[CONTEST] Bad Ending - Koemushi

1° Classificata (Hentai) Rating: Rosso

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    Dall'Europa avvolta dalle tenebre...oppure dall'Antica Grecia...

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    Titolo: Bad ending
    Autore: Koemushi.
    Fandom: Laurence x Himeko.
    Personaggi: Laurence, Himeko e Ran, kitsune e cameriera/guardia del corpo di Himeko.
    Avvertimenti: What if, Angst, Horror, Contenuti forti.
    Rating: Rosso.
    Genere: Hentai.
    Breve introduzione: “Alla fine accadde e pazzia e sangue macchiarono villa Sullivan, sconvolgendo per sempre una giovane vita”
    N.d.A(facoltativo): C'è un motivo per cui ho chiamato questa fan fiction Bad ending. Avete presente certe visual novel in cui una scelta può far arrivare il giocatore al finale peggiore? In questo caso la scelta sbagliata consisterebbe nel terminare la role prematuramente (cosa che spero che non accada mai) e in tal caso per me si chiuderebbe proprio in questo modo. Sono stata costretta a tagliare su una parte, ossia quella dello scontro, perché altrimenti avevo paura di dilungarmi eccessivamente, ma nel complesso sono e sarò comunque soddisfatta di ciò che ho scritto, anche se si tratta della mia prima storia horror. Infine, per parte della trama mi sono ispirata al gioco Mad Father.
    Per il resto, buona lettura!

    Tic toc, tic toc.
    L'orologio presente in quella stanza continuò a battere fin quando non indicò l'arrivo della mezzanotte, segnando l'incessabile scorrere del tempo. Se qualche umano incauto si fosse avvicinato a quella villa, probabilmente l'avrebbe descritta come un potenziale teatro per l'ennesima storia di fantasmi, dato che sembrava deserta e maltenuta. Solo una ricerca accurata avrebbe consentito di individuare ancora la presenza di una bambola spettrale e del suo folle burattinaio... me nessuno, tranne pochi eletti, sarebbe mai stato a conoscenza di ciò che ea accaduto veramente in quell'edificio.

    Novanta giorni prima...

