Inciso nella carne

Clockwork x Ticci Toby (creepypasta) - NC-17 - Hentai , Lime , Gore , Romance

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    Clockwork x Ticci Toby
    NC-17
    Hentai , Lime , Gore , Romance

    Questa è una piccola fanfiction che ho scritto su due personaggi di creepypasta che ho conosciuto da pochissimo ma di cui mi sono innamorata :)
    Chiedo venia se non è un granchè ma è da tanto che non scrivo.. magari poi provo a postare qualcosa di più decente su altri argomenti XD
    I due personaggi sono questi due giovani serial killer psicopatici: http://fc06.deviantart.net/fs70/f/2013/260...uyi-d6modhq.jpg
    Sono entrambi sociopatici e schizzofrenici. In più il ragazzo ha tutta una serie di altri problemi che spaziano dal C.I.P.A. (insensibilità congenita al dolore con anidrosi),alla sindrome di Tourette, al disturbo da shock post traumatico, più altri problemi collaterali che vanno e vengono a seconda dell'umore... (tipo la sindrome manico-depressiva, iperattivita... ).
    Entrambi hanno il viso sfregiato, lui a causa di un incidente, lei si è auto-mutilata durante un episodio psicotico acuto.

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    Inciso nella carne


    La ragazza era seduta sul bacino del giovane , il suo peso premeva in modo costante sul corpo di lui, lasciandolo in una condizione di eccitata impotenza.
    Era bellissima con quell'aria concentrata mentre con un bisturi e un paio di pinze lavorava sul petto di lui.
    Toby non poteva sentire un granchè a parte il tocco di quegli strumenti e le goccie di sangue che scivolavano di lato macchiando le lenzuola candide.
    Lei gli aveva dato uno specchio tondo, di quelli con la base, che le ragazze usano spesso per truccarsi, e lui come ordinato lo stava tenendo sollevato sopra di se, in modo da non perdersi nessun dettaglio dell'operazione.
    Le mani di Natalie, aggraziate e sottili stavano creando un disegno, tagliando tutto intorno e asportando con cura alcune striscioline di pelle. Era brava a disegnare, si capiva che aveva frequentato una scuola d'arte.
    Gli occhi del giovane si spostarono dallo specchio al seno di lei, avrebbe voluto toccarlo ma temeva di farla infuriare e ritrovarsi quel bisturi piantato in un bulbo oculare. Deglutì rumorosamente e uno spasmo gli fece contrarre la spalla destra e il collo, costringendolo a inclinare il capo.
    Lo specchio oscillò e un riflesso colpi l'unico occhio dell'artista al lavoro, facendola accigliare appena, "Sta fermo Toby! Mi fai sbagliare..."
    "C-ci sto provando... Manca molto?", chiese rassegnato, sforzandosi di ignorare il desiderio impellente di contrarre un muscolo o torcere un articolazione in modo innaturale.
    "Quasi finito...", rispose lei strappando via un pò di tessuto sanguinolento e lasciandolo cadere su un piattino sistemato sulle lenzuola.
    Aveva inciso la carne sul pettorale sinistro del ragazzo, creando un cuore stilizzato, dal bordo volutamente irregolare e al centro aveva posto le loro iniziali, T e C, circondando il tutto con un lungo rametto di rovo.
    "Non ti faccio male vero?", chiese per ulteriore scrupolo anche se conosceva già la risposta alla sua domanda.
    "No... E' quasi piacevole... credo... perchè lo stai facendo tu...", le rispose il ragazzo facendola sorridere , così tanto da allargare i punti di sutura neri, che chiudevano i tagli ai lati delle sue labbra morbide e voluttuose.
    "Sei stato bravo...", si complimento lei osservando il disegno finito, che stillava sangue da ogni bordo, poi si chinò e leccò sensualmente il centro della ferita.
