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[CROSSOVER Ogni cosa è illuminata / BIGBANG] Slash. Raiting: Nc17 (PWP)

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    Il pairing è uno degli OTP miei e dei miei amici, ma è totalmente crash e avverto che alcuni potrebbero trovarlo offensivo. Si tratta di una TOPxJonfen, cioè una yaoi tra il cantante dei BIGBANG Choi Seung Hyun e Jonfen, protagonista del film “Tutto è Illuminato”, interpretatoda Elijah Wood. Non chiedetemi perché, è così e basta :'D
    In ogni caso, spero che la lemon sia vi vostro gradimento
    :3




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    «Sono a casa!»
    Seung-Hyun annunciò la sua presenza al compagno, richiudendo la porta. La serratura scattò, mentre il tintinnio delle chiavi nel cestino dell’ingresso anticipava l’entrata del ragazzo nel salotto.
    «Bentornato amore!».
    Choi fece appena in tempo a vedere una chioma corvina che le sue labbra erano già impegnate in un appassionato bacio col suo fidanzato.
    Le lingue dei due innamorati si intrecciarono fameliche, le bocche aspirarono sospiri voluttuosi, mentre le mani saggiavano la morbidezza dei capelli ed il perfetto fisico dell’altro.
    I bacini sfregarono ed il più grande dei due ansimò, interrompendo il contatto con la bocca del cantante.
    Fino ad un attimo prima l’unica cosa che Choi aveva sentito era il profumo del partner; ora vi si era aggiunto l’odore pungente e leggermente tossico della vernice. Alzando lo sguardo osservò i mobili della stanza ricoperti di plastica trasparente, sul pavimento carta di giornale, secchi ricolmi di un liquido chiaro e, nell’angolo, una scala sporca di pittura candida.
    Sorrise. Un paio di giorni prima avevano deciso di riverniciare la sala, visto che lepareti dopo qualche anno cominciavano a scurirsi. Era già stato quasi tutto ridipinto, ma alcuni punti necessitavano ancora una seconda passata.
    Guardò poi il compagno chinarsi a novanta gradi per recuperare il pennello ed in un lampo – i jeans improvvisamente troppo stretti – fu dietro di lui a palpargli le natiche fasciate da pantaloni aderenti.
    «Jon… non dovresti provocarmi così… », sussurrò rauco, mentre la mano scivolava dall’altro lato del suo bacino.
    Jonfen sgranò gli occhi, abbassandosi quasi subito a quelle attenzioni, facendosi sfuggire un sospiro.
    «Choi… »
    Dio, sentirlo era meraviglioso… la mente del giovane cantante si offuscò ed afferrando la chioma corvina dell’altro tirò, facendolo sollevare e sbattendolo contro l’umida parete retrostante.
    Si fiondò subito sul collo del’altro, attirato dalla morbidezza e dal calore dellapelle, mordendolo e leccandolo con entusiasmo.
    Il gorgoglio nella gola del partner non faceva altro che farglielo indurire ulteriormente, e le dita corsero lungo il torace dell’ucraino, strattonando bisognoso il bordo della maglia, sfilandogliela senza preoccuparsi di essere delicato e spingendolo sulle spalle, facendolo inginocchiare.
    Jonfen sentì una fitta alle rotule, ma la ignorò, troppo stordito dall’eccitazione del momento. Sapendo cosa doveva fare, abbassò rapidamente la zip dei jeans e tirò in basso con veemenza i boxer aderenti dell’altro, ritrovandosi davanti il grosso pene eretto del compagno, pulsante di voglia. La bocca gli si seccò, gli occhi gli pizzicavano tanto si sentiva duro. Voleva essere soddisfatto, ma non sarebbe stato accontentato subito, e ne era consapevole.
    Con bramosia prese in bocca il membro dell’altro, fino alle tonsille e cominciò apompare, succhiando come e ne andasse della sua vita, senza preoccuparsi di poter soffocare.
    «Nngh… aah!».
    Choi non riuscì a trattenersi, e gettò la testa all’indietro, contro la vernicefresca, ansimando profondamente e spingendo il capo di Jonfen verso il suo cazzo.
    Jon fece scorrere quella lunghezza nella sua cavità orale, su e giù, dentro efuori, passando la lingua sul glande e cominciando a succhiare.
    Già sentiva le prime gocce del suo sapore acre…
    “Basta…”
    Tirandolo per i capelli, Choi lo sbatté contro il muro e si fiondò sulla sua bocca tremendamente abile.
    Mentre si scambiavano uno sporco bacio a bocca aperta, Jonfen sfilò la maglia di Seung-Hyun con irruenza, mentre Choi gli apriva i pantaloni, facendoglieli scorrere lungo le gambe magre.
    Le loro erezioni si scontrarono, sfregando l’una sull’altra ed entrambi tremarono di piacere. Jonfen si aggrappò con le unghie alle scapole del compagno, la testa che gli girava, e Choi ne approfittò per far scorrere saggiamente i palmi lungo i fianchi sottili dell'altro, seguendone la curva fino alla concavità della colonna vertebrale ed alle natiche piccole e sode, prendendo a stuzzicare il buco che già si contraeva avido di essere violato.
    “Dio…”.
    Choi fu percorso da un forte brivido di piacere e bruscamente infilò l’indice nella fessura, prendendo a spingerlo più in profondità, mentre il partner gemeva, imembri accaldati l’uno contro l’altro.
