Intervista a Keiji di Micia

Keiji Shinohara, il vicino che tutti vorrebbero, l'uomo sexy della porta accanto.
Peccato che sia schizofrenico, donne! Quindi non aggiusterà i vostri lavandini, né metterà a posto lampadine saltate. Al massimo si prenderà un caffé a casa vostra... dopo avervi uccise, prendendosi la briga di pulire e non lasciare traccia di sé.
Il suo partner Mandhatri, povera creatura, è stato vittima di un piccolo incidente... che ha sconvolto anche la vita di Keiji. Il trauma, la lontananza e qualche seme di follia hanno accresciuto in lui la convinzione che per farsi amare fosse necessario catturare l'attenzione dell'uomo che amava - privo dei suoi ricordi - con una tattica niente male: uccidere. Niente male per Mr. Cortocircuito, neh?
Il problema è che un delitto, si sa, tira l'altro - come le caramelle! - e quindi Keiji è diventato un serial killer in piena regola. Ed è proprio sotto queste vesti che avviene l'incontro fra i due, dopo diverso tempo... presso la centrale di polizia di Tokyo.

L'archivio personale di *Micia*: un buon posto per rilassar---... no, un buon posto per trovare storie sofferenti. Fantasy, thriller, polizieschi, sci-fi? Role complicate e altre più frizzanti a portata di mouse, lor signori.

Intervista

Sbatte i tacchetti in un saluto militare. Benvenuto, Keiji.

1. Lei è stato vittima di un incidente. Vuole quindi fare credere al mondo che sia colpa di questo fattore esterno se è soltanto un povero pazzo?
K: *respira con calma e guarda molto male il proprio interlocutore* ...dunque.... L'incidente in cui sono stato vittima...? *ride leggermente guardandosi attorno incredulo di ciò che ha appena sentito* fammici pensare... L'unico incidente in cui sono capitato in tutta la mia vita direi che sia proprio ''questo''... Incidente di essere stato buttato qui come uno stupido clown da quattro soldi per far divertire qualcun altro di mia conoscenza e, forse, pure Lei...
Incidente anche di aver incontrato un'intervistatrice che non sa nemmeno con precisione cosa sta chiedendo... Signora... La prego d'informarsi meglio prima di aprire bocca e prima di chiedere certe cose offensive...
L'incidente non l'avevo subito io... Ma una persona a cui ci tenevo *si guarda la mano destra con uno sguardo leggermente triste* a causa di una mia distrazione durante il lavoro...
Quando lo avevo visto lì.... Cadere per terra con tutto il sangue che gli usciva dalla testa, dopo quella pallottola sparata da quell'edificio a pochissimi metri di distanza da noi, in confronto a ciò che eravamo abituati di solito... E, sopratutto, quando in ospedale avevo visto nel suo sguardo il vuoto... Dopo tutte le promesse che quella persona mi aveva fatto...
No...
Non sono riuscito a digerire...
Il mondo mi era crollato addosso... Ho dovuto lasciare, per forze maggiori, il mio lavoro perché mi obbligarono ad allontanarmi da quella persona... Mi avevano imposto dei divieti... Dopotutto quello che ho fatto per Lui...
Ho speso più della metà della mia vita per quella fottuta persona...!

2. Ha una passione non indifferente per la psicologia. Confessi: lei è uno di quei fanatici che non fanno altro che sparare autodiagnosi da mane a sera senza capire nemmeno quello che intendono?
K: *sorride leggermente divertito* La sua teoria potrebbe essere vera, o potrebbe anche essere falsa... Sa quanto tempo ho passato il mio tempo affianco ad uno psicologo? Le posso dire che, effettivamente, molte volte parlo senza capire un granché... Tuttavia, forse ciò può sembrare un'assurdità, ma... Col mio ex lavoro, ho imparato abbastanza di psicologia... Specie di quei criminali che sanno di essere in pericolo, o che comprendono di essere fregati dalla polizia... Sopratutto quando si ritrovano con una delle mie armi da fuoco puntate sulla fronte... *il suo sguardo si perde nei propri ricordi, mentre sorride*
Però, dopotutto, la psicologia è anche istinto e sensazione... Comprende ciò che sto dicendo? *guarda Alichino con uno sguardo malizioso*