    Quel gesto fece sgranare gli occhi scuri del ragazzo mentre un forte brivido gli percorreva la schiena e gli imporporava le guance. Fino a un attimo prima il suo unico desiderio era di mettere giù Clockwork e stiracchiarsi in modo ossessivo per aver un pò di sollievo dopo quella prolungata immobilità, ma adesso qualcosa si muoveva prepotentemente nei suoi pantaloni riuscendo a distrarlo dalla sindrome di Tourette...
    Clockwork premette le sue labbra contro quelle del giovane, chiedendo accesso alla sua bocca e inondandola con il sapore ferroso del sangue.
    Giocare con qualcuno che non poteva sentire dolore toglieva metà del divertimento, ma Toby era così dolce, e le era così caro, che in caso contrario avrebbe avuto delle remore a fargli male...
    La ragazza si tirò su a sedere pulendosi le labbra con la lingua e subito fù sbilanciata all'indietro e costretta a sorreggersi alle spalle del ragazzo.
    Toby infatti era scattato a sedere e adesso stava premendo il viso sul seno di lei, mugolando soddisfatto come un bambino che ha a che fare con un dolce delizioso.
    "Sono così morbide!... Davvero tanto morbide... Non me ne stancherei mai!...", esclamò ridendo e strusciando ripetutamente il viso sul seno di lei.
    Clockwork rise allegramente e lo scostò delicatamente da se, "Aspetta... Finirai per farti male gli occhi con le borchiette che ho sulla maglia...", spiegò iniziando a spogliarsi lentamente.
    Per un attimo Toby desiderò strapparle il reggiseno, ma poi si ricordo di quanto fosse insidioso quell'indumento e convenne con se stesso che Clockwork avrebbe sicuramente fatto prima da sola...
    Riaffondò il viso nel seno di lei prima ancora che l'odioso reggiseno potesse toccare le lenzuola.
    Le guance e le labbra a contatto con la pelle di lei, il naso che aspirava avidamente il suo dolce profumo femminile.
    Era davvero morbido come una nuvola... Amava la sua Clocky, così bella e sensuale.. . Non aveva mai immaginato che un giorno avrebbe avuto una donna così tutta per se...
    Sentì le dita di Clockwork fra i propri capelli, lo stava carezzando dolcemente, sollevò gli occhi per incontrare l'unica pupilla della ragazza, leggermente allungata e circondata da un iride di un verde innaturale .
    "Se muoio voglio che mi strappi la faccia e te la cuci qui , sul petto...Per restare con te per sempre...", mormorò facendola ridere ancora.
    "Sei tanto dolce Toby Erin Rogers... Sei l'uomo più dolce che mi abbia mai sfiorata...", rispose la ragazza chinandosi per cercare ancora le labbra di lui per un bacio dolce e profondo
    Clockwork si staccò e diede un ultima occhiata al suo disegno, era venuto proprio bene, ma forse avrebbe dovuto prestare più attenzione a contenere il sangue, che ormai era colato sull'addome del giovane e gli aveva macchiato i boxer bianchi e la parte alta dei pantaloni di jeans.
    "Dobbiamo passarci un pò d'aceto... Sai per disinfettare far sviluppare bene la cicatrice...", disse Clockwork con occhio critico, mentre teneva Toby scostato da se; il ragazzo infatti non aveva smesso di fissarle il petto e stava cercando di raggiungerlo nuovamente, assai poco interessato del risultato dell'opera d'arte.
    Impazziva per carezzarle il seno e poggiarci il viso e questo inteneriva Clockwork, visto che il modo in cui lo faceva era più simile a quello di un bambino che ai modi di un maniaco.
    Non era molto bravo con le ragazze e Clockwork era la prima donna con cui era stato, ma sopperiva alla mancanza d'esperienza con molta dolcezza, questo sembrava piacere molto alla ragazza, che invece aveva al suo attivo alcune esperienze e non tutte piacevoli...
    La ragazza si tirò sulle ginocchia e iniziò a sbottonarsi i pantaloni, rivelando un paio di mutandine di pizzo nero, si liberò degli indumenti uno dopo l'altro e li lasciò cadere poco più in là rimanendo nuda.
