Votazioni Gimme Five: Fato, Destino e Libero Arbitrio

4. E' stata tutta colpa di quel peso troppo grande, e di quella tua abilità che si è trasformata nella tua più grande dannazione.
2. Rimpiango quel giorno di pioggia, vedendo la tua fragilità nelle tue lacrime mentre ti allontanavi da me, dagli altri.
5. Quel bivio che ci ha diviso non riesco ancora a lasciarmelo alle spalle.
3. I pezzi ho sempre continuato a rimetterli assieme, a cercare di ricostruire un qualcosa di rotto che voglio riparare con tutta l'anima.
1. Vorrei solo che il destino sia buono con te per una volta, e che ti riconduca nel punto in cui mi hai lasciato e in cui io continuo ad aspettarti.

5~ La mia vita si è sempre ridotta ad una scelta, una scelta tra quello che dovevo fare e quello che volevo fare.
3~ Per quanto la mia volontà fosse forte, però, non ho mai potuto davvero scegliere.
4~ Forse è giusto così, forse mi sono meritato tutto questo, perchè non ho capito ciò che era veramente importante, ciò che lo è sempre stato.
1~ Non ho saputo oppormi al destino, non sono stato abbastanza forte e alla fine ho perso ciò che ho sempre voluto, l'unica cosa che non avrei voluto perdere: te.
2~ Ma nonostante sembra che io non abbia speranza, stavolta non lascerò che tutto mi scivoli dalle dita, anche se è solo una flebile luce, finchè è la luce dei tuoi occhi, io la seguirò perchè so, lo so, anche se non lo ammetterò mai a voce alta, che tu riuscirai a tirarmi fuori da quest'oscurità che mi avvolge.

3. Se ora siamo arrivati fin qui è perché ti ho voluta al mio fianco a ogni costo e non ho lasciato che l'illusione della strega venisse negata.
5. Per cui come posso decidere di salvarmi e lasciarti morire, scegliendo la via più facile?
1. Beato, se volevi che questo fosse il nostro destino, io non lo accetterò.
4. Merito di stare con te fino alla fine perché anche io ho subito una dura punizione in seguito al peccato che ho commesso.
2. Il nostro viaggio è durato solo un attimo, anche se ciò non ha più importanza ormai.

5. Camminò a lungo, sul suo filo sospeso nel vuoto, dove fra il rancore di chi versò sangue in battaglia e il perdono di chi nulla aveva perduto una scelta pretendeva di essere presa.
3.Alla fine fu il suo volere a piegare gli sguardi truci, gli insulti sussurrati al figlio del nemico, perchè non si abbandonava una creatura tanto maestosa- il suo drago, il suo Draco.
1.Il cacciatore e la bestia, legati l'uno all'altra e destinati a restare tali, perchè soli non sarebbero potuti esistere, pensò.
2.Si accorse dell'errore -orrore che aveva commesso soltanto il giorno in cui, spiegate le ali candide, il suo compagno sparì dalla sua realtà, lasciando il nulla dietro di se, come fosse stato tutto una mera illusione.
4.Non rimaneva altro che perdersi nell'oceano che erano state quelle iridi, condannato ad attendere che la sua creatura decidesse di tornare nel suo stretto abbraccio, nella propria gabbia.

4. Non sono mai stato felice di essere quello che sono, ed ora, con questo mostro dentro di me, la mia vita mi appare sempre di più un castigo da dover sopportare.
3. In quei giorni i miei rapitori cercarono di manovrare la mia mente, ma la mia volontà rimase viva, permettendomi di creare quest'armatura che ora sfoggio con onore.
2. Mi bastò un attimo, e la rabbia che da sempre avevo custodito dentro di me, esplose nel mio corpo rivelando al mondo intero quell'orribile bestia.
5. Se dovessi scegliere tra il denaro e la salute sceglierei entrambi, perchè nella mia vita non sono mai esistete biforcazioni ma solo un'unica e grandiosa strada che ho costruito io stesso.
1. Sai Banner, penso che il destino nell'unirci, abbia fatto davvero un buon lavoro.

#1. Il destino bussò sulle gambe silenti, sul cuore diviso – mentre ancora fissavo i tuoi occhi di vetro ardere per un altro, fra le grida di negazione e le lingue di fuoco – e rese entrambi storpi e ciechi.
#2. Stabilii di tenerti al mio fianco, giovane prigioniera del passato, quando la volontà si era tramutata nella tirannia di una belva impotente e il possesso l’unica scelta.
#3. Varcavo esitante la soglia della serra, accolto da un bivio che porgeva dolore: a destra il miraggio intatto di una donna che non mi amava e un fiore posato a terra, a sinistra la bara in cui continuavo a importi la vita.
#4. Il tocco della tua mano sbiadì in un fragile addio, in una sola carezza; quel ti amo tanto atteso, non durò che il tempo di un abbraccio sciolto dalla morte.
#5. Crollai, le gambe di nuovo mute al desiderio di vederti, lo sguardo incapace di trovarti e le parole a lungo rincorse punirono il petto sordo alla tua voce.