vestito nello stesso modo, come se il suo destino non fosse ancora segnato e scritto. Una tunica semplice, che copriva le spalle e lasciava invece scoperte le braccia. Era di cotone leggero, banale.. ne ricca e nemmeno povera. Non vi era distinzione tra uomo, donna, bambino o anziano. Ciò che rendeva particolare quell’abbigliamento era che essa era divisa a metà.. bianca sulla destra e nera sulla sinistra.. a simboleggiare appunto che il destino non era ancora stato scritto, che il giudizio doveva ancora incombere su di loro.
    Lungo questa colonna senza fine Francis e Lucas avanzavano uno accanto all’altro. I volti pallidi, sconvolti come quelli del resto del genere umano.
    Quell’evento era giunto inaspettato, spaventoso ed improvviso. Il cielo aveva risuonato e la terra aveva tremato. E loro, come tutti gli altri, erano stati richiamati da quel suono.. da quei rumori che avevano sancito la fine.. ed un nuovo inizio.
    Nessuno poteva parlare, nessuno aveva diritto di dire qualcosa. Non potevano redimersi, non potevano chiedere perdono. Ormai ciò che era stato fatto nella vita era segnato su di loro. Nella loro memoria, nel loro cuore, che veniva letto da quelle creature favolose e spaventose al tempo stesso.
    Avanzando a poco a poco Francis aveva sollevato lo sguardo su ciò che li attendeva. A lui ed a Lucas che gli era accanto, che taceva come il resto dell’umanità raccolta a greggi di pecore bianche e nere.
    Gli occhi verdi del ragazzo osservavano quella scena che pareva ripetersi all’infinito.
    Un angelo era seduto su uno scranno dorato, sulla destra di una porta alta e bianca. Un demonio invece era accomodato su uno trono nero e fiammeggiante. Sulla sua sinistra vi era un uscio di legno carbonizzato che aprendosi lasciava uscire un odore di zolfo, di cenere e di lapilli.
    Eppure.. eppure chi veniva mutato sembrava gioire del proprio stato. Fossero essi angeli o demoni. Era come se, con quel divenire, si raggiungesse la perfezione. Come se il male infondo non potesse vivere senza il bene e viceversa.
    Francis avanzava in quella fila ormai dai giorni e giorni. Non sapeva dire quanto tempo fosse trascorso da allora, da quel giorno in cui ogni cosa era cambiata.
    Non sentiva però la stanchezza, nemmeno la fame o la sete. Il suo corpo si muoveva da solo, senza sentire il peso di quella marcia che pareva non voler finire.
    S’intervallava il sole e la luna, l’alba ed il tramonto. Il cielo chiaro e poi la notte.
    Ed infine anche il loro momento era giunto. Entrambi, lui e Lucas, si erano ritrovati davanti a quelle due porte, innanzi all’angelo ed al demone. Era strano come non vi fosse timore nel suo cuore. Ogni cosa, dal primo passo compiuto verso quelle due creature, era stato naturale. Come se ogni essere umano stesse solo aspettando tutto questo. L’inevitabile. Il giudizio. Il cambiamento.
    I volti dei due umani si erano levati sull’angelo e sul demone. Erano bellissimi. Sembravano eterni, senza fine. L’uno aveva enormi ali bianche di piume, un abito lungo, una tunica candida che però lasciava intravedere sotto di essa, sotti i pizzi, un corpo perfetto. Esile ed aggraziato. Il demone era alto, le sue ali erano nere come la notte, ma anch’esse fatte di piume soffici e luminose, così scure da assorbire la luce del fuoco che disegnava il suo trono. Indossava una veste di seta morella, ogni suo gesto era sensuale.. esprimeva peccato, lussuria ed appagamento.
    Erano entrambi perfetti, era impossibile non guardarli e dunque Francis li osservava in un misto di soggezione, rispetto, attrazione.
    Lentamente il giovane aveva allungato la mano verso quella di Lucas stringendola alla propria, avvinghiando le dita nelle sue come non aveva mai fatto prima di allora. Si erano conosciuti, era nato qualcosa ma che non aveva mai avuto il tempo di sbocciare veramente. Il loro rapporto era come un fiore.. la sua corolla si era leggermente aperta pur senza mostrare tutto il suo splendore. Una rosa che era stata recisa prima del tempo.