    Himeko si era appena preparata e, grazie all'aiuto della sua cameriera personale Ran, aveva indossato un abito di pizzo completamente bianco e ornato con fiocchi azzurri sulle maniche così come attorno ai fianchi. Laurence, non appena si era svegliato, si era recato nelle sue stanze chiedendole di mettersi il suo vestito migliore e di farsi sistemare i capelli con la massima cura. La ragazza era rimasta colpita da queste parole: in genere il suo protettore le diceva sempre che era bellissima in qualunque circostanza e le ordinava di prepararsi solo in occasione del proprio compleanno, quando le permetteva di passeggiare in giardino assieme a lui. Ma non era stato solo questo a turbarla, quanto il fatto di aver visto l'anima dell'altro che, quel pomeriggio, era di un rosso scarlatto più intenso di quello del sangue.
    -Non può avere sete...- si era ritrovata a pensare. Ormai quando aveva voglia di nutrirsi il vampiro si recava da lei, senza contare che sembrava perfettamente controllato come sempre.
    -Himeko-sama...- il sussurro di Ran riuscì a interrompere la scia dei suoi pensieri. Il suo tono di voce sembrava allarmato, ma non ne era molto sicura: la kitsune era brava a nascondere i suoi sentimenti.
    – Non lo sentite anche voi? Questo odore...-
    A Himeko non servì nemmeno che completasse la frase per capire a che cosa si stesse riferendo: anche lei, infatti, riusciva ad avvertire ovunque sangue e morte.
    Aveva paura, ma non sapeva bene cosa fare: in fondo c'era Laurence e lui l'avrebbe sempre protetta, no? Istintivamente si alzò dal proprio letto, sul quale era seduta, e si diresse verso la finestra della stanza: da lì avrebbe potuto vedere la sua amata serra, il rifugio che era stato costruito apposta per lei... ma la prima cosa che risaltò all'occhio non fu affatto l'edificio, bensì qualcuno disteso a terra in una pozza di sangue: un cadavere, forse appartenente a uno dei giardinieri.
    La ragazza urlò, attirando l'attenzione della guardia del corpo che si avvicinò a lei e guardò nella stessa direzione.
    -Laurence-sama non è ancora tornato! Dobbiamo cercarlo!- esclamò Himeko tremando. Non poteva uscire dalla stanza senza di lui: non l'avrebbe accettato facilmente e avrebbe attaccato di nuovo Ran. Molti non avrebbero approvato la cieca fiducia che riponeva in lui, soprattutto dopo aver saputo della faccenda di Katherine, ma Himeko non poteva farne a meno poiché lui era tutto per lei: salvatore, fratello, padre, amico, compagno di giochi e così, col tempo, era riuscita a perdonarlo. Insomma, la ragazza non poteva vivere senza quel vampiro che, nei suoi confronti, si stava rivelando sempre più ossessivo e strano: gli esperimenti erano aumentati sempre di più e si rinchiudeva spesso nei suoi sotterranei con lei, anche se non dovevano fare nulla. Inoltre aveva preteso che Himeko tenesse accanto al letto un suo ritratto, per qualche motivo che le era sconosciuto.
    -Ci penso io. Restate qui fino a quando io o lui non torneremo e chiudete la porta a chiave: sono sicura che così non vi succederà niente.- la rassicurò, anche se la guardia del corpo aveva un brutto presentimento di cui non parlò, visto che avrebbe fatto troppo soffrire la ragazza.
    -No!- urlò quest'ultima, ma l'altra aveva già aperto la porta ed era corsa via. Tremando, Himeko riuscì in qualche modo ad avvicinarsi alla porta e a bloccarla, per poi crollare per terra a causa di tutto ciò che stava provando. Singhiozzò forte e continuò a farlo per un po', sinceramente spaventata, mentre aspettava che chiunque venisse ad aiutarla e a dire che stava andando tutto bene. Soprattutto Laurence: dov'era finito? Perché non tornava da lei? Fissò il ritratto, quasi sperasse di evocarlo ma, non appena lo fece, l'aria fu squarciato da un urlo a lei familiare: quello di Ran, che poi si spense all'improvviso. A quel punto Himeko si alzò a fatica ed aprì la porta per andare fuori: voleva sincerarsi che tutti stessero bene.
    Poco prima, quando era corsa via dalla stanza, Ran aveva usato il proprio fiuto e aveva individuato il punto in cui l'odore del sangue era più intenso, ossia il salone principale. Appena vi era entrata ringraziò di non aver portato Himeko con sé visto che, come si aspettava, ciò che vide l'avrebbe fatta a pezzi: al centro, proprio di fronte al portone principale, c'erano Keiko e tutte le altre cameriere preferite di Laurence stese a terra, anche loro immerse nel loro stesso sangue, con le teste completamente staccate dal collo - quest'ultimo era stato fatto letteralmente a brandelli... e in piedi, al centro di tutto quel macello, c'era Laurence Sullivan in persona, completamente sporco di quel liquido rosso. La kitsune aveva capito fin da subito che era stato lui a commettere quell'eccidio, visto il comportamento sempre più folle che aveva assunto negli ultimi tempi. Aveva anche intuito che avesse fatto tutto per Himeko e per impedirle di avere contatti con altre forme di vita che non fossero lui. A Ran dispiaceva dover affrontare il vampiro che aveva salvato la sua vita ma sapeva che, quando l'aveva resa guardia del corpo della ragazza, intendeva anche che avrebbe dovuto proteggerla da sé stesso... anche se sicuramente avrebbe sacrificato la propria vita.
    Così, abbandonò le proprie spoglie umane per assumere la sembianze di una volpe ingaggiando una battaglia con lui, anche se l'esito era scontato: alla fine, infatti, la guardia del corpo ebbe la peggio e Laurence riuscì a coglierla di sorpresa, imprigionarla tra le proprie braccia.
    -Non puoi uccidermi... sul suolo giapponese io sono un animale sacro. Sai benissimo anche tu che, se lo farai, non potrai essere felice perché la mia maledizione ti colpirebbe... Non potresti mai essere felice.- disse semplicemente, sperando che l'altro non fosse ancora del tutto uscito di senno.
    Ma si sbagliava.
    -Sciocca. Pensi che io abbia paura della morte o di ciò che mi accadrà? Ho già visto più volte in faccia i pericoli. Ma apprezzo il modo con cui hai protetto Himeko, per cui ti concederò una fine meno violenta rispetto a tutti gli altri.- Dopo aver pronunciato queste parole, il vampiro l'afferrò per il collo e glielo torse con forza, spezzandoglielo e uccidendola sul colpo. Poi udì Himeko avvicinarsi e decise di andarle incontro: non voleva che vedesse quei cadaveri, in quanto non avrebbe affatto retto la visione ed infatti riuscì a fermarla appena in tempo, impedendole di entrare nella stanza.
    -Laurence-sama...- fece la ragazza, felice di vederlo, ma poi arretrò di qualche passo quandò notò tutto quel sangue: era suo o...? -Aiutami, ho paura: ho sentito e visto la morte ... cosa sta succedendo?- La sua anima era cambiata, ora tendeva all'arancione, come se il suo protettore fosse felice di qualcosa.
    -Ora va tutto bene, Himeko. Staremo per sempre insieme e nessuno ci disturberà più-. Il vampiro le sorrise e poi le si avvicinò, mentre lei lo guardava stupita, incapace di muoversi e di pensare a qualcosa.
    -Dove sono tutti? Dov'è Ran?- singhiozzò mentre tremava ma, non riuscendo ad agire, fu presa con facilità in braccio da Laurence, il quale si limitò a dirle la verità.
    -Morti. Ma non temere, Himeko: da questo momento in poi sarai una bambola solo mia.-.