    Poi Seung-Hyun sentì la gamba inumidita e guardò il viso di Jonfen: teneva gliocchi errati, si mordeva le labbra, tremava, tanto era il libido, ma cercava in ogni modo di non venire, non ancora, e Choi, al vederlo, rischiò per un istantedi svuotarsi immediatamente. Non era assolutamente intenzionato però a farla finire così presto.
    «Jon… », ansimò rauco nell’orecchiodell’amante, mordendogli poi il lobo e leccandoglielo. «Ti prego… resisti… ».
    Lo sentì annuire debolmente contro la sua spalla e lo fece subito mettere a quattro zampe sui fogli di giornale, completamente sottomesso all’altro.
    Vedendolo in quella posizione, Choi si leccò lascivamente le labbra, pregustando il paradiso che già aveva visitato infinite volte, e lo raggiunse, allargandogli le natiche e strofinando il suo pene ormai al limite tra le gemelle.
    «Choi… », gemette il compagno. «Mettimelo dentro…!».
    “Oh, no…”
    Seung-Hyun aveva decisamente un’altra idea. Continuando a torturarlo da dietro, gli afferrò il membro teso, stringendoli i testicoli gonfi e cominciò a masturbarlo, sentendo di nuovo le dita umidicce. Gli mancava così poco…
    A Jonfen cedettero le braccia, tremanti, giacendo in una sorta di posizione a pecorina, ansimando forte, e travolse un secchio di vernice. Il liquido biancastro sgorgò sotto i loro, bagnandoli, finché il cantante non rimise ilcontenitore in piedi.
    Fece scorrere i palmi sporchi di pittura lungo il corpo dell’altro, lasciandogli tracce chiare sulla pelle lattea ed infine giunse nuovamente all’antro del compagno.
    Chinandosi ulteriormente, cominciò a leccargli il buco, intrufolandovi la lingua dentro, inebriato dai fremiti dell’amante, per poi spostarsi bruscamente ed infilandogli l’indice dentro, subito seguito dal medio, la vernice che gli colava lungo la coscia, spingendo le falangi sempre più a fondo, cercando il punto erogeno.
    «Aaaah!».
    Jonfen portò subito una mano su quella di Seung-Hyun, bloccando parte dei movimenti che lo stavano portando alla follia.
    «Choi… prendimi… adesso!», urlò il moro al limite, la voce rauca e colma di frustrazione.
    “Come desideri”
    Sfilò le dita, permettendogli di ammirare il buchino arrossato ed inondato di bianco, i marchi chiari dei propri palmi sulla schiena dell’amante; poi afferrò la propria virilità, sensibilissima tanto era il bisogno, e lo portò all’entrata.
    Un secondo di attesa e lo penetrò con forza.
    «Aaaaaaah!», urlarono insieme, il battito del cuore rimbombava loro nelle orecchie, stordendoli, mentre il calore di Jonfen non faceva che far desiderare al cantante una sola cosa: fotterlo fino allo sfinimento.
    Spinse, senza curarsi dell’eventuale dolore dell’altro, affondando in quella carne bollente ed accogliente, il membro teso a dismisura.
    Uscì, ma aveva troppo bisogno di quella bruciante morbidezza per restarne lontano.
    Riaffondò, ancora e ancora, muovendo freneticamente la mano sul pene del compagno e spingendosi con vigore nel suo culo.
    Lo stava sfondando probabilmente, ma non gli importava di niente, voleva solosentire lo stretto anello di muscoli contrarsi attorno alla sua erezione, igemiti di Jonfen, il suo cazzo gocciolante.
    «Dio… Choi…», strillò il moretto,inarcandosi all’inverosimile, spingendosi verso il membro dell’amante per trarne ulteriore piacere; il cantante gli aveva colpito la prostata… era stato sublime, nel giro di niente sarebbe venuto…
    Dal canto suo Seung-Hyun stava per raggiungere l’apice, tanta lussuria ed impetuosità lo mandavano in estasi.
    Una spinta, due, tre…
    «Choi… sto per…», ed il giovane sentì il seme caldo del compagno inondargli la mano, mentre anche lui esplodeva, riempiendo l’amante del suo sperma. Fluiva, e pensava che non era mai venuto tanto.
    Continuò a muovere il palmo, facendo svuotare completamente il compagno, finché non si accasciò, esausto, contro la schiena di Jonfen, sudato e pienamente soffi sfatto, rimanendo ancora nell’antro, troppo stanco per spostarsi.
    Le loro teste giravano vorticosamente, non sarebbero stati in grado di reggersi in piedi.
    Poco a poco la stanza ed il suo mobilio incellofanato tornarono ad acquistare dei contorni più o meno definiti.
    Seung-Hyun si sentiva pieno, felice. Rise, il buonumore trasudante da tutti i pori mentre accarezzava Jonfen dolcemente.
    Finalmente uscì, i muscoli ancora vibranti, osservando il proprio sperma uscire dal buco allargato e colare lento lungo le cosce del compagno, aiutandolo poi adalzarsi, facendolo poi sedere tra le sue gambe, sul pavimento ricoperto di giornali e vernice.
    Jonfen poteva sentire il respiro del compagno chetarsi col passare dei minuti, un suono rassicurante, mentre le dita del cantante gli passavano tra i capelli, facendo miagolare.
    Choi non riusciva a togliersi l’espressione beata dal volto, era stata senza dubbio la migliore performance che avessero mai eseguito.
    Poi, un commento malizioso fece capolino nel suo cervello e decise che non c’era alcun motivo per tacerlo, facendo arrossire vistosamente l’altro.
    «Beh, direi che al muro serviva proprio unaseconda mano di bianco».



    The End

     
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