    Eppure, in quel momento, Francis aveva voluto compiere quel gesto. Banale e semplice, ma che risultava significativo in quel momento.
    Non venivano proferite parole durante quell’atto, semplicemente davanti a loro apparivano due bilance su cui venivano poste le loro vite. Le loro azioni, fossero esse positive o negative.
    Quella di Francis e quella di Lucas. I due piatti dovevano pendere verso l’angelo o verso il demone e dunque il loro destino sarebbe stato sancito. Ali bianche o ali nere.
    La mano del ragazzo si era stretta più forte a quella di Lucas che aveva ricambiato il gesto. Gli occhi di entrambi erano lì.. sugli oggetti dorati che si muovevano, che scivolavano un po’ verso destra ed un po’ verso sinistra.
    Ed infine il giudizio: il piatto di Francis pendeva verso l’angelo e quello di Lucas verso il demone.
    Le loro mani si erano lasciate andare davanti a quello che pareva essere l’inevitabile. Ognuno doveva intraprendere la sua strada, lontani, separati. Il demone aveva indicato a Lucas la sua porte fiammeggiante ed a Francis l’angelo aveva mostrato la via per l’uscio dorato e bianco.
    Si erano guardati negli occhi Lucas e Francis.. istanti che parevano durare in eterno, proprio come ciò che li stava aspettando. Avevano iniziato a camminare mentre il giovane pensava.. pensava intensamente quando proprio entrambi si trovavano innanzi alla loro strada che a poco a poco si apriva mostrando loro il mondo dall’altra parte.
    Ma no, un’eternità separati non poteva avere senso.
    Francis aveva iniziato a correre allontanandosi dall’angelo per gettarsi tra le braccia di Lucas, lì, davanti al demonio, davanti al portone nero e bruciato, che emanava fiamme e perdizione.
    Il diavolo aveva sorriso facendosi beffe dell’angelo. “Libero arbitrio” aveva sussurrato alla sua controparte bianca che aveva accettato quella piccola perdita dettata da un sentimento forte.
    Francis era ancora stretto a Lucas quando l’uscio oscuro si era spalancato e dunque la mutazione per entrambi aveva avuto inizio.
    Il giovane aveva rinunciato alle ali bianche per amore.. e sulla sua schiena avevano preso forma due ali morelle, piume scure che nascevano come fiori attorno a loro. Lo stesso avveniva per Lucas.. i loro capelli si erano allungati mantenendo il loro colore.. ma anch’essi erano infiniti, sciolti, eterni. I loro occhi erano divenuti rossi come le fiamme, brillavano mentre le loro labbra s’incontravano finalmente.
    Dall’osso sacro erano emerse lunghe code squamate che si erano avvolte tra loro in un’unione profonda e priva di fine.
    Sbattendo le loro ali nere i due demoni avevano varcato la soglia del loro mondo.
    Un reame fatto di peccato, di lussuria, di piacere. Un luogo dove consumare il loro amore, e la passione. Si erano calati verso le fiamme che non bruciavano ma sembrava invece accoglierli in un abbraccio caldo e toccante.
    Le corna sopra il loro capo erano spuntate naturalmente, senza dolore alcuno. I loro denti si erano allungati ed erano divenuti appuntiti mentre mordevano le loro rispettive labbra.
    Quelle tuniche che avevano indossato fino ad allora erano divenuti nere come la notte, fatte di pizzi e di merletti che venivano strappati dalle loro mani vogliose, dalle unghie che laceravano quello che, in quel momento, pareva solo un fardello.
    Nella perfezione del loro essere avevano raggiunto l’infinito e l’eternità.
    Per libero arbitrio, per propria volontà. Si trovavano in quel mondo fiammeggiante, fatto di corpi contorti ed appagati. Erano divenuti demoni tra altri demoni e nel nuovo loro Io si trovavano alla perfezione. Il cambiamento non era stato doloroso bensì naturale.
    Erano calati tra le braci ardenti che li avevano accolti insieme ad altri esseri umani che sbattevano per la prima volta le loro ali neri, che ruggivano con le loro bocche demoniache, che frustavano l’aria con le code da serpente. Ruggendo al cielo, al paradiso.. appagati nel loro inferno.
    Come Lucas e Francis che consumavano il loro amore in quell’inferno che per loro era un Eden.
    - Fine -