    Lui la stava guardando con aria incantata, era davvero bellissima... La sua pelle pallida e liscia ricopriva morbide curve e un punto vita sottile, le spalle erano proporzionate ed eleganti, il collo lungo... in parte coperto dai fluenti capelli castano ramato. Per un attimo desiderò di stringere le mani intorno a quel collo bellissimo, lo desiderò senza un motivo preciso e subito cerco di cacciare dalla mente quel pensiero fastidioso.
    Lei gli slacciò la cintura e lui sollevò il bacino per agevolarla mentre gli tirava giù i vestiti, non che ce ne fosse bisogno in realtà... Clockwork era forte come un uomo e sarebbe riuscita a sollevare il ragazzo senza difficoltà.
    Si ritrovò completamente nudo, con accanto a se quella splendida venere sfregiata che lo guardava con il suo unico occhio verde. Il cuore gli batteva più forte e le sue guance avevano preso colore,"Ehy Clocky vieni da me...", le disse con voce roca mentre semi-sdraiato si reggeva sui gomiti.
    Clockwork ravviò dietro un orecchio la ciocca di capelli che copriva il piccolo orologio, che anni prima aveva incastonato a forza al posto dell'occhio mancante, poi salì sul letto e sovrastò nuovamente Toby. La ragazza aveva la bustina di un preservativo in mano e la stava aprendo con le dita sottili.
    Si chinò per baciare la punta del membro di Toby , senza smettere di fissarlo con il suo iride verde tossico, lo sentì fremere mentre gli faceva indossare il preservativo aiutandosi con le labbra.
    Fare l'amore con Toby Rogers era obiettivamente più macchinoso del normale, la sensibilità del ragazzo era ridotta e parziale, non avrebbe potuto sentire il calore della bocca di lei, ne il brivido di un soffio, non sensorialmente almeno... Era più una cosa cerebrale in cui il contatto visivo e l'udito erano fondamentali .
    Clockwork piegò le ginocchia e si abbassò lentamente lasciandosi penetrare. Mugolò leggermente quando i suoi glutei si poggiarono sul bacino del ragazzo.
    Il ragazzo la fissava con le pupille dilatate, aveva accostato una mano alla bocca e ora la stava rosicchiando per dissipare il nervosismo.
    Lei gli prese entrambe le mani, sottraendole all'aggressione dei denti e se le poggiò sui seni.
    Gli sorrise mentre iniziava a muoversi lentamente sul corpo di lui ,ancora ferito e sanguinante.
    Presto i gemiti della ragazza riempirono la stanza, all'inizio per eccitare il compagno, poi procurati da un genuino piacere che le faceva avvampare fianchi, guance e petto.
    Il movimento divenne sempre più veloce e violento, Clockwork si chinò a incollare le labbra su quelle di Toby per impedirgli di mordicchiarsi le labbra, soffocando i suoi gemiti della bocca dell'altro.
    La ragazza lo strinse dentro il suo corpo più e più volte per portarlo più vicino al punto critico, fù scossa dai fremiti del piacere due, tre volte, prima di sentire che anche lui non ce la faceva più.
    "Natalie!...", gemette forte Toby irrigidendo il corpo e rilassandosi poco dopo con il respiro ancora affannoso.
    "Non.. Chiamarmi Natalie!", lo rimproverò perentoria la ragazza cercando di lanciargli un occhiata severa che ebbe poco successo.
    Si strinse al petto di lui, incurante del sangue che le aveva sporcato il seno. Mentre lui l'abbracciava, lo bacio sul mento e sulla guancia dove un largo sfregio faceva intravedere i denti . Poi la ragazza si tirò un pò più su e fra un bacio e l'altro poggiò la fronte su quella del suo uomo, era calda, decisamente più della sua, probabilmente di un grado o due.
    Avrebbe cercato di abbassargli la temperatura con un paio di limonate fresche e qualche waffle a forma di cuore, Toby non diceva mai di no ai waffle...


    Himeko
     
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