[Contest] Heaven Knows - Mizu_H.

2° classificata (Yuri) Rating: Giallo

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    Titolo: Heaven Knows. Il Cielo lo sa
    Autore: Mizu_H.
    Fandom: Lilith X Alice (Role In The Dark)
    Personaggi: “Lilith” Mason, Alice “Sugar” Rose
    Avvertimenti: Termini scurrili.
    Rating: giallo
    Genere: Yuri
    Breve introduzione: Questa è la mia terza role “in the dark”, non che la prima yuri che riesco a portare avanti assiduamente. Il personaggio di “Lilith” (questo il nome fin’ora scoperto in role) è molto ispirato alla mia cantante preferita nonché idolo Taylor Momsen (che ne è prestavolto). Anche il titolo di questa FanFiction è ispirato a lei, o meglio alla sua ultima canzone “Heaven Knows”, di cui citerò alcuni versi in inglese. Nel racconto però prenderò spunto anche dai versi di un’altra sua canzone, “Going To Hell”, già inseriti nella FF in italiano.
    Per chi di voi riuscirà a leggere la scheda “in the dark” della mia pg, sicuramente riuscirà a notare dai suoi nomi quanto questo tema (Angel&Devil) le si addica. Lilith è un ossimoro vivente, sembra una satanista ma è cresciuta in un istituto religioso ed è stata allevata da suore, veste completamente di nero e si trucca con il medesimo colore, ma porta i capelli di un biondo chiarissimo che si potrebbe attribuire alla chioma di un angelo, compie un sacco di azioni sacrileghe o cattive ma in realtà vuole solo attirare l’attenzione e l’amore di Dio e delle persone che la circondano...
    Copio qui per chi non potesse leggere la scheda il significato del suo nome:
    Per il suo nuovo nome, (…) si è ispirata a come la definivano le suore quando era bambina per insultarla: dicevano appunto che era la reincarnazione di Lilith, moglie del demonio.
    Secondo la tradizione, Lilith era la prima donna di Adamo, plasmata dall'argilla come lui e non presa da una costola dell'uomo come Eva. Si dice che Dio quando creò Lilith non aveva abbastanza materiale per formare il cervello e prese quindi quello dei genitali: per questo motivo Lilith veniva alle volte rappresentata con una vagina dentata in fronte, ad indicare la sete di sesso della donna. Lilith si rifiutò di sottomettersi ai voleri sessuali di Adamo e venne esiliata dall'Eden e sostituita da Eva. Finita sul mar Rosso, Lilith divenne la sposa di Satana, la prima vampira, la prima demone succubus che tentava gli esseri umani, giaceva con loro e poi divorava la loro anima, rappresentata dai serpenti, simbolo di tentazione.
    N.d.A(facoltativo): Viene citata Suor (o Sorella) Claire, suora che ha cresciuto Lilith in una casa comunità di San Francisco e a cui la ragazza è molto legata. E’ da notare che Lilith crede molto nel Destino. I versi della canzone citati in inglese verranno tradotti in italiano alla fine della FF e commentati. Non scrivo qui la spiegazione di quei versi per non rovinare la FF “spoilerandola” fin dal principio.

    Heaven Knows. Il Cielo lo sa

    Credere in Dio è un’affermazione pesante. Soprattutto per Lilith Mason.
    Claire aveva sempre continuato a dirle che il suo comportamento da ribelle verso di Lui altro non era che un modo personale per esprimere il suo amore per Lui.
    Lilith non aveva mai capito se amava od odiava Dio. Solo il Cielo poteva saperlo con certezza.
    Nella sua effimera vita da essere umano aveva avuto mille motivi per incazzarsi a morte con Lui, ma non era sicura di odiarlo o di aver smesso di credere nella Sua esistenza.

    Forse la triste storia di Lilith Mason era stata scritta dalla Provvidenza. O dal Destino, ma il nome non è importante.
    Forse Dio aveva giocato con lei, sfidandola a reagire alle disgrazie che le mandava.
    E Lilith reagiva ogni volta in maniera diversa e sorprendente.
    Sperava di averLo offeso, adirato o per lo meno sorpreso.
    Era come una figlia che commette mille marachelle pur di attirare l’attenzione del padre, in qualsiasi forma questa attenzione venga mostrata.

    Ma il Cielo sapeva di cosa aveva bisogno Lilith per non autodistruggersi definitivamente.
    Sapeva che aveva bisogno di aiuto per essere salvata.
    E così aveva inviato un angelo in forma di essere umano, o almeno questa era stata l’interpretazione di Lilith.
    Alice Rose era entrata nella sua vita con due grandi occhi color firmamento, luminosi come stelle e pieni di immacolata purezza.
    Con il suo pessimo carattere e comportamento, Lilith aveva macchiato quella purezza in più modi, ma nonostante tutto ciò che era avvenuto fra le due ragazze, la purezza di Alice era rimasta candida più della neve.