    Recensioni

    Lina Lee

    Storia scorrevole e piacevole da leggere, non ho notato errori di grammatica, forse uno o due errori di battitura, ma nulla di che. Nonostante la versione del giudizio universale che tu hai dato non sia originalissima, il modo in cui lo hai descritto mi ha lasciato addosso, mentre lo leggevo, un senso di angoscia non da poco. Immaginare l’umanità che per giorni e giorni si ritrova a camminare in lunghe file in attesa di quel giudizio universale professato da tutti e finalmente giunto, senza provare più nessuno stimolo terreno (sete, fame, sonno, stanchezza), è stato particolarmente opprimente, credo che non lo dimenticherò tanto facilmente!
    E nonostante appunto, la descrizione del giudizio non originalissima, c’è una cosa che mi ha, per così dire, mandato in estasi, portandomi a darti un mezzo punto in più per la trama: la scelta di Francis, definita dal Demone “libero arbitrio”. Io, che da sempre ritengo che Dio ci abbia dato il libero arbitrio, la capacità di decidere se seguire bene o male ben conoscendo le conseguenze delle nostre scelte, vedo utilizzata questa facoltà nel modo più dolce e contemporaneamente sicuro e fermo, da Francis che, nonostante stia per diventare un Angelo e abbia davanti a se la beatitudine eterna, preferisce le fiamme dell’inferno pur di rimanere con una persona con la quale era nato un forte sentimento, seppur da poco.
    Piccola nota di merito per il fatto che sia il Demone e non l’Angelo a far notare che si tratti di libero arbitrio: sembra tanto uno sfottò agli Angeli e al loro Superiore, ma ci sta tutto! Brava!


    WhiteApple

    Complimenti davvero. La tua fanfiction è una di quelle più originali che ho apprezzato molto, a partire dalla trama: nonostante infatti saresti potuta cadere nel banale descrivendo il giudizio universale così come tutti lo immaginiamo (tutti in fila, in attesa di venir giudicati) sei riuscita a rendere la tua storia unica inserendo il particolare che, alla fine, ognuno è contento della fazione a cui è stato assegnato, poiché in essa il proprio io trova la pace e la completa soddisfazione. E' stata soprattutto questa idea a convincermi che meritavi il massimo punteggio nel primo giudizio.
    Inoltre hai uno stile e una tecnica narrativa abbastanza fluida, sciolta, di facile comprensione e per nulla difficile da leggere e seguire. Avrei magari aggiunto qualche descrizione in più, sia per la storia che per la caratterizzazione dei personaggi in cui sì, si comprende bene l'animo del personaggio principale, ma reputo avresti potuto spendere qualche parola in più.
    A parte qualche errorino di battitura, il testo è ben scritto e non ho bisogno di commentare ulteriormente.
    Per concludere, la tua è una fanfiction ben strutturata, affatto banale e spero di aver modo in futuro di giudicare ancora una tua storia.


    Bad_bunny

    E' una bella fanfiction dall'inzio alla fine, lo stile di scrittura accompagna bene questa narrazione distaccata che racconta gli avvenimenti in fretta, come se fossero in realtà già accaduti, come se il risultato della scelta e della divisione dei due fosse ovvio. Purtroppo questo modo di scrivere non mi ha fatto entrare molto nei personaggi, mi sembrava di camminare con loro e guardare le loro schiene, ma non entravo in contatto con quello che sentivano, nonostante i due si prendessero e stringessero la mano. Non ho neppure capito il loro improvviso bisogno d'amore, da una semplice improvvisa stretta di mano a tutto quel desiderio. Ho supposto che fosse proprio perchè erano finiti all'inferno, il luogo del peccato e della lussuria. Tuttavia non potevo fare a meno di pensare a quello che avevi scritto: “ eppure chi veniva mutato sembrava gioire del proprio stato. Fossero essi angeli o demoni. Era come se, con quel divenire, si raggiungesse la perfezione”, e credo che nonostante il libero arbitrio quella situazione sia ancora un po' una contraddizione, dato che avevo capito che gli uomini accettassero la divisione perchè era il loro destino, perchè essendosi comportati in un certo modo nella vita e facendosi leggere nell'anima da quella bilancia, non potevano che trovare il loro posto, quindi penso che se Francis avesse rinunciato al suo posto per l'eternità, l'improvviso amore di Lucas non sarebbe immediatamente bastato a cambiare il suo fato eterno, andando così facilmente contro le regole. Non sembra un eccezione, e non sembra una scelta difficile o rimarcata.
     
    Top
    .
0 replies since 26/4/2014, 20:09   26 views
  Share  
.