3. Ha uno sguardo perverso; cerca di sembrare accattivante o vuole classificarsi come peggior cattivo della storia - con un ego più smisurato di quello che potrebbe concedersi?
K: Io? Sguardo perverso? Seriamente? Non l'avrei mai detto... Sono sempre stato così bravo, dopotutto... *ride leggermente* No... seriamente... Non me lo sarei mai aspettato...
Comunque... Per accattivante.. Dire che lo sono già... Quindi non c'è assolutamente quel bisogno che tenti di esserlo... *fiero di se stesso* ... Per quanto riguarda la seconda parte della sua domanda, invece... Le devo proprio dire che essere il peggior cattivo è proprio il mio attua obbiettivo, anche se in un certo senso... Vorrei proprio smettere questo mio desiderio di diventarlo... Col passare del tempo ho deciso che voglio riavere indietro quella persona... E l'unico modo per poter riavvicinarmi ancora a lui è proprio diventare uno di quegli obbiettivi che egli caccia per il suo lavoro... Ossia un criminale seriale... Anche se... A forza di di essere tale... Ho finito veramente col prenderci di gusto...
Lei non trova tutto ciò tremendamente ironico? Io che un tempo lavoravo nella polizia... Ora sono finito ad essere cacciato dai miei ex colleghi di lavoro... *sorride tristemente*

4. I sentimenti per il suo partner sono stati accesi dall'interesse per la sua diversità. (Mandhatri è di etnia mista, indiana-giapponese e ha un incarnato scuro, ndr.)
Era forse interessato a girare un remake dello spot della Ringo?
K: *sorride con un'aria leggermente sognante* ... ehehe.... Lei ha presente quello strato bianco di vaniglia che sta in mezzo ai due biscotti, giusto? Ecco... Immagini me e il mio partner, come Lei ha appena citato, mentre facciamo l'amore... E dopo un po' puff! L'orgasmo...
Io il biscotto bianco... Lui il biscottino nero al cioccolato... E quello che è venuto fuori tra noi... La crema di mezzo. Un remake perfetto, non crede? Oltre alla pubblicità del biscotto ci sta anche una critica alla società anti-gay dei giorni odierni.

5. Da diverso tempo nutre delle emozioni per una persona in particolare. Sta zitto perché sa di non avere alcuna speranza?
K: Dipende a cosa si sta riferendo... Sono dovuto rimanere in silenzio per molto tempo e anche in contesti molto differenti... Se intende durante i nostri anni liceali, allora le posso dire che era perché all'epoca stava con una ragazza e, ancora, non era interessato ad avere relazioni omosessuali... Mentre dopo... Beh... Dopo ciò che era successo per quel famoso ''incidente''... Fui costretto a rimanere in silenzio... Per il bene della centrale... E anche per il bene di Shime... O almeno così mi dicevano... Mi avevano detto che sarei stato solo un ostacolo alla salvezza di altre vite in pericolo, poiché potevo influenzare le capacità lavorative di Shime... Ma, in realtà, a loro interessavano solo i loro guadagni... Lei non sa quanti criminali sono usciti ''innocenti'' da quella centrale, o quante vittime sacrificate fino al midollo, perché dovevano mantenere la loro buona immagine...

6. Gli affari più importanti che le precludono l'occuparsi dei suoi capelli... hanno a che vedere con il suo problema a mantenere un equilibrio psichico? Mai provato a usare l'acconciatura 'dito nella spina'? (L'intervistatrice si è presa il gusto di trollare l'intervistato, anziché dirgli chiaro e tondo che l'acconciatura è solo da 'dito nella presa elettrica', ndr.)
K: Le posso garantire che non sono mai stato un grande fan dei miei capelli... Quindi non ci sono mai stato dietro a queste cose... A parte tagliarli un po' quando cominciavano ad ostacolare la mia vista per le mie missioni in codice rosso. Perciò le posso giurare anche su Shime che ciò non centra nulla con la mia salute mentale... E... La prego di smettere di evidenziare il fatto che sono un malato di mente...
E che diamine sarebbe ''dito nella spina''? È di nuovo una quelle cose banali da donne, per caso? *guarda la signora con uno sguardo leggermente schifato*