    Quando arrivò il Giudizio Divino, Lilith sapeva che Alice sarebbe rinata come una splendida servitrice del Signore. Non era certa che lei credesse in Dio, ma l’anima della sua amata era troppo innocente per finire all’Inferno.
    E nel proprio inconscio, anche se non voleva rendersene conto, Lilith sapeva già che a lei sarebbe toccata una sorte diversa. L’attendeva l’Inferno, quello vero questa volta, ma per una come lei sarebbe stato un parco giochi. Eppure dentro di sé sentiva che quella non era più la fine che desiderava.

    Lilith Mason aveva fatto sesso in mille modi, spesso per il suo unico piacere personale e mai per procreare.
    Aveva mentito spudoratamente, per proteggersi, divertirsi o deludere le aspettative altrui.
    Aveva spezzato un sacco di promesse, anche quelle fatte a se stessa, perché sentiva di non essere in grado di rendere felice nessuno, compreso Dio.
    Aveva sedotto anche solo con lo sguardo, aveva macchiato il proprio spirito con troppi vizi.
    Aveva onorato con il proprio nome la moglie di Satana, prima demone tentatrice e regina dell’Inferno.
    Aveva rubato, aveva picchiato, aveva offeso, aveva ferito, aveva invidiato, aveva abbandonato.
    Si era macchiata di tutti e sette i peccati capitali, più e più volte, e il suo premio sarebbe stata la trasformazione della sua natura in ciò a cui era più propensa.

    Già alcuni fra gli illuministi avevano intuito il vero significato del Libero Arbitrio.
    L’uomo è una creatura di Dio molto speciale, perché all’apparenza non ha alcuna caratteristica che lo contraddistingue rispetto agli altri esseri viventi, ma in realtà ne ha una che lo eleva sopra tutti: l’essere umano, grazie alle sue scelte e ai suoi comportamenti in vita, può decidere di elevarsi ad una natura superiore, diventando così un angelo servo del Signore, oppure può mutare in qualcosa di infimo e crudele, come i demoni schiavi di Satana.

    Lilith, furiosa con il Creatore, aveva dichiarato con ogni mezzo durante la propria vita di voler finire all’Inferno, pur di non avere più a che fare con Lui. Ma quando si è così rancorosi, non vuol forse dire che amiamo troppo chi ci ha ferito?

    One, two, three and four!
    The devil’s knocking at your door!
    Caught in the eye of a deadman’s life
    Start your life with your head held hight
    Now you’re on your knees
    With your head hung low
    Big man tells you where to go
    Tell’em it’s good
    Tell’em okay
    Don’t do a goddamn thing they say…


    Il giorno del Giudizio Universale Lilith provò un dolore lancinante e cadde a terra con un tonfo.
    Il colpo ricevuto in circostanze normali l’avrebbe stordita, ma lei era ancora cosciente e percepiva una strana ed invincibile forza attirarla al suolo, come per volerla far sprofondare sotto terra.
    Dalla sua schiena tatuata spuntarono alcune vertebre, come se qualcuno gliele stesse tirando fuori a forza. La ragazza dai capelli color della luce urlò dal dolore, un dolore che avrebbe dovuto ucciderla, ma il suo cuore continuava a battere in modo ostinato, come se non volesse fermarsi proprio in quel momento.
    Le vertebre che sbucavano dalla carne lacerata della schiena della ragazza si diramarono rapidamente, creando una rete di ossa scure da cui uscì una membrana nera e lucida che le ricoprì e le congiunse, formando un paio di ali nere dall’aspetto raccapricciante.
    Lilith strillava e tentava di dimenarsi, ma il suo corpo era attaccato al pavimento e sembrava paralizzato. Il suo osso sacrò di allungò in una lunga coda nera, sottile e appuntita che bucò i pantaloni e dal suo cranio crebbero nate due corna affilate e scure.
    Lilith spalancò ancora di più la bocca nell’urlare e i suoi denti divennero lunghi e aguzzi come le zanne di una belva carnivora. Sgranò gli occhi e la cornea bianca si tinse di nero, mentre la pupilla si assottigliava in una linea verticale e l’azzurro delle sue iridi si trasformava nel colore dell’ambra.
    Nella sua testa sibilava una voce grave e cupa, che rimbombava come un’eco assordante. La voce recitava le colpe di Lilith e la sua condanna a mutare in un servo di Satana e finire per l’eternità all’Inferno.

