Onanism

Lezione N. 1 Anno 4

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    Settembre, periodo di rientri a scuola e cambi stagionali: di temperatura, di armadio e, si, anche di sensei hentai. L'annata 2013 / 2014, il quarto anno per questo particolare corso di formazione per aspiranti pervertiti offerto dal SW, sarà infatti inaugurato dalla sottoscritta, ex studentessa ora umile supplente di Dark-sensei (nella speranza che un giorno torni lui stesso a tenere queste lezioni: so che quest'aula non è più la stessa, senza di lui)... Spero di essere in grado di farne degnamente le veci almeno per il mio primo mese di prova!

    Ma non perdiamo tempo, scommetto che non vedete l'ora di rimettere mano alle dispense!

    Dunque, ripercorrendo un po' a ritroso i programmi delle scorse annate, mi rendo conto che l'ottimo lavoro di Dark-sensei ha esplorato i fetish più diffusi nel mondo hentai quasi sempre da una posizione privilegiata, ovvero quella di un osservatore esterno affacciato a una vetrina ricca, si, di "contenuti dirty" [cit. Dark nella lezione sul paizuri], ma allo stesso tempo ben protetto dietro al vetro.
    Quello che vorrei fare io in questa prima lezione, invece, è metterci faccia a faccia con le nostre stesse perversioni: niente mondi fantastici come quello del furry [lezione 2 del terzo anno], o scenari estremi come quello del mind break [lezione 7 del primo anno], ma situazioni che -non sprecate fiato per negarlo- sono familiari a tutti noi... Oggi parliamo dell'autoerotismo (o onanism, come lo etichettano in Giappone).

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    Tranquilli (ma soprattutto tranquille, visto che la masturbazione femminile è sempre stata argomento tabù molto più di quella maschile): nessuno verrà a interrogarvi sulle vostre abitudini e sui vostri giochetti in solitario preferiti! Vi basterà confessare quale, fra le situazioni tipiche di questo sottogenere, vi attrae o intriga di più per darci un'idea sulle vostre preferenze (o godervele in privato, naturalmente). Perché, e non c'è da stupirsi, anche quello dell'autoerotismo è un orizzonte ampio dalle mille sfumature, che comprendono, oltre alla quasi innocente masturbazione manuale alla quale avrete tutti sicuramente pensato leggendo il titolo della lezione, tutti quei comportamenti volontari o involontari che portano l'individuo ad eccitarsi e stimolarsi da solo: wet dreams e polluzioni notturne, per esempio, reazioni a sostanze eccitanti, oltre all'uso di una vasta e variegata gamma di sex toys (ai quali, se siete interessati, potrei dedicare una lezione in seguito) sia da parte degli uomini che delle donne, per arrivare all'autofellatio o alla masturbazione di gruppo.

    Quali che siano i vostri gusti personali, ad ogni modo, quello che è più comunemente apprezzato dagli amanti dell'hentai è la cosa più semplice (strano, viste le bizzarrie di cui sono capaci i giapponesi!): il manga o anime in cui il lettore / spettatore possa spiare le situazioni più intime di una donna comune direttamente in casa sua, nella camera da letto o in bagno. Anche il genere stealth masturbation, dove l'autoerotismo è praticato di nascosto ("stealth", appunto) in luoghi pubblici come scuole o piscine, va forte tra i pervertiti con gli occhi a mandorla. E più innocente e colpevole appare la donna in questione, con tutte quelle espressioni quasi sofferenti che ne conseguono, meglio è.
    In ogni caso, quello che attizza di questo genere di situazioni è proprio l'idea di violare la segretezza del momento più privato di una donna: non è l'esibizionismo, quindi, il punto forte qui, ma il puro ormone che prende il sopravvento e rende audace anche la più bigotta delle bibliotecarie, sgamata magari con una mano sotto alla scrivania (e quanto piace, l'angolazione "sotto il banco / tavolo"!), o coglie l'ingenua fanciulla nel cuore della notte, quando tutte le sue difese sono abbassate e il suo corpo agisce in autonomia...

    Scommetto che qualcuna di voi può riconoscersi in almeno una di queste situazioni! Fortunatamente per voi, non siete i personaggi di un manga hentai, e quindi non c'è nessuna telecamera invisibile a immortalare il momento clou, come invece sembra accadere alla protagonista della dispensa di questa lezione, che potete leggere qui (disponibile solo per chi ha fatto richiesta di accesso alle sezioni protette del forum)!

    Vi aspetto qui per eventuali commenti e confronti con lo yaoi e lo yuri, come al solito! Buona lettura ^_^
     
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    Anche nello yaoi capitano spesso situazioni di autoerotismo, però di rado vengono semplicemente "osservate" dal pervertito di turno.
    Di solito i poveri malcapitati o vengono "costretti" a dare un piccolo spettacolino mentre il seme di turno se lo gode tutto (anche qui c'è una sorta di piacere nel veder il pudico studente o il timido ragazzo che in tutta la sua purezza si dà alla masturbazione folle XD) oppure, solitamente, se un ragazzo becca accidentalmente un altro a masturbarsi (di solito nello yaoi c'è quasi sempre una storia d'amore quindi si becca sempre l'oggetto del desiderio a fare certe cose) lo osserva ma non aspetta poi molto prima di saltargli addosso, sono rari i casi in cui lo osserva per tutto il tempo, ma poi dopo gli salta addosso lo stesso XD

    E a noi piace asd
     
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    Ci tengo a sottolineare che quando parlo di osservatore, in questo caso, mi riferisco al lettore del manga: raramente, infatti, un hentai che parte con del buon onanism femminile non evolve in qualcos'altro, esattamente come succede nello yaoi. La differenza, però, è che, nella maggior parte dei casi, l'hentai di questo genere fa sentire il lettore come se fosse il primo ad aver diritto a godere dell'invasione della privacy di una donna eccitata, e solo dopo lo invita a immedesimarsi nel pervertito / fidanzato / fratello (ebbene si: l'incesto va sempre forte, in Giappone) di turno.

    Credo che nello yuri sia ancora sottilmente diverso... L'autoerotismo è spesso condiviso dal principio, e conduce inevitabilmente alla masturbazione reciproca in un gioco di parallelismi (io faccio a te ciò che faccio a me stessa e che tu fai a te stessa e a me) che nello yaoi non sempre c'è: l'uke e il seme hanno ruoli diversi, e quindi modi diversi di soddisfare l'altro. Ma magari mi sbaglio: sarebbe interessante sentire il parere di qualche yurista, in effetti ^_^
     
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2 replies since 1/9/2013, 17:36   423 views
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