7. Lei è un po' russo, un po' giapponese, un po' zuppa, un po' cetriolone. A quando un'identità precisa? Lo facciamo l'upgrade/il level up?
K: La mia vera identità? *ride* molte volte è un mistero pure a me... ma perché non lo chiede direttamente a Shime? Ho visto che pure lui è stato buttato qui, a fare quest'intervista perditempo... Lui sicuramente ne sa qualcosa... Benché abbia perso la memoria... Poveri noi che ci siam beccati 'ste due creatrici che non fanno altro che divertirsi con noi...
Comunque centriolone...
Perché questa parola? Sei curioso di conoscere il mio di cetriolone e della zuppa che fa? *alza un sopracciglio*

8. A parte le sue turbe psichiche e quel pover'uomo di Mandhatri, ha altri amici o deve fare lo sforzo di proiettare immagini di fronte a sé?
K: Avevo degli amici... *sospira guardando altrove* amici che avevo conosciuto sopratutto quando ero entrato nell'esercito per poter intraprendere poi la carriera che avevo scelto... Ora che mi ci fai pensare... Avevo totalmente tagliato i ponti con loro quando ricevetti l'ordine di dare le dimissioni... Ecco perché quando sono ritornato nella centrale... Mi guardavano tutti sorpresi...
Eheheh..... *risata priva di ogni energia* forse è perché non si aspettavano che avrebbero potuto vivere l'esperienza di vedere un giorno uno di loro finire in una situazione di merda come la mia... eheheheh..... *un'altra risata con lo sguardo perso*

9. Lei non ricorda il suo passato - e ti pareva.
Crede che riuscirà a riottenere miracolosamente - per concessione della sua ideatrice - una parte delle memorie perdute o la sua infanzia rimarrà come lo spazio vuoto lasciato da un foruncolo?
K: *ride divertito* Non credo che la mia infanzia sia importante per lo svolgimento della storia... o almeno non tanto quanto le memorie che ha perso Shime. Quindi è assai probabile che rimarrà come uno spazio vuoto lasciato a marcire fino a quando io esisterò in questo mondo virtuale. Dopotutto in che modo potrebbero i ricordi di un bambino russo importato in Giappone influenzare la storia, sopratutto quando uno dei due (o io o l'altro) dovrà vedersela direttamente con la morte? *apre le braccia come per invitare l'altra a ragionarci sopra*
Qui, colui che avrebbe veramente bisogno di recuperare le proprie memorie, è quell'idiota di uno psicologo che Lei stessa sta intervistando... Poiché cancellando il proprio passato, egli, ha cancellato pure la mia vita...

10. Siamo giunti alla fine del viaggio. La camicia di forza è solo una precauzione.
So che lei non ama perdere; dunque aspetta i cadaveri di chi le fa il culo o tende a creare incidenti di cui questi individui resteranno vittima?
K: Stai chiedendo come uccido? Beh... Dipende molto dal contesto direi... Di solito preferisco gustarmi con calma il pasto... Lei deve sapere che mi eccito un sacco nel poter vedere la vita spegnersi lentamente negli occhi delle mie vittime. Poter prima ammirare la loro paura... Paura mista con della disperazione... Poi frustrazione... Stanchezza e resa...
Alcune delle mie vittime avevano cercato di ribellarsi...
Ma quelli non mi piacciono perché sono come un ingrediente sbagliato messo in un piatto altrettanto errato.
Mi piace poter ammirare la morte lenta... Ha presente quando uno sa che sta morendo, ma non può nulla per cambiare la propria sorte, no? Quello per me... è di un'eleganza pura... è semplicemente sublime. Sopratutto se accompagnato con del sangue che cola fuori dalla pelle ancora calda e pulsante di vita... Sì... Proprio quelle strisce di sangue che scorrono come se fossero seta di color rosso scuro, o un vino di alta qualità...
Insomma... l'omicidio, per me... dev'essere un'arte fine ed elegante... E, al tempo stesso, lussuriosa... Deve ricordare il rosso della fiamma e della passione... Non so se mi spiego...
Infatti son ormai anni che non vedo l'ora di poter finalmente affondare la mia lama nella carne di Shime... Sotto ogni punto di vista...

Però, ora come ora, ne starei progettando un altro di omicidio...
Sì, esatto... Ne sto progettando già un altro, anche se sono in cella...
*tira fuori un sorriso perverso*

Sayonara, Keiji.