    Mentre subiva questa orrenda e dolorosissima trasformazione, una piccola parte di lei sapeva di meritarsi tutto ciò e accettava quieta il proprio destino, ma l’altra parte, molto più forte e prevaricatrice, si faceva spazio nella sua mente tra le voci che cercavano di soggiogarla e gridò un nome.

    ALICE!

    Proprio in quel momento, gli occhi di Lilith si riempirono di una luce accecante e una figura eterea discese dall’alto di fronte a lei. Dalla sagoma deduceva che fosse una giovane donna dai movimenti aggraziati e dal corpo sottile coperto da una veste leggera e bianca, che rifletteva quell’immensa luce dalla natura divina.
    Quando li vide, Lilith riconobbe subito gli occhi color cielo e il sorriso gentile della sua amata.
    Come c’era da aspettarsi, era diventata un meraviglioso angelo con due ali enormi fatte di candide piume che sprigionavano luce come raggi di sole.

    …Angel...

    Alice la chiamò con il suo vero nome, il nome che le aveva dato sua madre per salvarla fin dall’inizio della sua esistenza, quando era ancora nel grembo materno. Il nome con cui la chiamava Suor Claire, la sua nuova madre, e con cui la chiamavano i bambini dal sorriso pieno di speranza che abitavano nella casa famiglia in cui era cresciuta.
    Poche volte Alice aveva pronunciato quel nome, perché Lilith lo aveva rinnegato con il cuore pieno di disperazione e rabbia, come se per lei quel nome fosse un insulto, ma sapendo in realtà di non meritarlo più.

    Come ogni volta che dalle dolci labbra vellutate di Alice usciva quel nome, le orecchie di Lilith sembrarono fischiare e si riempirono della dolce melodia della voce della sua anima gemella.
    Era il suono più celestiale che avesse mai sentito, e lo era ancora di più ora che Alice aveva assunto la sua vera forma.




    L’angelo luminoso le tese una mano come per chiamarla a sé e offrirle un aiuto.
    Nella mente si Lilith scorsero i ricordi di tutte le volte che Alice le aveva offerto la propria mano in segno di aiuto, pace, redenzione.
    Nonostante la forza che la trascinava in basso, Lilith si issò sulle proprie braccia che più volte avevano stretto a sé il corpo di Alice. Drizzò la schiena insanguinata e lacerata e si mise in ginocchio con la testa china, come in preghiera. Schiudendo le labbra in modo da coprire le proprie minacciose zanne e traendo brevi respiri spezzati e affannosi, alzò lentamente il capo verso la creatura meravigliosa che aveva di fronte e immerse i propri occhi mostruosi e pieni di peccato in quelli di lei, infiniti come il cielo da cui proveniva.
    Ogni parte della sua anima fu attratta da quella luce piena di speranza e salvezza, ne venne invasa godendo di quel tepore che la faceva sentire protetta, al sicuro, come se finalmente avesse trovato la sua casa.
    Come non aveva obbedito a Dio, Lilith Mason non avrebbe obbedito nemmeno a Satana, ma solo alla legge dettata dal proprio cuore.
    Si aggrappò alla candida mano di Alice con la propria, madida di sudore e di sangue e dalle unghie nere simili ad artigli.
    In quel momento, la forza che la faceva sprofondare e la voce demoniaca che le urlava nella testa sparirono. Le sue ali nere, la coda, le corna, le zanne e gli artigli si dissolsero in particelle di luce che avvolsero la giovane. I suoi capelli, dal colore così simile a quello del sole, si aprirono come mossi da una folata di vento e i suoi vestiti sparirono, lasciandola nuda, simbolo della sua rinascita.
    I suoi tatuaggi neri divennero bianchi come l’avorio, tranne uno, il più speciale: le ali che aveva disegnate sulla propria schiena parvero staccarsi dalla sua pelle, fuorché nel mezzo delle scapole, e divennero anch’esse bianche, con lunghe piume lisce come seta e splendenti come quelle di Alice.
    Gli occhi di Lilith tornarono nella loro vera forma, con le iridi azzurre come il mare e le pupille ancora puntate in quelle di Alice, perse in quegli abissi celesti pieni di luce.

    Il Cielo sapeva fin dall’inizio che l’Amore avrebbe salvato anche l’anima corrotta di Lilith Mason.

    Mizu_H.