    Presente

    Alla fine Himeko aveva subito un vero e proprio crollo psicologico ed era diventata letteralmente la bambola di Laurence: non parlava più e si limitava ad eseguire qualunque cosa le ordinasse, fino a quando non arrivò il novantesimo giorno da quel massacro.
    -A quanto pare, la maledizione di Ran mi ha colpito e il consiglio sta mandando un gruppo di vampiri millenari allo scopo di togliermi di mezzo e insabbiare l'intera faccenda.- fece quella volta a Himeko, dopo averla condotta nella serra tenendola per mano. Lì l'abbracciò e le sussurrò le sue ultime parole.
    -Ma nessuno dei due avrà nulla da temere, perché non rimarremo l'una senza l'altro. Noi moriremo insieme, come ci siamo promessi tempo fa.-.


    Recensioni

    Lina Lee

    La fan fiction è ben scritta, grammaticamente corretta, uno stile pulito e scorrevole su cui non ho nulla da dire. I personaggi sono delineati abbastanza per farli conoscere al lettore in maniera tale da poter capire lo svolgersi degli eventi narrati; ma è la trama a difettare, e la cosa mi dispiace perché avevi dalla tua parte dei personaggi e un’ambientazione perfetta per uno scritto decisamente da brivido.
    Mi spiego meglio.
    Dallo scritto si intravvede quella che potrebbe essere la paura più pura e primitiva di Himeko, ma appunto si intravvede appena; leggendo è come se fosse troppo distante perché il lettore si immedesimi con quella paura provandola a propria volta. Inoltre nelle note dell’autore hai scritto di aver tagliato il pezzo dello scontro per non dilungarti troppo, ma a mio avviso è stato un errore. Avresti dovuto descrivere quell’orrore e mostrarlo non solo al lettore ma anche alla stessa Himeko e farla crollare davanti al lettore invece di dare a quel crollo un posto secondario nella descrizione.
    Ti do un consiglio che venne dato anche a me a suo tempo: non avere mai, e sottolineo MAI, paura di scrivere, o di dilungarti troppo. Scrivi tutto quello che hai da scrivere, fossero anche mille pagine, se questo permette al lettore di provare tutto ciò che tu vuoi che provi. In poche parole, non limitarti, perché a mio parere, quel taglio e la decisione di evitare che Himeko vedesse l’orrore a cui Laurence aveva dato vita ti hanno limitato e non poco.
    In ogni caso, il mio è solo un giudizio soggettivo e personale, e per essere la prima volta che scrivi qualcosa di horror, non te la sei cavata malissimo.
    I miei complimenti, e spero che continuerai a partecipare ai contest!


    Akuma Kyuketsu

    Mentre leggevo ho fatto un po fatica a stare dietro alla storia, sembrava che mancassero molti punti e secondo me la parte che hai tagliato pensando che fosse troppo credo che potesse essere utile o per lo meno poteva aiutare molto; Oltre a questo ho notato che la storia non è stata introdotta benissimo, alla fine hai "catapultato" il lettore in una parte della storia, quasi come per riassumerla, pensandoci bene se la strutturavi e la esponevi con qualche dettaglio o prolungamento sarebbe secondo me venuta meglio.
    Per le valutazioni che ho dato espongo in breve le motivazioni per ognuno: 7 per la trama e originalità, perché mi è piaciuta molto l'idea che ci sta sotto alla storia e ai personaggi, intrigano molto e sinceramente aspetto un seguito e la storia che viene prima di tutto questo partendo dagli inizi.
    -6 per la narrazione e lo stile,per il semplice fatto che non riuscivo a seguire a fondo la vicenda, il cambio molto improvviso come se mancasse qualcosa.
    7.5 per la caratteristica dei personaggi hanno attirato la mia attenzione e mi piaceva l'idea del vampiro possessivo, che brama il sangue della donna amata e poi lei che sembra averne un po paura, ma rimane sulle sue presa dagli eventi.
    -7 per la grammatica non molto da dire , anche se ho notato un po di confusione con le virgole e qualche altro errore di esposizione per la maggior parte.
    Nel complesso una bella fan fiction che si potrebbe sempre migliorare nel privato :3


    Mizu_H.

    Questo è solo il mio secondo commento ad una FF, inoltre la role trattata ce l'hai con me, ma cercherò di essere il più obbiettiva possibile, non voglio essere né troppo buona né troppo cattiva perché ovviamente non sarebbe corretto. Tutto ciò che scriverò te lo avrei detto anche in privato, come ben sai sono consigli spassionati da amica e non da professionista, spero ti serviranno per migliorare e scrivere ancora, sempre, ogni giorno, perché scrivi davvero bene e penso sia un dono di pochi.
    Partiamo da questo, dal tuo modo di scrivere e dalla grammatica. A parte forse un errore di battitura, ho trovato il testo scorrevole, facile da leggere, con ottima grammatica e punteggiatura e una buona padronanza della lingua, cosa che come ho scritto sopra oggi a parer mio non è da tutti, quindi ti faccio i miei più vivi complimenti.
    Per quanto riguarda il racconto in sé, l'idea di aprire la scena su una casa abbandonata, raccontare poi cos'è successo e infine ritornare al presente mi è piaciuta molto. Secondo me le pecche di questa fan fiction sono date dalla mancanza di suspance e di alcune descrizioni importanti. A parer mio dovevi fare una premessa più lunga nella "Breve Introduzione" per far capire meglio le dinamiche di role. I personaggi nei dialoghi e nei gesti andavano caratterizzati meglio a parer mio, tutto andava rallentato appunto per creare la suspance, sarebbero bastate più descrizioni forse. Anche lo scontro, invece di ometterlo, potevi risolverlo in breve con alcuni colpi dei contendenti, data la forza smisurata di un vampiro appena "rimpilzato" (fammi passare il termine, è ironico) contro una kitsune che non usa il suo potere da tempo. Ho apprezzato molto la maledizione data dalla morte di Ran e ricaduta come "stato comatoso" di Himeko, diventata una bambola spettrale nelle mani del suo burattino. Anche il finale con la loro tragica morte era una grandiosa idea, che rendeva il tutto molto gotico e di stile romantico ottocentesco, ma spezzarlo con una battuta finale, senza più dire altro, è stato come mozzare la coda al racconto. Andava anche quello spiegato, magari rimanendo sul vago. Per concludere, dato che il tema è la Paura, penso che tu non l'abbia sottolineata abbastanza e abbia invece messo in luce la fine tragica di una follia arrivata al culmine. Penso che tu sia un po' uscita dal tema, che non era semplicemente l'Horror, ma in complesso il racconto mi è comunque piaciuto moltissimo! Continua sempre a scrivere, ricorda che quando scrivi crei un mondo in cui solo tu puoi entrare.
     
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