    Traduzione dei versi tratti dalla canzone “Heaven Knows” di Taylor Momsen:
    Uno, due, tre e quattro!
    Il diavolo sta bussando alla tua porta!
    Catturata nell’occhio della vita di un uomo morto
    Inizia la tua vita a testa alta
    Ora sei in ginocchio
    Con la testa bassa
    Il grande uomo ti dice dove andare
    Digli che va bene
    Digli okay
    Non fare nessuna maledettissima cosa che ti dicono…

    Commento dell’Autrice:
    Mentre Lilith patisce quelle che possiamo definire letteralmente le pene dell’Inferno durante la trasformazione in demone, il Diavolo in persona, ovvero Satana, sta “bussando alla porta” della sua mente, recitandole tutte le sue colpe e condannandola all’eternità come sua schiava.
    La figura dell’occhio della vita dell’uomo morto la considerò in questo modo: l’occhio della vita penso sia la parte fondamentale della vita di Lilith, che però si considera una persona morta per un fatto che non posso spiegare perché non è raccontato in role ma che si può leggere nella sua scheda se vi si può accedere. Nel caso vi serva la invierò ai giudici per mp, basta chiederla.
    Lei si pone in ginocchio a testa bassa di fronte alla bellezza eterea e celestiale della sua amata trasformatasi in angelo, poi alza il capo e le prende la mano, simbolo della sua rinascita e quindi inizio della sua nuova vita. Il Diavolo, inteso come “grande uomo”, le stava dicendo di andare all’Inferno, ma lei senza dargli ascolto disobbedisce come ha sempre disobbedito a tutti, tranne che a se stessa e ai propri sentimenti.


    Recensioni

    Lina Lee

    Qui i punti che mi hanno colpito sono addirittura tre, ma andiamo con ordine!
    Anche in questo caso la lettura è piacevole e scorrevole, non ho notato errori di grammatica o di battitura. Anche in questo caso si fa riferimento al libero arbitrio (come detto sopra, concetto a me caro), adattandolo alla protagonista, che lo utilizza in ogni modo proprio per mostrare al Creatore quanto profondo sia il suo odio verso di Lui.
    E’ di impatto, per quanto mi riguarda, la trasformazione di Lilith in Demone, soprattutto la descrizione della formazione delle ali, del dolore che la giovane prova, del modo in cui il suo corpo è inerme, attirato a terra, senza possibilità di scampo. Descrizione a mio avviso perfetta, che porta il lettore ad un’immedesimazione totale.
    Ma la cosa che maggiormente mi ha colpito delle tre citate all’inizio, è il ruolo di Alice Rose. Nessuno me ne voglia per quello che sto per dire, ma a me ha ricordato il ruolo della donna per Dante, capace di mostrare all’uomo la vera bellezza e attraverso questa, Dio.
    So che forse il paragone è un po’ azzardato, ma la mia mente ha ricollegato la scena finale, la scena della conversione di Lilith per mezzo di Alice Rose, la scena in cui quest’ultima le compare davanti in tutta la sua purezza, a Beatrice e Dante.
    Solo per questo meriti a parer mio, tanti complimenti.


    WhiteApple

    La storia è senza dubbio particolare ed originale, e per una volta non ci si concentra su “tutto il resto del mondo” ma su appena due personaggi, uno in particolar modo. Sembra che il resto del mondo non esista, sparisce davanti a Lilith, la protagonista, al suo dolore e al suo animo tormentato, alla ricerca di attenzione. Senza dubbio un personaggio particolare che merita attenzione che sei riuscita a descrivere bene: si può leggere la sua voglia di ribellione che altro non è che desiderio di essere amata e considerata, della sua vita dissoluta e del suo carattere difficile, sino a che l'incontro con Alice non le apre davvero il cuore, lo spacca letteralmente in due fra Luce e tenebra. Una storia commovente di peccato e redenzione.
    Unica pecca è un po' lo stile: capisco infatti che il tema possa incitare a scrivere in maniera arzigogolata e ad usare un registro ricercato ed austero, ma succede nel brano che ci si perda in periodi lunghi o che alcune parti risultino ridondanti, di troppo, a volte un po' noiose. Per rendere al meglio la storia credo avresti dovuto “snellire” un po' lo scritto, così che il lettore fosse in grado di leggere speditamente e senza problemi.
    In generale è una fanfiction più che buona che merita giusto qualche ritoccatina qua e là, quindi ti faccio i miei complimenti e spero di incontrarti ancora in un altro contest.


    Bad_bunny

    L'unica pecca di questa fic è del non avermi dato una totale sorpresa, alla fine. A parte questo, a parte quel momento di sgomento, che andava oltre l'ovvia ricongiunzione tra Lilith e Alice, mi è piaciuta in tutto. Soprattutto il modo in cui in poco hai fatto calare il lettore nella situazione di Lilith, come se ti fossi trovato anche tu ad averci a che fare, e sapessi in automatico quanto era “diabolica” questa ragazza, fino al giorno del giudizio. Molto bella anche la parte scenica della presa di Lilith da parte di Satana le vertebre che si scompongono e ricompongono in ali ossute e raccapriccianti, ed il momento in cui pensando ad Alice si redime, quasi facendo tutto da sola, Lilith ed il suo amore.
     
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